Recensioni per
Paramour
di PurpleStarDream
Non posso credere che sia già finita! Per quanto cinque capitoli, contando la prima shot, siano davvero pochi tu sei riuscita a descrivere in pieno una situazione difficile come questa che presentava enormi problemi di comunicazione, a mio parere. Insomma, io non ne sarei stata capace, ma tu sì, hai reso lo spirito ferito di questi due personaggi in modo ottimo come sempre, cogliendo le sfaccettature della situazione in ogni momento e descrivendole con chiarezza, lasciando capire anche a chi è estraneo alla vicenda quanto dolore questi due poveraccio abbiano provato a vivere momenti come quelli. |
Doveva finire bene. |
Sono davvero felice che, tutto sommato, sia finita bene. Le prospettive iniziali non erano molto rosee, soprattutto dopo che si sono fatti un po' del male a vicenda con quei rapporti che erano la finzione pura. |
Steeebe x3 |
Direi che questa svolta dolce è bellissima. Le foto sono un'idea fantastica, Steve non poteva odiare Maria in alcun modo, alla fine, perché quella povera donna è stata vittima di Howard tanto quanto lui e Tony. Alla fine era ovvio che l'uomo si sarebbe sposato, senza o con Steve, sarebbe andato avanti comunque, perché la società era quello che era e lui aveva sicuramente bisogno di mantenere le apparenze. |
Anche questo capitolo è stupendo. |
Ma. Poveri. |
Ecco il bello di essere in un ritardo mostruoso a leggere: anche se per questo finale che apre mille scenari ti picchierei per l'attesa che mi toccherebbe sopportare per leggere il seguito non lo farò perché posso andare subito a gustarmi il seguito. Sono comunque sicura che ne varrà la pena, come ne è valsa la pena per tutto il tempo che ci ho messo ad arrivare a leggere qui, ma tra il macinino che non andava e un sacco di studio ce l'ho fatta solo ora. |
Stupendo anche questo secondo capitolo, Steve mi ha messo un'immensa tristezza ma nel contempo tenerezza addosso. |
Adoro davvero come li hai caratterizzati, qui. E' una delle poche volte che Steve appare umano, molto umano, e viene fuori l'altra faccia della medaglia. Prima di essere Captain America è un uomo, un giovane uomo, lo stesso ragazzino magro, innocente ed insicuro. Perché alla fine il siero non l'ha mai cambiato, se non esteriormente. Steve ha paura esattamente come gli altri, ma lui combatte per scacciare via i demoni e il terrore, perché nel tempo ha dovuto imparare ad essere forte in primis dentro e poi il siero lo ha aiutato ad esserlo all'esterno. |
Ma come sono contenta che tu ti sia fatta convincere da quella testazza a scriverci un seguito *__*, ogni tanto ne combina giusta una pure lei (appena legge mi ucciderà). |
Non vedevo l'ora di leggerla, questa è proprio il tipo di storia che mi fa impazzire. Angst, lacrime, tensione sessuale non risolta, demoni, scheletri nell'armadio. Insomma, sono nel mio habitat naturale, quindi non posso non adorarla. Ti avevo già detto quanto mi è piaciuta Jamais Vu, ed un sequel ci stava bene, era un peccato sprecare tanto materiale e scriverci solo una One-Shot (bellissima, ovviamente, appunto per questo mi ha resa insaziabile). Direi che come inizio è perfetto, ero proprio curiosa di scoprire come fossero andate le cose dopo il risveglio. Adoro il modo in cui hai caratterizzato i personaggi, Steve mi innervosisce e fa tenerezza allo stesso tempo. Credo sia normale cerchi di negare le verità di Tony, cerchi di aggrapparsi al bel ricordo che ha di Howard per non sprofondare del tutto, come è già successo a Tony. Penso sia normale anche il fatto che si senta in colpa - quando poi a conti fatti non può incolparsi di essere stato congelato per decenni -, in qualche modo le sue scelte passate hanno avuto delle conseguenze sul futuro. Insomma, un causa-effetto perfetto. Ti fa capire quante opzioni esistono a questo mondo, quante strade sbagliate o giuste possiamo intraprendere, le conseguenze dei gesti. E' piuttosto evocativo.
Personalmente, io non credo che il principio di tutto sia Howard, e lo dico da fan dei comics. Recentemente ho letto Armor Wars e, non vorrei spolierare, ma credo proprio che il più crudele degli Stark sia il nonno di Tony. E' un vero e proprio villain, a conti fatti, e non credo abbia avuto una buona influenza su Howard, probabilmente era carente tanto quanto lui, se non di più.
Queste cose, comunque, mi fanno pensare al fatto che c'è sempre questa linea sottile che lega RDJ al personaggio di Tony, questo rapporto burrascoso con il padre, queste violenze psicologiche, questi traumi. Sono qualcosa che, tutto sommato, legano il personaggio anche a me, delle volte mi sembra di rivedere un po' della mia vita.
Steve dice a Tony "Dici di amarmi, ma se fosse vero non mi faresti questo, non parleresti così della persona che amo." per autodifesa, ma credo che questa cosa riassuma un po' il tutto. Tony lo ama, ovviamente, ma è anche profondamente egoista, altrimenti non avrebbe tirato fuori questa storia. In qualche modo cerca di scaricare la sua frustrazione su Steve, o almeno così sembra a me, perché se da un lato lo ama dall'altro mi sembra profondamente invidioso e geloso. Anche Howard era profondamente egoista, io credo che amasse Steve, ma che in ogni caso lo usasse, come una sorta di valvola di sfogo. D'altronde gli Stark sembrano forti, ma sono profondamente deboli, certe cose non riescono a superarle: Howard la morte di Steve e Tony le violenze di suo padre. E' un circolo vizioso.
Scusa se ho scritto questo papiro di psicoanalisi, ma avevo proprio bisogno di esternare il mio pensiero.
Spero di leggere presto un seguito. Grazie per averla scritta, mi hai resa felice!
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E' da un po' che non recensisco le tue storie ma credimi che le ultime le ho lette tutte! |