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di slanif

Questa storia ha ottenuto 3 recensioni.
Positive : 3
Neutre o critiche: 0


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Nuovo recensore
13/06/14, ore 17:01
Cap. 1:

Devo dire che sei stata capace di stupirmi: ero convinta che anche se sin dall'inizio la storia era complicata, alla fine la faccenda si sarebbe sistemata, e invece no!! Mi è piaciuta davvero tanto nonostante mi abbia quasi fatto venire le lacrime (non prendermi per pazza, mi vengono molto facilmente per qualunque cosa legga/veda).
Genzo mi ha fatto una pena incredibile in questa storia mentre devo dire che Karl, per la prima volta, mi ha fatto abbastanza salire i nervi o.O un saluto ! :)

Recensore Veterano
01/11/13, ore 21:35
Cap. 1:

Ciao Slanif!
Come vedi sto continuando a recensirti.
Povero Genzo!
Non è un bel ritorno a casa, ma piuttosto una rimpatriata di vecchi amici.
Ho sempre pensato che una famiglia ti desse tutto il calore di cui hai bisogno e che almeno si interessasse alla tua vita privata, ma purtroppo non è cosi visto che ti trattano come un ospite.
Una casa è il posto dove ti senti al sicuro, apprezzato per quello che sei e soprattutto circondato da persone che ti vogliono bene e che te lo dimostrano. br />
Come la Germania dove c'è anche il bel kaiser.
Complimenti sei riuscita a parlare della famiglia Wakabayashi senza cadere nel banale.
Spero che prima o poi Genzo trovi il coraggio di dire agli amici chi è il suo ragazzo.
Karl si merita un compagno che non si vergogni di lui.
Continua cosi.
Alla prossima.
(Recensione modificata il 01/11/2013 - 09:38 pm)
(Recensione modificata il 01/11/2013 - 10:18 pm)

Recensore Master
30/10/13, ore 19:40
Cap. 1:

Davvero bella questa storia.
I pensieri di Genzo sono gli stessi che farei io se fossi al suo posto,e se avessi vissuto tutto quello che ha passato lui.
"Cosa c'è in Giappone per me?Un bel niente.La Germania è la mia casa ora.E' lì che ci sono tutti i miei amici;la mia vita;la squadra in cui gioco e,soprattutto,l'amore della mia vita."
Tutte parole giustissime.Cos'ha in Giappone?Proprio niente."Una casa dove mi sento un estraneo",perfetta questa definizione.La sua famiglia gli vuole bene certo,però,nessuno si degna di abbracciarlo o di chiedergli particolari sulla sua vita privata,a cena si son parlati pochissimo,l'hanno trattato come se fosse un ospite invece che uno di loro,ed erano mesi che non si vedevano.In Germania invece,lo abbracciano e si preoccupano per lui sempre,anche se manca dagli allenamenti solo per pochi giorni.Però,Dio benedica i suoi tre fratelli per aver imposto ai genitori di chiamarlo Genzo,il nome Shinichi francamente mi fa orrore.Anch'io li ringrazierò per sempre per questo.
Bella questa battuta"per essere biondo è biondo ma,ti assicuro che tra le sue gambe,non c'è niente che non ci sia tra le mie".
In Patria ha solo vecchi ricordi di quand'era bambino,niente più.Il presente e,soprattutto,il futuro,sono in Germania accanto a Karl.Ormai,persino il suo giapponese ha acquisito l'accento tedesco....