Hey, scrivi davvero molto bene! Davvero, ho anche letto la trama di tutte le tue altre storie e devo dire che sei una scrittrice a tutti gli effetti. Ho notato che hai la passione per la poesia, perché molte delle tue storie sono appunto poesie, farò un salto anche lì. Un bacio
:)

L'idea era buona, peccato per il contenuto un po' scarso...insomma, dei personaggi sappiamo ben poco...
Se magari l'avessi scritta aggiungendo un po' di particolari sarebbe venuta una cosa anche molto bella :)

Sinceramente, non riesco a trovare un punto a favore nel racconto che la renda in un certo senso diversa e apprezzabile.
Non ci sono errori dal punto di vista grammaticale (oltre a non mettere le virgolette nei dialoghi, ma è possibile che tu l'abbia fatto di proposito per rendere la lettura immediata e scorrevole) ma nella storia ci sono poche descrizioni. Vengono narrati solo i fatti, ma non c'è nessun sentimento, nessuna descrizione. E proprio per questo non mette paura allo stesso modo di un racconto del genere in cui ti sei cimentata.
La trama non ha nulla di particolare, ci sono molte storie di bambine scomparse perchè costrette o "ipnotizzate" da qualcuno. Forse avresti potuto approfondire più la parentesi delle marionette, dato che era l'unico elemento che ti differenziava.
Nella speranza di non essere stata troppo brusca,
Cold Stop.
(Recensione modificata il 14/04/2014 - 03:42 pm)

Complimenti per l’originalità prima di tutto. Veramente inquietante come mini-racconto, e l’ho trovato anche ben scritto. La suspense “si taglia con un coltello” non è per niente scontato e questo mi ha fatta impazzire. La bambina fa davvero impressione, forse avrei alzato un po’ la sua età, tre anni la vedo troppo piccola per poter articolare il discorso che hai scritto con la mamma. Questo però è un appunto che ti faccio puramente a gusto personale perché comunque la storia funziona, molto bene aggiungerei. Sicuramente l’immagine che mi ha colpita di più è stata questa: “Non uscì di casa; la madre, una mattina, non la trovò più. Al suo posto, nel lettino, un'inquietante marionetta: due biglie nere la fissavano.” Le biglie nere al posto degli occhi danno proprio quel tocco macabro che ci vuole. Questo testo potrebbe anche essere un ottimo prologo, l’idea come ti ripeto è eccellente. Anche il modo in cui hai strutturato i dialoghi mi ha colpita, un mix tra discorso diretto e indiretto, da alla storia un tocco ancora più particolare.

Baci Baci
Jogio