"Sento ma non ascolto, vedo ma non osservo." frase a mio parere bellissima.
Nel dialogo del medico al posto di "capisco che per voi è difficile lasciarla proprio adesso" io metterei "capisco che per voi sia difficile lasciarla proprio adesso" perché il verbo capire ha due sfumature di significato a seconda del tempo verbale. Capire, comprendere, con l'indicativo 'rendersi conto, esempio: non vuole capire che io non sono un suo dipendente; con il congiuntivo 'trovare naturale' esempio: capisco che tu voglia andartene.
"Ricordo una data, un mercoledì qualunque, nessuna festività o evento che mi importi; ricordo di essere andata a scuola normalmente e aver cercato di eccellere più degli altri davanti agli occhi dei professori; ricordo di essere andata a casa, di aver pranzato, di aver svolto qualche rapida faccenda domestica che mi consentisse di avere l’approvazione di mia madre per uscire quella sera stessa; ricordo di essere andata con la mia comitiva nell’appartamento di una mia amica, di essermi divertita come al solito. Continuo a pensare, non curante dell’espressione perplessa dell’uomo fino a quando non constato che non trovo nessun altro ricordo oltre ad essere uscita da quell’edificio. Impreco sottovoce, il medico mi sente comunque."
In questo pezzo c'è un errore di battitura: sottovece al posto di sottovoce. Ho apprezzato particolarmente l'anafora del "ricordo" poi spezzata dal "continuo a pensare". Sì, la trovo azzeccata. Mi sono vista la protagonista davanti ai miei occhi, le sue espressioni, tutto.
"se non fosse per qualche legge della fisica" mi piace molto. Suona davvero molto meglio di "per una fortunata coincidenza".
Non so cosa dire, davvero. Questa volta hai dipinto. Sono davvero stupita, questa storia è di un livello più alto rispetto alle altre, c'è una differenza tangibile. Se prima dipingevi a pastelli, adesso sei passata agli acquarelli. (scusami per queste metafore artistiche, ma ho disegnato molto stamattina). E' come se in un ritratto a matita per la prima volta avessi usato le sfumature. (la smetto, scusa).
Questa volta c'era equilibrio.
Attraverso le parole sei riuscita a comunicare tutte le emozioni della protagonista.
Il nome del ragazzo mi è piaciuto molto, Gabriele, mi piacciono molto i nomi che finiscono in -ele.
Mi piace pure il titolo: "eye contact".
Adesso mi sono ricordata cosa dovevo dire, grazie per averla dedicata a me, non sai che piacere mi ha fatto. Mi è saltato il cuore.
Scusa per il disordine, ma mettere i pensieri in ordine non è mai stato il mio forte.
Tomboy |