Beh, da padre di due maschietti posso dirti che su tante cose hai ragione, la riflessione e l'interiorizzazione di questo concetto fa un po' di onore anche alla nostra categoria di papà. Spesso vorremmo il meglio per i nostri figli, cerchiamo di fare il possibile per sorreggerli senza soffocarli, cerchiamo di esserci anche in silenzio, in fondo cerchiamo di essere soltanto papà. Ed è dannatamente difficile, sebbene sia psicologicamente il lavoro più remunerativo di tutti. Se anche i miei figli avessero un pensiero come il tuo per il loro papà, ne sarei felice. Il componimento è espresso abbastanza bene, l'unica particolartità che noto, nelle tue opere e se mi è permesso accennarlo, è la totale mancanza di punteggiatura, il che rende piuttosto difficile la lettura e necessita, da parte del lettore, dover rileggere più volte i versi per venirne a capo. la mia critica resta positiva per la riflessione, tuttavia mi aspetto di vedere qualche punto e virgola in più; giusto per far prendere fiato al lettore. Grazie per la poesia.

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