Meno male che stasera ti è passato per la mente di scrivermi.
Meno male che hai deciso di pubblicarla.
Meno male che ho gli occhi per leggere cotanta meraviglia.
La felicità da descrivere è strana, perchè la lingua italiana è strana, e sembra che il pathos che hanno le lettere per descrivere il dolore e la perdita, non ce l'abbiano la per parlare della felicità.
C'è della felicità qui, fra Innocent e Calvin che pensano ad una casa, dei cani, una vita. Un futuro, anche se è difficile, e il mondo fa schifo, e le coppie si sfasciano, e l'omofobia uccide ogni giorno.
Innocent e Calvin non hanno segreti, anche se hanno silenzi. E credo che questa cosa dei silenzi sia meravigliosa, perchè amare qualcuno non sempre significa condividere tutto, a volte vuol dire capirsi e capire cosa non dire, e non chiedere.
E questo è drammatico, ma drammatico in senso bello, nel senso di potente, di intenso, qualcosa che resta.
Drammatico perchè la quotidianità è piena di bellezza e di sfumature, è piena di piccoli intoppi e piccoli dolori. Barcollanti intese e frustrate tenerezze. Ci sono amici che tatuano, significati scritti con la china, croci, lettere mai spedite e mai lette ma sempre scritte con la sincerità del senno di poi...
C'è tutto in questa storia, e io l'ho amata dalla prima all'ultima parola, e sono commosso di essere stato citato nei ringraziamenti, perchè davvero, qui, hai fatto tutto tu, e con quale bellezza l'hai fatto <3 |