Recensioni per
Trompe-L'œil
di Desperate Housewriter

Questa storia ha ottenuto 4 recensioni.
Positive : 4
Neutre o critiche: 0


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Nuovo recensore
10/08/14, ore 22:23

(Segnalazione indirizzata all'amministrazione per l'inserimento della storia tra le scelte)
RECENSIONE A TROMPE-L’OEIL DI DESPERATE HOUSEWRITER
Non recensisco mai nessun racconto. Forse dovrei farlo, ma non trovo mai nulla da dire. Di solito non sono attratta dalla trama, oppure quello che penso è già scritto in altre recensioni. Questo non è il caso.
Sento il bisogno di segnalarla all’amministrazione.
Sai quando leggi un libro e vorresti obbligare la lettura a qualsiasi persona che trovi per strada? Non so, sarò io pazza ma questa è la mia sensazione.
Ora, cercherò di esporne il motivo.
Intanto, abitualmente al computer non leggo testi così lunghi tutti ad un colpo. Qui, però, ero costretta; non riuscivo a smettere.
Partiamo dall’inizio, le parole che usi sono così dolci che riesco a personificarmi facilmente in quella bambina di sei anni. E pian piano sento che i miei occhi si chiudono, grazie alla voce di mia madre, che come hai detto tu è meglio di una ninna nanna. Sembra una favola.
Poi tutto si rompe. Si scopre che la madre ha un segreto e così ne sono rimasta travolta. Bluette non si vede allo specchio. Sembra qualcosa di tanto sciocco, eppure…
Quando poi di soppiatto torni indietro con gli anni a parlare della strega e della sua maledizione sono rimasta a bocca aperta. Lì hai dato prova della tua abilità nel caratterizzare i personaggi. Ognuno ha un carattere ben delineato. Sei riuscita a dare molta ironia alla strega Roridula e questo mi è piaciuto molto. In più, ha dato un tocco e un andamento diverso alla storia.
Ma la scelta più azzeccata è stata il francese, che ha dato una perfetta ambientazione al racconto. Maudite votre belle progeniture, non smetterò mai di ripeterlo.
La fine, invece, l’ha reso originale e diverso. Bluette in realtà si vedeva allo specchio, ma era talmente convinta di non poterlo fare che non riesce. Questo vuol dire che a volte ciò che pensiamo è più forte di ciò che vediamo. Così si scopre il motivo del titolo, che adoro.
Il risultato che hai ottenuto al contest a cui hai partecipato è più che meritato. Questo racconto si distingue per la sua qualità.
Gli errori grammaticali sono solo di svista, lo stile è scorrevole e originale, la trama è curiosa e interessante, riflessiva e appassionante, qualsiasi personaggio è curato (perfino il padre di Bluette, Chretièn, che viene nominato solo una volta, riesce a dare l’impressione di una persona suscettibile e chiusa).
Spero di non aver fatto un macello nell’esporre i miei pensieri!
Saluti,
Jaws.
(Recensione modificata il 10/08/2014 - 10:45 pm)

Recensore Master
29/12/13, ore 17:48

Mi hai lasciato con un'emozione fortissima nel cuore, mi hai commosso con la tua storia.
Forse è un pò scontato ma la mia simpatia va a Bluette, il suo essere bambina il suo essere ingenua il suo bè essere in crescita è qualcosa che mi ricorda tanto una bambina vera, non una di quelle che dovrebbero esserlo ma poi nel momento in cui l'autrice ne parla se n'è dimentica e la fa muovere come un adulto, nonostante non lo sia. Le streghe sono state descritte molto bene, me le vedo mentre parlano, chiacchierano tra di loro.
Sei stata molto dettagliata e brava.
Il tuo arrivo nel contest è stato più che meritato.

Recensore Master
23/12/13, ore 14:47

Recensione/valutazione valida per il contest "La ragazza e...la maledizione" indetto sul forum di EFP

Grammatica e ortografia: 10/10
Nulla da segnalare, o almeno non al punto da essere notate alla lettura per la loro gravità, posso segnalare nella parte finale la sequenza di “svegliati”, scritti in maiuscolo (sarebbe preferibile evitare quest’uso in un testo che ambisce ad avere dignità letteraria), in un caso poi manca la i (è riportata la lezione “SVEGLATI”), oppure il secondo nome della strega che da “Sesamus” diventa “Seamus” (fa un certo effetto alla lettura vedere il nome di una pianta trasformarsi in un nome di persona gaelico irlandese…) o un “infondo” che scritto così sembra la prima persona singolare del presente indicativo del verbo infondere, sarebbe stato meglio scrivere le parole come “in fondo”
Stile: 10/10
Niente affatto malvagio, mi è parso molto ben inserito il momento del flashback che permette di chiarire l’antefatto che ha portato alla situazione incresciosa della protagonista (come anche l’uso del francese nella partita a scarabeo, ha dato un aiuto all’ambientazione), permette di capire come si sono svolti i fatti prima che il corso del tempo ne provocasse una corruttela del messaggio.
Anche il lessico mi sembra ben scelto, ho solo un dubbio al riguardo, la protagonista usa il verbo “pitturare” per descrivere la sua attività preferita, credo che tale verbo sia più adatto se si tratta di muri e/o pareti, se invece si riferisce ad attività artistiche sarebbe meglio usare “dipingere”. Originalità: 9/10
Il tema di come un (o in questo caso una) discendente debba affrontare le colpe (vere o presunte) compiute dai/dalle ascendenti non è una novità, in questo caso però devo dire che sono rimasto piacevolmente sorpreso dalla modalità in cui è avvenuta, non in qualche oscuro antro o in una tenebrosa foresta, ma in ambito che almeno apparentemente è più sereno (in realtà non è del tutto così, ma parlo di apparenza a prima vista), nel corso di una serata tra amiche (o pseudo-tali)
Gradimento personale: 9/10
Tra i vari momenti della storia mi è piaciuta molto la scena del gioco da tavolo, tra persone dove l’amicizia è piuttosto formale (per non dire inesistente), c’è un detto legato al mondo del poker che dice “Se dopo mezz’ora che stai giocando non hai capito chi è il pollo vuol dire che il pollo sei tu”, in questo caso si potrebbe adattare alla situazione, ma non tanto relativo al gioco, quanto alla persona che si trova nella spiacevole sensazione ove si ride di lei, non con lei.
Devo dire che in un primo momento mi è parso piuttosto strano che la famiglia della protagonista nel trasferirsi in Canada abbia evitato di stabilirsi nella provincia francofona (ove forse avrebbero avuto meno difficoltà d’inserimento grazie alla comunanza linguistica) preferendo invece la costa atlantica, ma avranno avuto i loro buoni motivi.
Credo però di non aver capito bene il ruolo di Coffie, a parte il suo ruolo di “Edipo” nella vicenda e se c’entra qualcosa quel Gary che lei conosce alla festa, anche di Samson non so dire quanto sia stato sincero il suo interessamento, dato che all’inizio sembra eterodiretto.
Caratterizzazione dei personaggi: 3/5
Della protagonista si può dire che è come sospesa, da una parte sembra coraggiosa (a volte anche sfrontata, al punto che vuole battere sul tempo la strega o chi altro le ha rovinato infanzia e adolescenza), ma altre volte si evince che è solo un aspetto del suo carattere, che mostra come in realtà portare quella scomoda eredità le pesi eccome (in un certo senso, la maledizione ha colto nel segno, voleva punire l’ostentazione della vanità, ebbene la protagonista è vanitosa)..
Bisognerebbe parlare anche dei personaggi dell’antefatto, Roridula fa tenerezza nella sua volontà di integrarsi (ma purtroppo quando uno si dimentica di essere “diverso”, glielo ricordano gli altri) in un mondo che non le appartiene, mi dà l’idea di un personaggio a metà, divisa tra due discriminazioni diverse (sia da parte della comunità magica che da quella delle persone “normali” o cosiddette tali) ma non per questo meno pesanti da affrontare, penso davvero che si sia divertita a vedere quell’altera persona scongiurarla, la vendetta si sa va gustata fredda.
Attinenza al tema: 5/5
C’è eccome soprattutto per aver sviluppato un aspetto del bando che sinceramente credevo non sarebbe stato trattato, ovvero quello che la maledizione gettata sulla protagonista poteva essere una fola o quanto meno un caso di autosuggestione.
Totale: 46/50

Recensore Veterano
06/11/13, ore 15:36

Ciao! Come promesso eccomi qui!
Dunque: ho scritto una recensione già ieri ma ho usato il fisso invece del mio portatile, dove entro automaticamente nel mio account. Al momento di mettere on line il mio commento il log in è scaduto e... Tanti saluti alla recensione! Temo che quello che andrò a scrivere ora sarà meno "soddisfacente" di ciò che è andato perduto anche perchè ho poco tempo. Ma se non commento ora non so quando potrò. Ti dico sin da ora che il mio parere su questa storia è molto positivo e spero avrò altro occasioni per dilungarmi nel dirti quanto trovo che tu stai scrivendo sempre meglio.
Dico prima quello che ho apprezzato meno così possiamo passare in fretta ad altro :)
Ci sono delle frasi decisamente lunghe che secondo me avrebbero reso meglio con qualche punto fermo nel mezzo; ci sono dei punti in cui il discorso risulta meno scorrevole e qualche (pochissime) disattenzione (per esempio "A Bluette le era stata trasmessa una maledizione" sarebbe stata "A Bluette era stata trasmessa una maledizione" senza quel "le" che è un po' in più).
Ora parliamo dei lati positivi: tanti, tantissimi lati positivi!
Lo stile: l'ho visto crescere ed affinarsi nell'altra tua storia ma qui raggiungi delle vette ancora nuove. Sei scorrevole, usi al meglio i sinonimi, non diventi prolissa, non sei mai noiosa.
Le scelte: tutte azzeccate. Scegliere il francese invece dell'inglese (ormai sovrano anche qui nel sito italiano) è stata una decisione che ha conferito fascino (ed eleganza oserei dire) al testo.
I personaggi: molto ben delineati. Ho amato soprattutto le parti dove vediamo Roridula: mi piace che venga detto con tutta la naturalezza del mondo che viene da una famiglia di streghe, come se si raccontasse che viene dalla campagna.
Sarò banale ma il personaggio che mi ha dato sui nervi è Capucine Mon Sucre (nonostante il nome che è tutto un programma): la classica antagonista; ma più di lei mi hanno infastidito le sue "braccia destre": loro sono il perfetto stereotipo delle persone priva di personalità che devono accodarsi a qualcuno; Capucine almeno rimane coerente fino alla fine (e dimostra anche che al di fuori del "suo elemento" è capacissima di gettarsi a terra, piangere e pregare).
La trama: originale è dir poco. Coinvolgente senza dubbio. Già dal primo paragrafo sono arrivata a chiedermi cosa avrei provato se non avessi mai potuto vedere il mio aspetto: tale è la misura di quanto la storia mi abbia assorbita. Ingegnosissima l'idea della maledizione durante la partita di scarabeo. E inaspettato il finale.
Sarò sincera, non credevo che avrei avuto vere e proprie sorpese, invece mi sbagliavo. Credevo che avrei letto della protagonista che le prova tutte per sfuggire alla maledizione, che ci riesce oppure soccombe. Questo invece è un finale che ho avuto bisogno di leggere più di una volta. E hai proprio ragione: non è esatto affermare che è la fine. Vorrei parlarne di più ma il tempo stringe. D:
Ti saluto facendoti i miei complimenti e ripetendoti ancora che trovo che il tuo stile stia crescendo e diventando sempre migliore.
Ciao, baci!:)