Buona sera, cara Giulia :)
Eccomi finalmente, con indecoroso ritardo, approdare alla lettura e al commento di questo tua ennesima squisita incursione nel fandom beatlesiano ^-^
Perché non ho trovato una briciola di tempo prima? Camurrie varie (camurria= leggi impedimenti, seccature, incombenze, imprevisti gattosi che da un po' di tempo mi hanno pure allontanata dal mio amato Capitano <3)
Ma basta parlare di me!
E' la tua shot a meritare il mio inchiostro virtuale.
Dunque, l'idea di postarla in corrispondenza del compleanno di John di per sé è già da premiare per me, sicché la sottoscritta non riesce minimamente a postare nulla che abbia a vedere con le ricorrenze.
E dunque il pensiero di un omaggio scrittorio è già cosa graditissima, non è da meno poi la scelta dell'argomento, un tuffo nella difficile adolescenza del nostro mito e un'analisi acuta e intensa dei suoi legami familiari. Come sai, anch'io ho visto quel film, ed in verità prima di allora non ne sapevo molto sul passato del cantante, perciò posso basarmi solo su quello.
Ti dico comunque che hai saputo estrapolare in maniera molto efficace, credibile e commovente le interazioni tra i tre, e che ho ritrovato con piacere il tuo stile sempre preciso, puntuale, delicato, fantasioso nelle metafore e attento ai dettagli.
Come qui: "le ultime gocce di pioggia che, per nulla desiderose di raggiungere la superfice inospitale del pavimento, hanno trovato rifugio nei lembi del tessuto."
Doni un'anima anche agli oggetti inanimati, come le gocce di pioggia.
Ti riporto un periodo che mi è piaciuto particolarmente.
"La risata profonda e virile del ragazzo e quella singhiozzante della madre fondono i loro suoni estranei all’interno delle pareti domestiche. Le melodie gutturali appena sprigionate svestono i proprietari del proprio diffidente imbarazzo, causato da una richiesta e un’approvazione ad essa a lungo sperate."
Il distensivo momento dell'intesa rincorsa da anni da una madre e un figlio separati dagli strani casi della vita che contrasta con il confronto poco dopo tra John e la zia, come sottolinei più sotto:
"La stessa intimità con cui spesso Mimi ha tentato di addolcire il profilo aspro e acuto del proprio carattere, forse troppo introverso per riuscire ad accattivarsi le simpatie dell’esuberante nipote."
Nel finale, però, riflettendo su un fatto apparentemente futile, quale la mancanza di un paio di pantaloni adatti ad una festa, John mi è apparso di nuovo consapevole di quanto Mimì abbia fatto per lui in tanti anni.
E il contrasto tra le due donne, dunque resta latente.
Brava, m'ha fatto piacere ritrovarti.
Un bacio!)
Ps: se mi permetti una piccola osservazione, ho trovato un po' ridondanti alcune frasi in cui hai ripetuto le stesse parole o il nome John. |