Son quiiii! (cit. Victor Quatermain)
Per ragioni naturalmente del tutto estranee a qualunque forma di nepotismo, dato che sei mia sorella ho deciso di smesciarmi e di recensirti appena sono riuscita a mettere le ditacce unte su un computer.
Che cosa dire? Qualche mese fa, ti ho provocato: ho scritto una recensione- sfida per spronarti a fare di più. Con questo primo capitolo, credo che tu abbia dimostrato di non deludere mai le mie pur sempre alte aspettative. La grammatica e la sintassi sono ineccepibili, e anche lo stile è molto meno ampolloso di una volta, più chiaro. Hai capito che non c'è bisogno di paroloni o immagini troppo forti per tenere in vita una narrazione: basta l'attenzione costante all'accuratezza della lingua.
Quanto al contenuto, devo ammettere che mi sto appassionando agli AU! La scelta di ambientare il tutto in una sorta di college è rassicurante -per chi scrive e per chi legge: i personaggi sono portati su un piano, quello dell'adolescenza, che ci rende più facile comprenderli e soprattutto immedesimarci. Cinquanta punti per la caratterizzazione di Moriarty, già praticamente perfetta dopo un capitolo solo. I suoi disturbi, la sua ironia di difesa, le sue perversioni...c'è tutto del puer aeternus che Moffat e il grandioso Andrew Scott sono riusciti a definire così bene. Sai che ho sempre provato fastidio e angoscia nei confronti del personaggio, e li ho sentiti anche leggendo. Sherlock, l'adorabile (ma anche no) sociopatico, è, come sempre dovrebbe, decadente, implacabile e, pur a modo suo, poetico. Molly è un po' tutte noi, prima di scoprire che i sociopatici non dovrebbero essere considerati poetici.
Ora, come puoi immaginare, fremo per l'entrata in scena di Gionguò, e soprattutto di Lestrade, per cui, come ben sai, ho un guilty fetish ("That's why you're calling him Gregg!").
Nel complesso, credo che anche se la serie non mi interessasse mi avresti incuriosita e indotta ad attendere il prossimo capitolo.
Si dà il caso che la serie mi interessi, tuttavia, quindi mi riservo di picchiarti a sprangate qualora non aggiorni presto.
Vado a rendere utile la mia vita. Baaaasci |