Recensione per il Misfit Contest:
Innanzitutto, devo dire che questa è senza dubbio una delle storie più originali e inaspettate che mi sono state proposte in questo contest. Poi però devo aggiungere che, nonostante le ottime premesse iniziali, un po’ mi ha delusa, a un certo punto. Passo subito ad analizzare più nel dettaglio:
1) Grammatica: con mio sommo piacere, grammaticalmente la storia è quasi perfetta, fatta eccezione per l’assenza degli spazi che dovevano essere lasciati subito dopo le virgolette dei dialoghi e queste due imprecisioni che voglio portare alla tua attenzione:
-“Si sedette solo il leone di piazza San Marco” = “sotto il leone”;
-“Questo è un camposanto, dovresti venire vestita in modo più decorosa” = “decoroso”.
2) Lessico e stile: credo che il primo sia abbastanza studiato, appropriato e preciso, mentre il secondo è assolutamente perfetto per la tua storia: semplice ed essenziale, dici solo ciò che è davvero importante raccontare, senza perderti in dettagli superflui. Solo una cosa non capisco: come mai il titolo in inglese? Perché non è una song fic e non c’è nessun riferimento all’Inghilterra, all’America o a qualunque altro Paese o elemento che abbia a che fare con l’inglese.
3) I personaggi: e qui arriviamo alla mia mini-delusione, con questa citazione: “L’avessi almeno fatto per me stessa”. Ecco, era esattamente per sé stessa che avrebbe dovuto agire, per rispecchiare pienamente il ribelle che io intendevo. Avrei voluto che il suo contravvenire alle norme della società avesse una spiegazione che risiedeva nei suoi propri ideali, piuttosto che nelle sue insoddisfazioni emotive, causate dal disamore della madre. Insomma, volevo un ribelle “intellettuale”, piuttosto che “emotivo”.
4) La trama: lo stile semplice ed essenziale si riflette in una trama altrettanto scarna, ma secondo me profondamente emblematica, perché il genere di scontro che la protagonista ha con la sua società non è tanto diverso da quello che hanno oggi altre persone, anche se per ragioni un po’ diverse. Insomma, i tempi cambiano, ma le difficoltà rimangono fondamentalmente le stesse, cambiando solo un po’ forma. Credo che questo contribuisca a rendere questa storia sorprendentemente “attuale”, nonostante si svolga in un’epoca sostanzialmente lontana dalla nostra, con una cultura abbastanza differente, sotto certi aspetti, ma fin troppo simile sotto altri.
5) Premio Surprise: penso che questa storia si meriti decisamente questo premio, perché tra tutti i vari generi di ribelli con i loro relativi contesti che mi ero immaginata di conoscere, mai mi sarei aspettata una storia come questa, che è stata in grado di colpirmi fin dall'introduzione, lasciandomi un ricordo molto evidente di sé. |