Recensioni per
Ritratti al chiaro di luna
di Marge

Questa storia ha ottenuto 3 recensioni.
Positive : 3
Neutre o critiche: 0


Devi essere loggato per recensire.
Registrati o fai il login.
Recensore Junior
16/12/13, ore 12:53

[Recensione premio – contest Nelle botti piccole c’è il vino buono]

Tre Ritratti al chiaro di luna, in cui ogni personaggio si dipinge e aggiunge qualche pennellata alle altre due tele: originale la scelta di concatenare questi flussi di coscienza (quello del gatto, poi!).
Molto bello l’elemento ciclico ricorrente della luna, che collega l’incipit e la conclusione.
Interessante l’introspezione dei personaggi, che con apparente leggerezza tocca temi profondi e dalle sfumature drammatiche; in particolare ho apprezzato come emerge Lui.
Solo una cosa non mi è chiara… Il ‘balcone’ non mi sembra conciliabile con i movimenti della gatta all’inizio, soprattutto quando saltella dietro alla mosca, magari è solo una mia impressione ma mi immaginavo un giardino, con degli alberi.
Qualche appunto di forma e lingua.
Qui sono sicuro ve ne siano di alcune così gigantesche che io non potrei neanche riconoscere che siano esseri viventi - potrebbero sorprendermi al primo movimento come se vedessi saltellare un albero o spostarsi una montagna; ma ve ne sono anche > la frase sottolineata mi pare vagamente contorta e personalmente avrei messo un altro trattino (trattino che dovrebbe essere lungo) al posto del punto e virgola, perché altrimenti non si capisce bene se l’inciso è ancora aperto oppure no.
In questo elenco d’un fiore che cresce sul davanzale, di una macchia sul muro di fronte a forma di baobab, sul cappellino della vecchia signora che mi abita sotto, un’orrenda scodella verde acido > sarebbe meglio non cambiare la preposizione reggente, io manterrei il ‘di’(+eventuale articolo).
Sta per piovere, il cielo è greve di nuvole; le luci della città le illuminano di un sinistro bagliore giallastro > la frase continua… personalmente eviterei il punto e virgola, perché segnala una pausa ‘pesante’ in contrasto con il naturale proseguimento del periodo.
Refuso: in un apposito contenitori > contenitore. Generalmente la ‘d eufonica’ si utilizza quando le vocali sono uguali.
Un’analisi triste, ma realistica e coinvolgente di questi spaccati di vita. Mi ha inquietato un po’ il personaggio di Lui, forse perché ho paura di assomigliargli, chissà… Comunque bella storia!
frav
(Recensione modificata il 16/12/2013 - 12:54 pm)

Recensore Junior
14/11/13, ore 00:33

Devo dire che ho apprezzato molto le tue scelte lessicali per il primo paragrafo: secondo me permettono di immergersi completamente in un punto di vista "semplice" e così diverso come può essere quello di un gatto. Mi è piaciuta in particolare la parte dedicata ai suoni e all'importanza eccessiva data ai discorsi, davvero commovente.
Il tuo protagonista... be', a me a ricordato tantissimo Bukowski, poi ho letto da dove hai preso la citazione e tutto ha avuto un senso. Come paragrafo è un bell'interludio lento fra le due scene di "movimento". Ecco, mi è piaciuto come la gatta e la donna, due personaggi che, comunque, accettavano una propria evoluzione avessero scene di movimento, mentre per lui tutto sembrava relegato all'immobilità della posizione supina, secondo me calcavano bene sui concetti e aiutavano a sottolineare gli stati d'animo.
Mi spiace per la recensione poco organica, ma volevo solo dirti che ho letto veramente con interesse questa breve storia e l'ho inserita fra i preferiti.

Nuovo recensore
09/11/13, ore 14:45

Hai proprio ragione, sarà una bella sfida.
Io personalmente mi sono immedesimata un sacco nella donna. Diamine, i tipi come Lui (davvero ottima l'idea di non dargli un nome) non li sopporto!
Ammetto di essere rimasta sorpresa dal punto di vista del gatto - o meglio, della gatta. Hai fatto proprio bene a non metterle in bocca - se mi passi l'espressione - parole che descrivono elementi "artificiali".
In definitiva, è una storia con un ottimo stile curato che non manca però di contenuto. Ben fatto! :)