Alla fine è un'interiorizzazione di un sentimento. Purtroppo alle volte la voglia di far sapere come ci si sente può soffocare, si denota inoltre un piccolo sneso di "sano" egoismo quando affermi: "E non me ne fotte un cazzo se rompo a ripetertelo sempre." Che non lascia spazi d'intesa ne di replica. capisco però, essendci passato tanti anni fa, che l'essere adolescenti amplifica i sentimenti e torna difficile scrivere anche solo una missiva senza farsi prendere da furori giovanili. C'è anche il riconoscimento intrinsecon ella lettera di questo tuo voler bene, l'ovvietà del riconoscere nei ricordi lo star bene, la voglia di condividere, sempre e comunque tanto da diventare "ombra" dell'altra, cosa che esponi nel verso: "Non devi,altrimenti lo faccio anchio". Mi torna in mente la frase "Se ami davvero qualcuno, lascialo libero", nella parte finale di questa lettera c'è un riconoscimento importante : "Sei la mia ispirazione" che dovrebeb far riflettere a quanto profondo sia i ltuo legame e a quanto sia profondo ANCHE il suo. Posso solo consigliarti di pesare bene il valore delle cose che scrivi e di ciò che vivi, lasciando il giusto spazio anche a chi ti riempie la vita, per poterne godere appieno un domani. E' inutile aggiungere, poichè al lettore balza all'occhio immediatamente, che questo sia uno sfogo "sano" e che ci sta, come dev'essere. Essendo una lettera non la valuto come opera, mi ha fatto piacere comunque poter leggere i tuoi sentimenti su carta. Grazie

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