Recensioni per
Frozen Flowers
di Marge

Questa storia ha ottenuto 20 recensioni.
Positive : 20
Neutre o critiche: 0


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Recensore Junior
12/11/13, ore 23:50
Cap. 1:

Evviva!! Quasi non ci speravo più in un sequel!!! Il primo capitolo è molto intrigante, non vedo l'ora di saperne di più :) Sono veramente affascinata da come racconti la quotidianità di Howl e Sophie, perchè è proprio in questi casi che si capisce la bravura di un'autrice, nelle piccole cose!
Aggiorna presto!
ciaociao

Recensore Junior
26/10/13, ore 00:28
Cap. 1:

Ho a lungo atteso.
E sono stata ripagata. Meravigliosamente ripagata.
Questo primo capitolo, per quanto lento e tranquillo, è meraviglioso. Le due trame, così ben incastrate fra loro, si alternano con un ritmo rilassato che ricorda la neve; quella stessa neve che, simile a un fantasma, appare a scompare, accompagna e sussurra. Sa di neve, di terre del nord, di un mondo lontano e sfumato di brume ogni parole di Hilde e della sua tata. E' un mondo, quello di Thule, che hai ben saputo rendere con sfumati e poche palpabili impressioni. Stupendo l'uso della litote narrativa, quella presentazione indiretta di fantasie che si smarriscono nell'incoscienza, nel non conosicuto. Dai fiori al sole al calore, l'assenza stessa rende palpabile il gelo e l'essenza di ununiverso distante e nuovo, sconosciuto.
Se però in Hilde abbiamo l'avvvio ad una nuova quotidianità, pur nelle sue delicate e trepidanti paure, in quella serena accettazione di principessa, benchè non rassegnata, dall'altra abbiamo il dipanarsi di una quotidianità ormai abitudine,e per questo ancora più sorprendente.
Hilde ha appena iniziato il suo viaggio, e mi ho molto colpito come, di tanti ricordi, ti sia concentrata su poche immagini. Le mani el padre, la sorella più piccola, lo sfumato della madre. E il bianco. L'assenza che è, quasi conformatente.
E' innegabile come questi piccoli particolari diano colore e spessore umano al personaggio, gli conferiscano una conretezza tangibile e svelino meccanismi così "banali", ovvi della mente da sorprenderse per la loro squisita semplicità.
Dall'altro loro: Sophie e Howl.
La loro quitidianità appena nata, le piccole complicità e la passione che sfuma nella dolcezza, nella tenerezza. La pigrizia di un tappeto morbido e i piccoli particolari disseminati a intuire i cambiamenti accorsi, il mutamento di Howl, e quello di Sophie.
Stupendo.
Non son facile agli elogi, soprattutto nei proemi, ma di questo primo capitolo mi ha davvero catturato da una parte la concretezza della realtà di Hilde ritratta con parole davvero intimistiche e psicologiche; dall'altra la rarefazione della vita di Howl e Sophie, che ben disegna lo stato di equilibrio in divenire ora raggiunto.
Ancora complimenti!
Avalon