Hola!
La citazione, Dio il mio cuore... è proprio vero essere se stessi è una virtù dei bambini, dei matti e dei solitari e questa tre caratteristiche solitamente si collocano sempre all'interno di un singolo individuo. Bambino non è colo cuoli che lo è, ma anche li lo resto, chi lo sente. Questi sono discorsi esterni, ma forse centrano anche con Ken'yu poiché lui, cercando di ottenere sempre quello che vuole e sempre di più (in generale) spesso e volentieri questa è una caratteristica dei "bambini" e dei "sognatori" nel suo caso, perché no anche sui folli.
Immagino che da sei righe per commentare la citazione, si intuisca che mi sia piaciuta XD
Come si fa a trattare un bambino a quel modo? Posso comprendere che ci siano dei momenti di frenesia in casa, ma non sempre, si può essere scontrosi, si può litigare tutto quello che può succedere, ma a volte la dimostrazione dell'affetto dovrebbe intervallarsi.
"Mamma ti posso leggere una storia?"
Penso che il mio cuore si sia liquefatto in quel momento, se fosse stato mio figlio, lo avrei fatto stendere accanto a me e gli avrei fatto leggere la storia. Si può non avere tempo, ma mai per sempre, tutti hanno momenti di pausa, ma in quei momenti si dovrebbe compensare, anche se si è stanchi. Si è vero è facile parolare, ma è meglio sempre di armarsi di buoni propositi cercando di attuarli, che non averli affatto e qui l'ipotetica madre di Ukoku non né aveva per niente.
Non c'entrerà nulla, ma devo fare una considerazione: Bambino, matto e solitario, sono mortalmente dispiaciuta per la perdita di Ukoku riguardo Komyo, forse avrebbe avuto una speranza. Gli era stata data una possibilità e forse lui stesso l'ha bruciata, non lo sappiamo, ma il suo "devo superare ogni limite" Lo ha condotto poi a una profonda perdita e forse a del risentimento.
Povero Ken'yu comunque ç__ç bellissimo capitolo.
Alla prossima. |