Io di norma non amo i racconti brevissimi perchè mi danno un senso di incompletezza, ma questo mi piace davvero, brava!

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Dolcissima! Solo Steve può vedere gli avengers sotto questa luce :D

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Wow, è stata breve ma l'ho adorata!
Mi ha dato un senso allo stesso tempo di nostalgia (il passato di Steve) e di famiglia (i Vendicatori adesso).
E' stato molto ingegnoso il modo in cui hai armonizzato ogni ruolo con un tipo preciso di Avenger, con un tipo preciso di impressione di Steve.
Ottima davvero: ha racchiuso contenuti importanti in poche espressioni chiave.

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Allora, cominciamo col dire (gli inizi non sono mai stati il mio forte) che anch’io, a suo tempo, avevo pensato di partecipare a questo contest. Poi, però, mi sono accorta che a) l’ispirazione probabilmente mi doveva essere caduta dalla tasca in uno dei miei interminabili viaggi da pendolare e b) non avrei saputo assolutamente cosa inventarmi utilizzando solo quaranta parole. Dico, 40 parole, che si può fare con 40 parole?
Ecco, tu lo hai fatto.
E hai avuto un’ispirazione davvero azzeccata, anche. L’idea del prompt è così... geniale.
Chiariamo, di musica non so assolutamente niente di niente (di niente) e non conosco, ahimè, nemmeno le differenze tra basso tenore ecc ecc (ricordi il “di niente” di poco fa?) però ho trovato il modo in cui hai deciso di impostare la raccolta... geniale l’ho già, vero?
Il modo in cui hai deciso di assegnare una mini-drabble (sì, insomma, 40 parole!) ai personaggi più importanti, innanzitutto. Sei riuscita a dare ad ognuno qualcosa, anche fosse solo una battuta e, con quel piccolo qualcosa, sei stata in grado di caratterizzarli in modo stupendo. Banner che rimane in sordina finché non si scatena, Tony che, in fondo, è molto meno egoista di quanto non sembri, Thor che... beh, è Thor, e poi anche Steve. È lui il vero protagonista e si sente tantissimo; spesso, nelle fanfiction, il suo ruolo di “primo vendicatore”, di “capo”, in un certo senso, tende a perdersi e tu invece sei perfettamente riuscita a non farcelo dimenticare nemmeno per un istante. L’ho apprezzato moltissimo.
Complimenti perché riuscire a creare qualcosa di completo e perfetto con un’impostazione così inusuale del discorso, era davvero difficile e tu ce l’hai fatta, come fosse la cosa più semplice del mondo. Hai trattato un momento che in tante fanfiction è descritto, ma sei riuscita a dargli qualcosa di nuovo, ancora complimenti.
Alla prossima,
Aout ;)

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Oh beh, mi immagino da una storia VERA ce tireresti fuori, se questa è così.
Mi piace moltissimo il fatto che la  storia non sia strettamente "cronologica", ma sia più un patchwork di istanti contemporanei (tratti fra l'altro da quella che, secondo me, è la parte più bella del film XD).
I personaggi sono ottimamente delineati, anche se con pochissime righe: Tony, bulletto da assolo, ma poi generossisimo in gruppo è perfetto.
E anche Steve... c'è quel leggerissimo velo di malinconia, ma anche l'entusiasmo per aver avuto successo nel formare un team affiatato. 
E il prompt è, a mio parere, usato perfettamente.
Mi incuriosisce un sacco il formato della storia - pezzetti da 40 parole - ... mi sa che vado a sbriciare il concorso ^^
Complimenti, davvero, è una storiella leggera e godibilissima!
 

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Da pecora nera di una famiglia di musicisti non posso non essere deliziata da questa raccolta.
Sugli Avengers sei in grado di scrivere in qualsiasi forma, passando con disinvoltura dalla OS alla drabble alla nonsonemmenocomesichiami questa roba qui di 40 parole.
Ho adorato soprattutto l'uso di una ben nota canzonaccia goliardica (ma avrebbero potuto cantar di tutto, dal coro degli Ebrei in esilio a Mavaffanzum....) e Tony che parla con la bocca piena.
Bella, bellissima.
Un unico appunto: ma perchè questo formato strano? E' una scelta tua o del mio piccì?
baciuz.
cen.

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Premessa (utile a pararmi il culo giustificare l'abominio di recensione che ne verrà fuori): questa è una di quelle storie che infili tra i preferiti quasi in automatico e su cui, più che scrivere delle considerazioni, vorresti spargere chili e chili d'ammmmore. Dal momento che, però, non mi piace liquidare quello che leggo in due righe (purtroppo per le autrici che seguo e che son costrette a subirsi i miei sproloqui ogni volta) faccio entrambe le cose: spargo amore e cerco anche di farti capire perchè questa non è una sciocchezza, ma una PERLA.
È una perla perchè hai trasformato il prompt scelto in un filo conduttore straordinario. Ogni mini-storia è una nota e l'insieme è un'armonia perfetta (tanto per rimanere in tema musicale). Hai costruito sei scene che si vedono e si sentono e che, in una manciata di parole, dicono tantissimo di TUTTI. Penso a Tony e allo splendido paragone con il compagno di Steve ("Si metteva in mostra con gli assoli, ma nelle parti corali era il più generoso"), al vocione di Thor (immancabile), al pezzo su Bruce che è veramente magistrale e lo inquadra in maniera stupefacente, perchè lui è il meno appariscente, è quello che passa inosservato, ma che poi, quando esplode, non ce n'è per nessuno. La cosa bellissima è che non li hai mostrati soltanto singolarmente, ma hai anche fatto cenno alle dinamiche del gruppo (soffermandoti, tra l'altro, proprio sulle accoppiate che preferisco): "Clint usa il cucchiaio come catapulta, sui capelli di Natasha piovono patatine. Tony punzecchia Bruce col coltello (...)". Sono immagini stupende che valgono molto più di scene chilometriche. A proposito di gruppo, non si può non tributare una nota di merito alla conclusione, che racchiude in una sola riga il percorso di coesione compiuto dai Vendicatori nel film (percorso che, come hai fatto notare tu, non è di certo completato, ma è sulla buona strada).
Ho trovato magnifico il fatto che tu sia partita dal passato di Steve e che, prendendo spunto da quella semplice battuta, ti sia collegata al presente ed abbia creato una storia così ricca e suggestiva attorno ad una singola scena (quella dello shawarma, appunto, che grazie a questi brevi racconti ho vissuto con tutti i suoi dettagli).
Grazie mille per questa piccola meraviglia *scuoricina*

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