Recensioni per
Pure
di Bellatrix_ Black

Questa storia ha ottenuto 7 recensioni.
Positive : 7
Neutre o critiche: 0


Devi essere loggato per recensire.
Registrati o fai il login.
Nuovo recensore
17/04/23, ore 00:34
Cap. 1:

ho tipo.. pianto fiumi..ma tipo ehyyyyy..seconda parte dove lui orende la giratempo..ehsssy..magie belle..no ok si continuerò a piangere comunque scritta da dio,a parer mio,ho letto le altre recensioni si un po' di errori ma sbagliando si impara!,stupendo il contesto,io amo questa ship per me merita di più,druna così pura. come hai scritto te con Draco cuore di ghiaccio che però con lei si scioglierà, perché sono due opposti che si attraggono(Recensione modificata il 17/04/2023 - 12:37 am)

Nuovo recensore
27/11/14, ore 22:53
Cap. 1:

Come al solito parto dalla grammatica, nulla di preoccupante, solo qualche imprecisione generale prima di andare a parlare di stile e lessico, argomento che mi preme particolarmente. 

e di questo ne rimasti esterefatto da cambiare in esterrefatto. 
Piagniucolasti in piagnucolasti. 

Come puoi vedere solo un paio di refusi, nulla di grave; purtroppo un bel testo non ci struttura solo di grammatica, che è tra i parametri più superficiali di uno scritto: la grammatica si può correggere senza problemi, ma lo stile, il lessico e la trama sono invece fondamentali per creare un bel testo. 
Sebbene siano tutti parametri soggettivi, quindi di libera interpretazione, hanno però delle basi solide su cui poggiarsi, altrimenti potrebbero risultare complessi di percezione e concezione. 
Lo stile, ad esempio, rappresenta un'enorme lacuna nella trama da te proposta; è noioso, difficile da seguire, pesante. Non trasmette nulla dell'interiorizzazione del personaggio, non fa riflettere, ma neanche apprezzare il contenuto, perché è strutturato in maniera tale da bloccare la lettura. 
Il problema sorge principalmente a causa del tempo utilizzato: il passato remoto. 
Ora, permettimi una piccola parentesi sul significato di questo tempo verbale: sebbene sia ottimo nelle narrazioni, lo è per le narrazioni concluse. Mi spiego meglio, il passato remoto riguarda un periodo del passato ormai definito e finito. È un momento psicologicamente superato, per dirla volgarmente, non è correlato al momento della narrazione, ma riguarda qualcosa di già avvenuto. Tu hai narrato la storia secondo un punto di vista totalmente sbagliato, perché raccontando un fatto già avvenuto e concluso nella sua logica, la scelta grammaticale non ha alcun senso. Ora, io ho voluto buttarla sullo “Stile” e non sulla “Grammatica” più per spiegarti l'errore cercando di farti capire concettualmente perché usare questo tempo verbale in una storia come la tua sia un controsenso, ma sappi che non saper riconoscere l'utilizzo corretto di un tempo verbale, quindi sbagliare la logica che ci sta alle spalle, è un errore davvero pesante che non solo potrebbe limitarti nei concorsi letterari, ma anche a scuola. 
Ora, inizierò con il prenderti dei pezzi a caso della tua storia per parlare bene del tempo verbale utilizzato, di quale sarebbe stato il più appropriato e il perché, sperando di farti capire quando si parla di “scelte” e quando di “errori”, così da essere sicura che tu non lo commetta anche in futuro. 

Prendesti la giacca verde e argento e ti girasti al collo la sciarpa coordinata in lana. Ti serviva un po' di aria, non t'importava se fossi stato spazzato via come un impotente moscerino, ormai quella fine l'avevi già fatta. Uscisti dalla stanza e t'incamminasti verso l'uscita.  

In questo pezzo tu passi dal passato remoto all'imperfetto. Perché è una scelta sbagliata? Perché, sebbene sia corretto che tra i due tempi verbali ci sia correlazione, in questo testo si scontrano per concettualità; tu parti descrivendo la sensazione del protagonista come lontana e quindi conclusa, associata però alla descrizione di un momento che, sebbene comunque passato, è ancora in moto. A questo punto la logica della narrazione va a cozzare totalmente, perché non ha una sua continuità, è come se stessi parlando di due situazione appoggiate in una linea temporale distorta. Il problema cardine è che o usi il passato remoto nella narrazione della scena e l'imperfetto nella descrizione oppure usi un tempo solo. Personalmente più che il passato remoto, ti avrei consigliato il passato prossimo, in questo modo, anche solo per logica della narrazione, che quindi si svolge in un passato non troppo lontano, sebbene concluso, il testo viene percepito con più facilità, utilizzi due tempi verbali che possono collimare come ambientazione logica. In tal modo crei almeno un arco narrativo fondato su un ipotetico periodo temporale passato, ma fine a se stesso, lasciandoti possibilità di narrazione; in qualunque caso, anche con il passato prossimo dovresti dividere la struttura di narrazione dall'imperfetto. Anche perché, ad essere totalmente onesta, con il passato remoto il testo è noioso, poco percettivo e troppo “altolocato”. Di solito lo si usa nei testi storici o in discorsi formali, proprio perché anche solo come suono risulta di poca percezione, non è del tutto consigliabile in una narrazione (sia essa introspettiva o meno) “moderna”, perché fa calare di molto l'attenzione. 
Comunque la cosa più importante, che devi tenere a mente in modo fondamentale, è quella di non cambiare i tempi verbali senza logica, come fatto sopra. Inizi un periodo con un determinato tempo principale, quel tempo lo terrai principale fino alla sua fine. Per esempio, invece del passato (sia esso prossimo o remoto), avresti dovuto usare solo l'imperfetto: è più percepibile, lascia manovra di spazio nella narrazione, ha logica nel tipo di storia che hai proposto ed è molto più bello da leggere. 
Comunque, dato questo tuo problema di utilizzo dei tempi, ti consiglio, per il futuro, di scrivere direttamente al presente: 

Prendi la giacca verde e argento, giri al colo la sciarpa coordinata in lana. Ti serve un po' d'aria, non importa se vieni spazzato via come un impotente moscerino, ormai quella fine l'hai già fatta. 

Così ti rendi conto in modo molto più netto se sono o meno presenti degli errori temporali. 
Comunque, ad essere onesta, leggendo il testo si nota subito che hai fatto un disastro con la temporalità, quindi mi chiedo perché tu non abbia cambiato fin da subito il testo. A prescindere che questo dovesse partecipare o meno al altri concorsi, non ti sei proprio resa conto che leggendolo risultava fastidioso? Sembra quasi “gracchiante”, il flusso di parole è talmente discontinuo da essere sgradevole proprio nella lettura. 
La prossima volta presta più attenzione a come suona un testo, perché se ti sembra troppo “rumoroso”, quasi bloccato come una marcia non ingranata, vuol dire che qualcosa non va e se non sai come migliorarlo, se non hai una beta che possa spiegarti cosa è giusto e cosa no, allora riscrivi tutta la storia al presente, così sei certa di non commettere errori (che poi, non è che sia più semplice da usare, anche perché secondo me è l'imperfetto il tempo verbale più azzeccato e naturale nelle narrazioni, il presente ha semplicemente la fortuna di farti subito notare gli errori, che magari al passato noti con più difficoltà). 

Ora, preferisco concludere qui la manfrina sul passato remoto, sperando di averti fatto capire perché hai sbagliato, cos'è ha reso illogico e di conseguenza povero, il tuo testo. 
Passiamo invece, sempre restando nello stile, nella logica delle frasi. Già in quella precedente c'è un errore da farti notare: 

Uscisti dalla stanza e t'incamminasti verso l'uscita.  

Questa frase non ha senso nella sua lettura, sebbene abbia immaginato cosa volevi dire. Letta così sembra che Draco esca due volte dalla stessa stanza, nello stesso momento, ma in modi differenti, come se la linea temporale avesse una distorsione: no. La frase così scritta, anche se intuibile il suo significato, non si può leggere non solo perché non ha logica, ma perché è anche ripetitiva. Potevi ovviare il problema dicendo “verso il portone/porta/antro/varco/buco/spaziodimensionale” eccetera. Anche in questo caso, che qualcosa non andava nella frase avresti dovuto notarlo fin da subito: basta leggere. Quando leggi e ti sembra che una frase suoni male è perché ha qualcosa che non va: magari non è un problema di tempo, ma di lessico, magari di logica oppure è la punteggiatura che sembra incoerente; a quel punto, se da sola non riesci a capire cosa non va, chiedi a qualcuno di aiutarti. 
Frasi di questo genere non è che pullulino nel testo, sono poche, ma si notano, quindi fai una rilettura più attenta e controlla bene. 

Vorrei poi parlare di un ulteriore problema, cioè il lessico. Posso capire che il tuo intento era quello di ricreare un ciclo narrativo “composto”, magari “tragico”, ma il lessico utilizzato è stata una scelta azzardata e, nel tuo caso, sbagliata; non sei stata in grado di sfruttarlo bene, probabilmente perché, com'è ovvio che sia, non sai proprio come usarlo. Poteva essere un esperimento interessante e applaudo il tuo coraggio, perché ti sei buttata su una scelta stilistica molto complessa, ma spesso le cose più semplici e meno elaborate riescono meglio di quelle complesse che non si sanno sfruttare molto bene; io sono comunque fra quelle persone che apprezza gli esperimenti e anzi li consiglia: in questo modo puoi migliorare e con un po' di tempo anche padroneggiare tecniche diverse, quindi la mia critica non va tanto all'aver voluto provare qualcosa di complesso, ma all'averlo fatto in un contest; per te, ovviamente, come ho già detto ho sinceramente apprezzato e ammirato il tentativo, ma se si fanno certi esperimenti in un contest, il rischio è di rimanere delusi, magari anche perché criticati in modo un po' rude (dato che ti confronti con un giudice imparziale che cerca di essere il più esplicito e onesto possibile sulla struttura dei commenti), quindi il rischio è che tu perda fiducia in te stessa e veda le critiche come un “mozzare le gambe”, invece che un incoraggiamento a migliorarti. Oddio è anche vero che spesso non si trovano persone disposte a recensire con serietà una fanfiction (d'altronde anche per il lettore le ff sono un divertimento, non un lavoro), quindi è comprensibile il perché tu abbia voluto metterti alla prova in un concorso, dato che così avresti sicuramente ottenuto un giudizio, però te lo sconsiglio per occasioni future. 
Comunque, tralasciando i miei pareri pareri personali e le supposizioni, la critica fondata sta nel fatto che non sai come usare il lessico, non ne conosci le sfumature, se non per poche arole, e hai finito per creare frasi piene di sole ripetizioni, che in un testo del genere si notano subito e fanno fin da subito comprendere che non sei solita utilizzarle. 
Per esempio: 

Fuori c'era freddo 

è una terminologia terribile da sentire, ma se noti bene anche illogica; “fare freddo” e “essere freddo”sono due cose diverse: nel primo caso il freddo è una conseguenza, nel secondo è uno stato fisico. Scrivere “fuori c'era freddo” è come dire “il signor Freddo era fuori”, è un modo volgare di di definire la sensazione del gelo, usato magari nel parlato, ma terribile nello scritto. A maggior ragione, data la quantità di vocaboli usati e il testo ricercato, sarebbe stato meglio attenerti ad uno stile quantomeno elegante. 
Questo è solo un esempio, ma di esagerazioni del genere il testo ne è pieno, quindi ti consiglio di ricontrollarlo e correggerlo. 

Altro errore molto grave, che poi sfocia nella ripetizione, è il “vi era” che usi in continuazione, o il “lei disse/fece” eccetera. Non perché sia sbagliato usarlo, ma perché usi solo queste terminologie, probabilmente perché non sai quali altre parole si usano per descrivere determinate frasi. Il fatto è che se usi in continuazione “lei disse, lei fece” o “vi era un albero, vi era una conchiglia” crei degli errori da sola, perché le ripetizioni non sono solo orribili da leggere, ma denotano scarsa conoscenza, scarso uso del linguaggio e quindi incapacità di strutturare una frase. Così come i continui punti, usi frasi molto semplici e molto intervallate, ma non esistono solo i punti fermi, ci sono il punto e virgola, le congiunzioni, se vuoi creare un testo continuo, specie poi con lo stile che hai utilizzato in questa storia, continuare a bloccare le frasi con i punti fermi fa trasparire molta insicurezza, poca concezione della lingua. 
Senza contare che proprio l'utilizzo del “vi” (come “vi era”) è così ridondante da essere pedante. Tutte queste cose insieme hanno contribuito a creare un testo lento, poco introspettivo, poco descrittivo, poco narrativo, in definitiva noioso e privo di struttura. 
Spero di averti fatto capire perché è meglio utilizzare un lessico che si conosce, non perché sia sbagliato cercare uno stile diverso od osare con qualcosa di complesso, ma perché se non si sa che cosa si sta facendo, invece di scelte azzardate si commettono errori. 

Poi, andando alla questione trama, ci sono diversi punti su cui non mi trovi concorde. Il What If è stato utile per alcuni escamotage, come Piton ancora vivo, ma non giustifica l'OOC o la velocità della trama. Il What If significa “E se fosse cambiato questo aspetto?”. Nel tuo caso, se Piton non fosse morto credi davvero che si sarebbe fatto minacciare da Draco Malfoy? Ma poi, credi davvero che Draco avrebbe mai avuto bisogno di minacciarlo per avere qualcosa da lui? 
Inoltre la faccenda del Marchio Nero non torna, perché questi è presente solo quando Voldemort lo preme e dopo qualche ora svanisce: alla sua morte, il marchio non esiste più, in quanto essendo una fattura è comunque correlata alla vita del mago che la impone. Se anche esistesse ancora, non sarebbe più visibile. 
Ora, ipotizziamo che il marchio fosse effettivamente visibile, perché avrebbe dovuto tenere segreto che voleva sbarazzarsene? Sicuramente anche gli altri Mangiamorte, compreso Piton, ne erano interessati, nessuno vuole essere marchiato a vita come “traditore”. Inoltre, pensi davvero che l'Ordine sarebbe così duro con un ragazzo di diciassette anni? Che ha fatto quel che ha fatto perché sotto tortura? 
Tra l'altro, ci sono diversi altri pezzi che non collimano: 

Nessuno più ti considerava, nessuno ti parlava e tanto meno nessuno ti guardava o rispettava più come una volta. 

Mai in nessun libro è stato dato a vedere che Draco Malfoy fosse “rispettato”, se non da “Tiger e Goyle” e Pansy Parkinson, addirittura Blaise lo mette tranquillamente in discussione al sesto libro e non mi pare che altre persone gli abbiano mai mostrato particolare rispetto. Ora, se il What If riprendeva anche questo aspetto, quindi un Draco Malfoy “Re”, ti avrei consigliato direttamente l'AU, perché è evidente che stai citando un universo alternativo; a meno che il tuo non era un modo per dire “Malfoy crede di essere una persona importante e ora capisce di non esserlo”, ma così scritta la frase non fa intuire il concetto, sebbene lo trovi molto più verosimile e stimolante 8e sebbene sarebbe stato il caso di approfondirlo). 

Inoltre, la trama è troppo veloce. 
Ti pongo l'ennesimo esempio: 

quella ragazza sapeva leggerti dentro, e di questo ne rimasti esterefatto. Insomma, come faceva a sapere tutte quelle cose, come faceva a guardarti dentro con un solo e semplice sguardo?  

Ora, il discorso Luna lo tratto tra due secondi, ma ipotizzando che lei sia effettivamente una ragazza così passiva, dove sta che due persone che non si sono mai parlate all'improvviso abbiano un rapporto così intimo? In neanche cinque minuti lui crede che lei lo capisca davvero, è del tutto immotivata come caratterizzazione e veridicità: lasciali almeno delle settimane per conoscersi. Invece no, nella storia lei arriva e in poco lui si fida e innamora. Addirittura, lei decide di perdere la verginità con lui su un banco di scuola, dopo pochi giorni che parlavano. Luna è una persona particolare, ma non ha mai mostrato di essere “facile” o superficiale, non è verosimile che la dia ad un ragazzo dopo qualche chiacchierata, per di più in un modo così sporco. 
Boh, non l'ho trovato romantico, non l'ho trovato sensuale o erotico, mi è sembrata una semplice PWP che segue i parametri standard “lei dolce e ingenua, si innamora di lui freddo e distaccato che ricambia il suo amore, si parlano due volte e copulano”. Per assurdo, è proprio quello che succede ed è proprio tra le cose che io non volevo leggere, perché le PWP in un contest sociale non c'entrano nulla. 
Guarda, se almeno avessi segnalato l'OOC avrei anche potuto metterci una pietra sopra, ma non avendolo fatto significa che i personaggi presentati sono canonizzati e tutto ciò diventa privo di logica. 
Non metto in dubbio che Luna possa parlare con Draco, ma lei non è una principessina, una ragazzina che bisogna salvare, lei ha un carattere positivo, lo stesso Olivander le dice “non so cosa avrei fatto senza di te”; non metto in dubbio che la prigionia l'abbia potuta turbare, ma dato che non è mai stata torturata e dato che è stata tra le “guerriere” di Hogwarts, che ha vinto la guerra e che si è confrontata con molti Mangiamorte, credi davvero che potrebbe inorridire o ritrarsi dal Marchio Nero così facilmente? 
Allo stesso modo, pure se fosse possibile, credi davvero che Draco Malfoy, che ha passato praticamente tutta la sua vita ad essere un privilegiato, sbandiererebbe il suo marchio come se nulla fosse? Il punto è che quei ragazzi da te descritti seguono una logica estraniata da ogni buona caratterizzazione: è una ff per pre-adolescenti, una ff per chi crede che una ragazza matura possa scopare su un tavolo scolastico come se fosse bello e giusto, quando invece una persona con un briciolo di amore per se stessa non svenderebbe mai il proprio corpo solo perché qualche personaggio misterioso la seduceva in un paio di giorni; tra l'altro 

Su quel tavolo c'erano ancora le macchie di sangue di Luna, pensasti ghignando. 

Questo pezzo l'ho trovato davvero molto volgare, non perché non potrebbe accadere, ma perché è davvero umiliante nei confronti del personaggio femminile. 
Insomma, la tua Luna è davvero una ragazzina stupida, mentre la Luna del libro è radicalmente differente: non è “dolce” come può esserlo una ragazzina spaurita, ha una dolcezza imbarazzante, fuori luogo. È una ragazza diretta, che dice senza mezzi termini le sue verità, è una ragazza che sa sbottare impazientita e ha un carattere molto particolare, ma non è superficiale. Mi fa tristezza pensare come un personaggio così ben caratterizzato possa essere visto come “una ragazza da Gossip Girl”. 

Comunque, se anche l'OOC fosse stato segnalato, la storia corre troppo velocemente e ha troppi buchi all'interno della trama. 

Anche con l'Originalità non ci siamo, hai descritto il Draco Malfoy in versione figo e tenebroso, puntando sulle presunte pressioni del padre, scaraventando sul genitore ogni possibile colpa. 
In parte è stata trattata l'adolescenza proprio per questa sua noncuranza verso i propri errori, ma anche questo tema sociale è davvero un sottofondo alla vicenda. 

Io credo che tu abbia perso del tutto di vista lo scopo del contest: scrivere di un argomento sociale, non scrivere una storia per ragazzi. Avresti dovuto trattare l'adolescenza, mentre invece hai trattato un rapporto superficiale tra due ragazzini (che tra le altre cose, considerando quello che hanno passato, un po' di maturità in più ci voleva, decisamente). 
Ritengo che la storia nella sua generalità, tra stile, grammatica, trama, trattazione dei personaggi e sviluppo della tematica del contest, non abbia saputo sostenere e seguire i parametri base del concorso. 

Spero di rileggerti in un prossimo contest! 

Recensore Junior
15/08/14, ore 16:13
Cap. 1:

questa one shot è una delle più belle che io abbia mai letto. La tua Luna è perfetta, così semplice e allo stesso tempo stravagante, e Draco è così... tormentato. Bella, bella davvero, soprattutto il finale... la storia finisce male ma troppo bene! 

Ancora complimenti!

Recensore Veterano
10/06/14, ore 17:34
Cap. 1:

Eccomi qua!
Scusa se ci ho messo un po'... Sono giorni impegnativi :)
Mi é piaciuto molto cosa pensa Draco di Luna. 'Semplice'.
Ho sempre cercato un aggettivo per lei che non fossero i soliti. Ma questo é perfetto.
Hai fatto qualche errorino in quà e là.
.... PENSAVO FOSSE HAPPY ENDING!! *piange disperatamente*
Povera Luna :(
Se non si nota, ho recensito man mano che leggevo.
Un altro appunto: il tempo verbale che hai usato insieme al tuo dare del 'tu' a Draco é a tratti un po' spiacevole e ad altri decisamente pesante.
L'ho apprezzato solo nell'ultima parte: rendeva bene la gravità della situazione.
A presto, cara ❤

Recensore Veterano
02/02/14, ore 15:24
Cap. 1:

Secondo posto al contest "Con chi accoppieresti Draco? E Harry?"
Bellatrix_Black
Pure
Corvonero: Luna Lovegood.
Obbligo: Lime.
Divieto: Non-con.

- Grammatica e ortografia: 7/10.
Per una storia di oltre 4000 parole, gli errori non sono poi tanti. Alcuni sono probabilmente sviste di battitura o comunque sono errori minori:
“quell'agonia interiore, che si ci cibava della tua asciutta forma”: che si cibava, t’è scappato un “ci” di troppo;
“di questo ne rimasti esterefatto”: “rimanesti” e “esterrefatto” con 2 erre;
“Non t'era mai accorto dell'assomiglianza fisica”: eri;
“t'accorsi subito che ella seduta non vi era più”: accorgesti;
“sono venuto a chiederle un enorme favore. - dissi subdolo”: dicesti;
“La sciarpa stretta al collo di impediva di respirare”: ti impediva;
“Il lunghi capelli erano legati”: i lunghi capelli;
“I tuoi grigi occhi si mescolarono i quelli celesti di lei”: in quelli;
“l'inseristi il tuo membro dentro”: le inseristi, non si può abbreviare.
“iniziasti a baciale i seni”: baciarle;
“lei scutè il capo”: scosse;
“Non farmi questo! – piagniucolasti”: piagnucolasti.
Poi ci sono alcuni errori nell’uso dei tempi e modi verbali. Essenzialmente sembra che ogni tanto la consecutio temporum ti dia qualche rogna:
“Pansy, costretta dalla famiglia ormai caduta in rovina, venne spedita in Francia da sconosciuti parenti; Blaise si era trasferito in America”: se l’azione è precedente al tempo della narrazione (passato) ci vuole il trapassato, quindi Blaise, correttamente, si “era trasferito” e Pansy, pure, “era stata spedita”.
“erano sempre stati loro i tuoi unici e veri amici, i soli che ti furono stati accanto”: se “erano stati” nella prima parte, “erano stati accanto” nella seconda.
“Ti serviva un po' di aria, non t'importava se fossi stato spazzato via come un impotente moscerino”: non ti importava “se saresti stato spazzato via”, il futuro nel passato si rende col condizionale.
“Come poteva essere così nonostante tutte le sofferenze che ha provato?”: siamo al passato, quindi “che aveva provato”.
“te l'eri procurata, in preda alla frustrazione, lanciando un bicchiere di vetro per terra e una scheggia andò a colpire proprio il tuo volto”: siamo a raccontare un episodio precedente alla narrazione al passato, quindi ci vuole il trapassato, “una scheggia era andata a colpire”.
“Aveva pensato che forse saresti cambiato, che fosti diventato”: che forse saresti cambiato, che saresti diventato. O al massimo che fossi cambiato, che fossi diventato, dipende se vuoi dare l’idea che Draco avrebbe dovuto cambiare dopo o che doveva già essere cambiato. Il passato remoto, comunque, non ci va di sicuro.


- Stile: 9/10.
Come sicuramente ricorderai ho già valutato storie tue e a volte ti ho rimproverato uno stile un po’ troppo contorto e macchinoso. Beh, non so se sia io che comincio ad abituarmi alle tue costruzioni o tu che hai ammorbidito i modi di fare, ma questa volta invece non ho quasi nulla da ridire sullo stile. Trovo che le frasi siano scorrevoli, interessanti, poetiche. C’è un che di arcaico e decadente, quasi poetico, in molte costruzioni e ciò si sposa perfettamente con il genere, con questa drammaticità e malinconia che pervadono la storia.
Ora, siccome se non critico qualcosa non sono io, ti segnalo un paio di punti in cui penso che potresti ripensare un attimo le frasi e le rileggessi a voce alta.
Qui, ad esempio, le virgole spezzettano davvero troppo, “perché, ora, tu, Draco Malfoy, non eri niente” e qui “il vento tirava molto che perfino il Platano Picchiatore faceva fatica a resistergli” la frase ha una struttura buffa, erronea forse, o forse solo inusuale, fatto sta che non si legge bene e sarebbe meglio “tirava a tal punto che”.
Riguardo la lime, l’ho trovata ben scritta, romantica, un po’ strana all’inizio, ma nel senso “strana” come Luna, quindi ci stava bene! L’unica frase che cambierei è quel “la posizionasti sopra di te, e l'inseristi il tuo membro dentro” perché è troppo scientifica e meccanica. Sembrano più le istruzioni di montaggio di un mobile che una scena d’amore! ;)

- Titolo: 4/5.
Il titolo è rilevante e azzeccato perché cattura precisamente il punto della storia, la purezza di Luna. Non ti ho dato punteggio pieno perché quando l’ho letto la prima volta l’ho letto in italiano, tipo pure nel senso di “anche”, poi ho avuto l’illuminazione che fosse probabilmente in inglese. O il plurale di “pura”, ma non credo che il plurale abbia senso. Quindi, per evitare questa confusione, ti consiglio di aggiungere una parola o due al titolo, tipo “So Pure” o “She Was Pure”, almeno si coglie al volo.

- Caratterizzazione dei personaggi, sviluppo della coppia: 14/15.
Partiamo dall’unica cosa che non mi ha convinto pienamente, cioè l’evoluzione del sentimento di Draco per Luna. Come concetto, l’idea che sia tormentato dai ricordi della guerra e dalla sensazione di essere un mostro e che ciò lo porti a essere attratto da qualcuno innocente e buono come Luna, beh, è un concetto credibile. Il problema è che si sviluppa un po’ in fretta. Un attimo lui nemmeno le parla e l’attimo dopo fanno l’amore. Sto esagerando, ma forse ci andavano un paio di sfumature in più. Ah, e forse avrei voluto vedere più sofferenza in Draco alla fine, quando si rende conto di cosa ha fatto l’incantesimo. Ma forse è una questione di stile, non di caratterizzazione. A parte questa pignoleria, non ho nulla da ridire sui personaggi.
Mi piace l’evoluzione che hai scelto per Draco, dal ragazzino dei primi libri a quest’adulto tormentato del dopoguerra, segnato da quel marchio che non vede l’ora di togliersi. L’idea che si senta segnato e che per quanto sia solo un simbolo il Marchio non lo lascia vivere in pace, è non solo credibile ma anche molto toccante. Mi ha colpito il punto in cui dice che gli serviva aria e non gli importava se il vento l’avrebbe spazzato via perché tanto quella fine l’aveva già fatta.
Luna è con la testa tra le nuvole e dolcissima come sempre. Beh, forse è anche un po’ troppo con la testa fra le nuvole (quando Draco la sta spogliando e lei guarda il soffitto! xD). Comunque ha anche lei i suoi lati un po’ più particolari, come quella paura del Marchio che non vorrebbe provare ma che la affligge comunque perché anche lei è rimasta segnata, anche se non fisicamente, dalla guerra. E forse proprio per quello ha questa connessione unica con Draco.
Ottima caratterizzazione.

- Pacchetto: 5/5 (2 punti per aver evitato il divieto e 3 per come hai gestito l'obbligo);
Tutto seguito alla lettera!

- Originalità della trama e dei contenuti: 4/5.
La trama è complessa a sufficienza per la sua lunghezza, è ben costruita, ha anche un po’ di suspense (anche se il lettore si aspetta ben prima di Draco che il sacrificio non sia semplice come spera lui). È anche abbastanza originale, ma non rivoluzionaria. Essenzialmente non ti ho dato punteggio pieno perché questa storia di un Malfoy disperato che ha a che fare col Marchio per dimostrare qualcosa e finisce col rovinare l’unica cosa bella che aveva l’ho usata anch’io una volta in una fanfic e se ci sono arrivata io non deve essere troppo originale come idea! xD Beh, nella mia storia era Scorpius che tentava di farsi un Marchio per dimostrare qualcosa ed era Lily, che anche lì rappresentava la purezza nella storia, che tentava di fermarlo e veniva divorata dall’incantesimo. Ad ogni modo, anche se è un caso che abbiamo avuto idee simili, per questo non mi sono sentita troppo stupita della tua trama e non me la sento di darti punteggio pieno!

- Gradimento personale: 9/10.
Una bellissima e dolcissima storia. Draco ne emerge tormentato e sfinito, disperato al punto di agire prima di capire cosa stia facendo. Luna ha un ruolo chiave, seppure passivo. Il suo amore fa desiderare a Draco di essere migliore, di essere libero dal passato, ma le cose non vanno mai come si spera!

- Punti bonus per il rating: 2/2.
Rosso, ergo two points to Slytherin…ehm…to you! ;)

Per un totale di 54/62.

Nuovo recensore
05/11/13, ore 20:17
Cap. 1:

Recensione/giudizio per Contest: "Arriva la sera"

QUINDICESIMO POSTO: Pure - Bellatrix_Black

Devo cominciare subito facendo la pignola. 
Ho trovato parecchi errori(ni) in giro per la storia che mi interrompevano la lettura… 
Devo assolutamente farti presente che quel “scutè” è orribile... forse adesso ho capito che intendevi “scuoté” e che forse ti era sfuggita una “o”… ma che, comunque, non si usa lo stesso :D il verbo esatto è “scosse”. 
Ammetto che mi ha fatto storcere parecchio il naso, soprattutto sommando anche gli altri piccoli errori, e anche ad alcune ripetizioni che avresti potuto evitare utilizzando dei sinonimi. 
Comunque non devo valutare quello – ma ne tengo conto lo stesso, anche se non ho una griglia con un punteggio – e preferisco passare alla storia. 
L’ho sentita troppo “carica”, troppo pesante… troppo frettolosa. 
Non capisco in quando tempo si svolge la faccenda, racconti tutto con troppa fretta e poche descrizioni di sensazioni, a parte quello che prova Draco guardando il suo Marchio Nero. Quello forse era il tema principale – infatti lui cerca di fare il possibile per eliminarlo, arrivando ad uccidere per errore Luna, ma a quel punto ci arriviamo dopo – ma tutte le volte che lo riprendi e ne riparli, la frase è sempre la stessa, quando se tu avessi utilizzato i sinonimi di cui ti parlavo prima, il problema non ci sarebbe stato. 
A mio avviso potevi cercare di variare, ci sono molti modi per descrivere la stessa cosa… abbiamo infinite e meravigliose parole proprio per quello :D 
Passiamo al “discorso Luna” , chiamiamolo così… premetto che amo da impazzire il suo personaggio, lei nella sua innocenza e sbadataggine, secondo me, è una giovane donna matura, in grado di affrontare e vivere le situazioni che le si presentano davanti… nella tua storia l’ho vista un po’ infantile. L’ho riconosciuta solo per i discorsi sulle sue creature immaginarie(?). Anche il loro innamoramento è stato lampo… capisco che le One-Shot non sono come le Long che ti permettono di spiegare tutto in più capitoli, ma avresti potuto approfondire un po’ di più… da un giorno all’altro passano dal parlarsi sotto ad un albero a fare l’amore in un’aula vuota e ti confido che all’inizio pensavo lo avessero fatto due volte, poi parlavi di verginità… allora ho riletto con la calma e ho capito che avevo interpretato male e, per finire, ti dico anche che in principio sembrava che Luna non fosse molto consenziente. Si trattava di una scena d’amore, non di sesso sfrenato in cui si poteva saltare anche la parte dei convenevoli e via… a mio avviso avresti dovuto approfondire di più, raccontare di più, senza per forza scendere nei particolari… però quel “Le baciasti il collo, la posizionasti sopra di te, e l'inseristi il tuo membro dentro.” non sembra affatto amore. 
Forse è stata questa velocità con cui hai raccontato il loro rapporto che non mi ha fatto provare quel dolore atroce durante la sua morte, non l’ho sentito. Nella mia mente vedevo solo Draco gridare in mezzo ad una stanza, non intento disperarsi per aver perso una delle uniche persone che ormai aveva vicino… spero di essermi spiegata. 
Manca qualcosa… e credo sia il tempo, lo scandire del tempo. 
Quella pressione data dai giorni che passano e lui ha ancora il Marchio Nero addosso, i secondi che diventano sempre più veloci quando sta accanto a lei e ne vorrebbe altro, di tempo. 
Questo dualismo nel volere ardentemente qualcosa e dover rinunciare in parte all’altra, nel dover addirittura usare quel nuovo amore per i suoi affari… dov’è il suo essere combattuto per questo? 
Capisci cosa intendo? 
Spero di essermi spiegata, ti chiedo di non offenderti, non vuole essere una critica, ma una spiegazione del perché non mi ha emozionato come credevo avrebbe fatto.

Nuovo recensore
24/10/13, ore 20:06
Cap. 1:

E' inquietante per quanto è bella!
Struggente, straziante, questa storia mi ha lasciato talmente tante emozioni forti che non saprei proprio definirle o descriverle.
Complimenti davvero per l'idea originalissima, avevo letto di questo medesimo concorso e penso che tu sia stata davvero brava. Mi sarebbe piaciuto che tu avessi approfondito un po' di più il personaggio di Luna, ma ovviamente so che ci sono delle regole e dei termini ben precisi in un concorso perciò non aggiungo altro. Mi piace come scrivi! 
In bocca al lupo per il concorso, adirtywinter.