La tua è una delle FF su Sherlock e John più toccanti che io abbia mai letto... Ho consumato tutti i fazzoletti che avevo in casa! Meno male che alla fine il caro John decide di soccombere all'amore che prova per il suo migliore amico; capisco la rabbia, la delusione dovuta al sentirsi escluso, messo da parte, ma la dichiarazione d'amore di Sherlock (perchè i suoi vaneggiamenti sono questo in realtà) è la più bella e sentita, la più toccante e vera che io abbia mai letto, udito, visto, sognato... Grazie di cuore per avermi regalato questa perla di FF!!! :) |
Ciao Ny, sono davvero parecchio arrugginita con le recensioni, quindi scusami in anticipo se il commento sarà confusionario XD |
Ho bisogno di ossigeno. E di coccole. E di qualcosa che calmi i battiti del mio cuore perché, Dio, questa ficcy mi ha sommerso di emozioni d'ogni genere *_________* Avrei anche bisogno di conoscerti, parlarti, diventare tua amica perché scrivi magnificamente e vorrei dirtelo mille e mille volte! <3 |
meravigliosa. anni fa adoravo le tue ff su harry potter - ancora adesso, in veritá. sei sempre bravissima!!! e poi che coppia!<3 |
Bellissima storia, mi è piaciuto come una banale influenza diventi modo per Sherlock e John per raggiungere un chiarimento definitivo su troppe cose che tra loro sono rimaste in sospeso. Perché John l'avrà anche perdonato, però non ha saputo, fino a questo momento, guardare dentro di sé e comprendere cosa significhi davvero aver accettato nuovamente Sherlock nella sua vita (significa lasciare a casa la propria moglie e precipitarsi dall'amico malato), né perché lo abbia perdonato (come si dice lui stesso, aveva tutti i diritti di non farlo, dopo una carognata simile). E, lentamente, dolorosamente, come quando con il sudore si fa purga la febbre, i sentimenti emergono, e con essi le ammissioni. |
Ma è di una bellezza devastante... Dio, il tuo Sherlock, il modo in cui cerca di rimettere insieme i pezzi (e sempre sbagliando i calcoli), il modo in cui confonde il cuore con il cervello ("il mio cervello si spegne" che meraviglioso idiota), il suo delirio lucidissimo, crudele, tenerissimo... Ti dico solo che questa entra nella mia personale classifica delle tue storie più belle, e che sono incantata e commossa. Purtroppo al momento non riesco ad aggiungere altro, mi sento un'idiota il cui cervello non riesce ad esprimere il cuore. |
Bellissima. Hai scritto una storia spettacolare: l'ho letta d'un fiato, trattenendo davvero il respiro. E Sherlock e John sono davvero loro: il fatto che Sherlock imputi all'assenza di John la sua incapacità di pensare lucidamente è così tipicamente da lui. Ed il fatto che dica al dottore che ogni mattina sentiva il profumo del suo caffè e lo sentiva muoversi in cucina, in realtà è una grande dichiarazione d'amore. E John torna a casa. Sulle montagne russe in realtà, ma è quello che vuole. |