Storia molto bella e scritta particolarmente bene... il tema trattato e quanto di più difficile si possa trovare a mio parere da riuscire a trovare scritto in maniera appassionante per i pubblico senza risultare pesante o finta, spiegato sino nei minimi particolari a livelo psicologico, spiegando cosa scatta in certe occasioni, le fasi negative a cui si va incontro, pure senza uscire dal racconto mostrare a cosa porta quella data cosa se gli si lascia corda...e quando sia difficile opporre una giusta resistenza... sopratutto se si tratta di una violenza mentale, con la protagonista consumata mentalmente, in maniera lenta ma costante in questa variante terribile, della violenza, che restando quasi fino all'ultimo su un livello mentale non può essere denunciata o punita dagli organi costituiti senza prove certe per una persona qualunque... Vedendo trasformare quello che in inizio sarebbe potuta diventare una bella storia d'amore in una deriva delle ossessioni di lui in cui arriva a mangiare quasi tutto della donna prima era lascindo di lei solamene un guscio che ricordi a lui chi è ma lasci lei sempre più debole, arrivando al punto che quando ha l'ultima possibilità di riuscire a reagire prima di impazzire o diventare succube alle paure del uomo si decide capendolo e a compiere una estrema ratio... una misura estrema per estirpare il male terribile che gli appestava l'anima la mente e di conseguenza il corpo |
Ciao Cara, era da un po' che la curiosità mi dice "leggi, leggi, leggi" ed ora ho voluto ascoltarla. |
Bellissima storia, rappresenta a mio modo quello che ogni donna perseguitata e rovinata da un uomo vorrebbe fare, liberarsene e spero di aver azzeccato a ciò che tu volevi far capire ai lettori. Sea rappresenta una donna forte che affronta le sue paure e non è cosa da poco anche se quasi alla fine davanti a Kanon mi ha dato l'idea di sofferenza quasi come se alla fine amasse colui che era il suo incubo mi sbaglio?. |
È una storia terribile, nel senso che ha fatto scattare quelle corde, quelle giuste, di solidarietà femminile e genuina simpatia per la povera ballerina. Non so se sia <em>giusto</em> trattare un tema così delicato come lo stalking (e grazie a Kanon per essersi prestato nell'impersonare il fotografo stalker, rendendo credibilissima l'infatuazione e la seduzione innocente che questi soggetti mettono in campo quando scelgono la loro vittima), quindi mi asterrò dal giudicare la liceità di questa operazione. Ti dirò che, nonostante gli errori di battitura - il mio cervello li registra in automatico, scusami - la tua storia mi ha presa e portata fino alla fine. Senza scampo. Ammetto di aver storto il naso quando l'agente di polizia dice alla ragazza che non si può fare nulla: gli sms valgono come prova. Le lettere, pure. Ma come dice la stessa protagonista all'inizio della storia, quello che permette a certi soggetti di farla franca è la solitudine, l'ostracismo che tocca le donne perseguitate dagli stalker. Perché, e in questo noi donne dovremmo farci più furbe, all'inizio si pensa di aver trovato il principe azzurro, l'amore uscito fuori da un Harmony vecchio stile. E si pensa di meritarlo, alla fin fine, un uomo così. Ma intanto lui rosicchia via, pezzo pezzo, la vita, tenta di alienare la vittima dalle sue compagnie e dalla cerchia delle sue amicizie. E il peggio è che le persone attorno alla vittima non le credono. Minimizzano. |
Come tematica non hai scelto un tema semplice, lo stalking verso le donne è una piaga piuttosto comune oggi come oggi è che ancora non vede una sua giustizia e cura. Troppo spesso, come descrivi anche tu se le donne non si fanno giustizia da sè, o aiutate da qualcuno di vicino, non ricevono molto aiuto dalle istituzioni, e, purtroppo, coloro che non hanno il coraggio per tutto ciò, finiscono per essere vittime fino alla fine, che nel meno orrendo dei caso, nonostante sia orrendo lo stesso sono le botte, oltre alle continue minacce Prisco logiche. |
Ciao!!! |
Ciao! =) |