Recensioni per
Your heart in me
di dilpa93

Questa storia ha ottenuto 60 recensioni.
Positive : 60
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
25/11/13, ore 12:32
Cap. 1:

(Segnalazione indirizzata all'amministrazione per l'inserimento della storia tra le scelte)
Questo capitolo, splendido, è la giusta conclusione di una storia bellissima.
Come autrice, non sei nuova a trattare argomenti difficili e spinosi e lo fai sempre con delicatezza, con attenzione e con una forte spinta di speranza a concludere la storia. Anche questa volta è stato così. In questa storia sei riuscita ad accentuare una caratteristica della tua scrittura fluente che amo molto. Ti soffermi a descrivere piccoli gesti insignificanti, agli occhi dei più, ma che definiscono in maniera realistica le emozioni e i sentimenti dei personaggi. Utilizzi l'espediente di raccontarci piccoli rumori, sensazioni, fruscii, sfarfalli di luce, piccoli dettagli che caratterizzano lo scenario in cui si svolge la scena che stai descrivendo, dando realismo al tutto: la sensazione del lettore è quella di trovarsì lì nella scena come protagonista silenzioso e invisibile. Integri nel racconto, cose che avvengono in un luogo diverso da quello in cui è incentrato il racconto per delineare al meglio il contesto in cui si manifesta la storia.
Le tue parole sono sempre scelte ad arte e ponderate con una evidente cura e attenzione.
E i protagonisti della tua storia sono assolutamente coerenti con i personaggi della serie, nonostante tu faccia vivere loro situazioni assolutamente atipiche, strane, diverse, spesso traumatiche.
Ma non è tutto. Gli indiscussi protagonisti della storia sono Castle e Beckett, contornati da coprotagonisti altrettanto ben delineati e IC eppure la sensazione che si ha leggendo questa storia è tutta un'altra. I veri protagonisti sono i sentimenti, le emozioni, le commozioni e le affezioni dei nostri beniamini, che diventano indiscusso fulcro di tutto il tessuto narrativo.
La speranza e la dolcezza, a conclusione del racconto, rendono questa storia tragica una storia piena di belle sensazioni e di emozioni, tanto che quasi ti dimentichi la crudeltà degli eventi che hanno dato la vita ad una persona dando la morte ad un'altra.
In conclusione, la forza della scrittura dell'autrice, evidentemente profonda conoscitrice dell'animo umano, è quella di riuscire ad arrivare dritta nel cuore di chi legge.
E non c'è elemento più importante che io cerchi nelle mie letture.

Recensore Master
14/11/13, ore 22:29
Cap. 1:

Woooo io pensavo di aver commentato i tuoi capitoli, invece nel ricontrollare ho scoperto, non solo di non aver recensito, ma anche di non aver aggiunto la tua storia a quelle seguite...SACRILEGIOOOOOOOOOOOOOO

Comunque ora torniamo serie e commentiamo finalmente questi tre capitoli!!!

Questo primo capitolo è veramente stupendo!!!
Ovviamente tu scrivi sempre benissimo e descrivi in modo eccezionale le ambientazioni e gli stati d'animo dei vari personaggi.
Ed in questo caso ci presenti una Kate più giovane, malata ed abbandonata da tutti che cerca d'andare avanti.
Tratti un argomento veramente difficile, su cui non si deve scherzare e tu riesci a farlo in maniera esemplare!!!!
E di chi sarà mai quel heart in me presente nel titolo?? Sono molto curiosa!!!
A tra poco con la recensione degli altri capitoli =D
Sere

Recensore Master
08/11/13, ore 15:06
Cap. 1:

Wow, Dile, splendido capitolo. Scritto bene, come al solito per le tue storie. Introduci una tematica non certo semplice e ci presenti una Kate Beckett di qualche anno fa, una donna che indossa una maschera di ferro che la fa apparire forte, ma che in realtà nasconde un cuore fragile, nel senso fisico e metaforico del termine. Abbandonata persino dal padre, che si è rifugiato nell'alcol, si ritrova da sola ad affrontare una malattia tosta che prevede solo il trapianto come soluzione. Di chi sarà quell' heart in me che citi nel titolo?
Hai catturato tutta la mia attenzione, tanto che ti metto nelle seguite.
Al prossimo capitolo!
Deb

Recensore Master
08/11/13, ore 07:02
Cap. 1:

Eccoci qui... tempismo perfetto, direi ;-)
Ci presenti una Kate Beckett di qualche anno fa, malata, sola e che è finita ad essere una persona che in  realtà non è a furia di fingersi forte. Aveva finto così a lungo di essere chi non era, che aveva finito per trasformarsi in quella persona. E invece Kate è fragile e non può neanche rifugiarsi troppo nel suo lavoro, un carico eccessivo di stress le potrebbe essere fatale. Deve aspettare un trapianto come sta facendo da sei lunghi anni.
Ancora una volta un tema sociale importante. Una grave cardiopatia a fare da sfondo. e le tue parole descrivono con semplicità e precisione allo stesso modo ambienti e stati d'animo. Interessante inizio, davvero. Sono contenta che sia una long.
Al prossimo
Monica

Recensore Veterano
07/11/13, ore 22:14
Cap. 1:

Descrivi così bene le ambientazioni che sembra di essere lì e altrettanto perfettamente gli stati d'animo, tanto da farmi immedesimare nel personaggio. In questo caso Kate, con il segreto che si porta dietro da anni che ora è diventato consapevolezza di non poter più rimandare, deve cambiare abitudini di vita se vuole averne ancora una. Ho apprezzato anche come hai approfondito il personaggio del medico, con la storia della sua famiglia, in poche righe lo hai ben delineato.
Questa situazione di Beckett mi incuriosisce parecchio, adesso sarà costretta a rivelare tutto o troverà un'altra giustificazione al fatto che dovrà lavorare di meno? Mi è anche venuta in mente una cosa... oddio... vedremo...
Direi che l'esperimento è ben riuscito ;)
Al prossimo!!

Recensore Master
07/11/13, ore 22:04
Cap. 1:

Bella, mi piace l'inizio *-*
E non ti ho detto che l'idea di scrivere frasi di poeti, scrittori nell'incipit è originale! :)
Dunque torniamo all'inizio della storia del telefilm, con una Kate Beckett presa dal suo lavoro, forse troppo, da non presentarsi quel giorno al distretto... e c'è Castle pronto col brico del caffé *-* rubato poi da Espo hahaha
Strana la situazione di Kate, però mi intriga.
Ma dai, quali danni!
Alla prossima *-*
D.

Recensore Master
07/11/13, ore 21:34
Cap. 1:

Partenza, via... ma pronti no... proprio no.
Etta, eccoci qui... Kate in ospedale, malata di cuore... che inizio dolcissimo!
Smetto di scherzare e passo ad essere seria, perchè è la situazione della nostra Beckett che lo richiede.
Resto sempre affascinata dalle descrizioni che fai degli ambienti.
il silenzio attorno ai pensieri di Kate in sala d'attesa, un silenzio che prende vita appena la voce dell'infermiera pronuncia il suo nome. Perfino il refrigeratore del distributore delle bevande.
Poi entriamo (dico entriamo perchè dalle tue parole, sono lì con lei) nello studio del medico, il dottor Bolkowitz, un uomo che conosciamo subito. Come le fotografie che tiene sparse per lo studio, ci presenti la sua vita in pochi scatti. I suoi figli, le sue speranze, i disegni del ciclone di casa, che disegna sempre il sole, come se non sentisse la mancanza della sua mamma, come invece succede a lei a distanza di anni.
E poi la notizia. Capiamo il motivo del suo formicolio all'orecchio, il motivo del suo malore e, soprattutto il fatto che è malata da tempo, ma ha sempre finto di nulla.

Ci racconti poi di quell'intervento mancato, della lista d'attesa per il trapianto e del dottore che cerca di convincerla a proteggere la sua vita.

In tutto questo, nessuno sa niente... ancora. Anni prima era sola, non ha parlato nemmeno con gli amici al distretto, ma desso ha una possibilità in più... Castle è nella sua vita!
(Questo mi fa sperare che tu non faccia troppi danni!)

Baci *-*