Recensioni per
The End Is the Beginning Is the End
di bluemary

Questa storia ha ottenuto 22 recensioni.
Positive : 22
Neutre o critiche: 0


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Recensore Junior
06/10/16, ore 19:05

Oddio ma amo tantissimo come hai scandito i tempi qui **
Davvero geniale e rende benissimo. Lo stile corsivo focalizza l'attenzione sulle pause di controllo dell'ora e il conteggio ritma un sacco la lettura.
Sembra di vedere dei frame, dei brevi flash in cui si vedono come diapositive i movimenti dei soggetti, quasi fossero una sequenza di foto in cui, ogni tanto, si intrufola una diapositiva con la foto di un orologio. Devo essere onesta qui lo stile mi richiama molto di più la novel che il film, per quanto si veda che l'Adrian che tratti è quello del movieverse u.u

Recensore Master
05/11/13, ore 10:47

Attenzione, possibili spoiler sulla conclusione delle storia: lettori avvisati, mezzi salvati.

Questa storia mi è piaciuta tantissimo per come sei riuscita a esplorare il subconscio di Adrian, senza cadere nella trappola dei sensi di colpa o del rimorso. Il tuo Adrian è sempre pienamente lucido e consapevole, ma mai pentito. Trovo molto innovativo il significato che hai attribuito agli incubi di Adrian, collegandoli alla metafora de I Racconti Del Vascello Nero: nel film Adrian afferma di essersi costretto a guardare tutte le sue “vittime”, a soffrire con loro, l’idea che abbia edificato nel suo subconscio un luogo in cui rivederle ogni notte è azzeccatissima.
Per quanto riguarda il tipo di buona azione che Adrian compie, all’inizio ero un po’ combattuta. Considerato il personaggio e il suo incredibile intelletto, mi aspettavo qualcosa di molto più… complesso o arzigogolato, che alla fine mi facesse sbarrare gli occhi per la sorpresa ed emettere un “ooooh” di ammirazione. Invece la buona azione di cui Adrian si rende artefice è alquanto banale (termine che non deve essere inteso in senso negativo, adesso ci arrivo e mi spiego meglio) per un uomo geniale come lui. Rileggendo la storia e riflettendoci bene, invece, mi sono resa conto che era una scelta azzeccata, forse la più azzeccata per questo personaggio. Proprio il fatto che la buona azione di Adrian non sia arzigogolata come il lettore si aspettava costituisce già di per sé una sorpresa. In più questa buona azione così semplice e “banale” si contrappone al machiavellico piano di Adrian, creando un bel contrasto: un uomo capace di tessere un trama tanto intricata è anche capace del più lineare dei gesti.
Mi è piaciuta tantissimo anche la motivazione che spinge Adrian a prendersi cura della madre di Lysa. Nessun rimorso o senso di colpa, non sarebbe stato per niente coerente con il suo personaggio, solo il rammarico per una morte non necessaria: “una perdita spiacevole, proprio perché superflua”.
Di Eddie, la mia scena preferita è l’ultima in cui appare (fermo restando che è perfetto fin dalla prima): “Alla fine, anche il sigaro scomparve e rimase solo quel sorriso bianco privo di contorni”. Mi ha fatto pensare allo Stregatto di Alice Nel Paese Delle Meraviglie e al suo sorriso a mezzaluna che scompare sempre per ultimo. Non so se sia un riferimento voluto o inconscio, ma in ogni caso lo trovo azzeccatissimo per il personaggio.
Margaret è il mio OC preferito di questa storia, credo che tu abbia fatto un ottimo lavoro di caratterizzazione su di lei. Come anziana affetta da Alzheimer è credibilissima, oltre che adorabile e simpaticissima. Philips e Lysa (non è proprio un OC, ma quasi), purtroppo, rimangono sullo sfondo rispetto agli altri, ma anche loro sono dei personaggi tridimensionali: si vede che non sono stati stipati a forza nella storia, che sono ben calati nei loro ruoli.
Stile fluido e scorrevole. Ottima gestione del punto di vista e della voce narrante. Dialoghi funzionali e caratterizzanti. Lessico pertinente, che si adatta di volta in volta ai personaggi. Uno sviluppo ineccepibile della storia: nonostante i continui salti temporali e le incursioni nel subconscio di Adrian, il districamento della matassa non si inceppa mai, prosegue fino al raggiungimento del bandolo con una linearità che è solo apparente, vista la complessa architettura della storia.
Ancora complimenti.

Recensore Junior
29/10/13, ore 21:33

Buonasera :) 
Dopo una traumatica giornata all'università, tra pioggia e corse disperate per prendere il treno, eccomi a recensire un'altra tua storia, questa volta in un contesto completamente diverso; di solito non leggo ff diverse dal canon Bulma/Vegeta ma siccome stiamo parlando di te, non ho resistito alla curiosità e l'ho dovuta leggere XD
Inizio col dire che non ho avuto modo di leggere il fumetto, ma ho visto il film e mi è piaciuto parecchio ( Rorschach è in assoluto il mio preferito <3 ) ; una delle scene che ho visto almeno cinquanta volte è proprio quella dell'ascensore.
Accidenti a te e alla tua bravura! :) anch'io, come Adrian, mi sono ritrovata ad essere impaziente e non vedevo l'ora che l'ascensore si aprisse. 
L'uomo più intelligente del mondo vuole disfarsi di tutti quegli affaristi che, dietro ai loro gesti cordiali e ai loro vestiti eleganti, non c'è nient'altro che ipocrisia e per farlo è disposto anche a "danneggiare" due delle sue dipendenti, considerate soltanto come utili pedine o scudi umani.
Se devo essere sincera, Adrian non è uno dei miei preferiti, forse perché è stato il personaggio più difficile da inquadrare, soprattutto
se si considera che cos'è successo nel film, ma tu, in questo caso, sei riuscita a farmelo piacere.
La canzone poi è perfetta! :) Complimenti ancora, quando avrò un pochino di tempo magari leggerò qualcos'altro di tuo su Watchmen...
Alla prossima!
(Recensione modificata il 29/10/2013 - 09:53 pm)

Recensore Master
28/10/13, ore 21:07

Oooh! Adoro quella canzone!
*_*
Bellissimo spezzone, efficacissimo e davvero dinamico nonostante la staticità dei personaggi e degli avvenimenti prima dell'apertura dell'ascensore.
Lo scandire del tempo mi è piaciuto da impazzire! Fa un effettone incredibile.
Sei sempre bravissima! *_*
Complimenti!