La storia è scritta in modo approssimativo e sembra quasi la traccia del racconto vero, quella che si butta giù su un taccuino sullo smartphone nella metro. Però è piena di spunti cdhe potrebbero essere sviluppati. Primo, l'idea di viaggiare nel tempo. I paradossi temporali non possono essere risolti in due parole, o con l'affermazione semplicistica che "basta fare un altro viaggio per cambiare di nuovo tutto". Non è così, e infatti la gestione del paradosso temporale è un grosso problema per chi vuole scriverne. Meglio andare nel futuro, e la scelta è stata buona.
Cosa farei io? Con questa idea, che è una buona idea, mi metterei a riscrivere le scene in modo più dettagliato, facendo finta di produrre la sceneggiatura di un film: vorrei vedere i personaggi muoversi e parlare, non come manichini identificati solo dal colore degli occhi e  dall'acconciatura dei capelli. E poi, perché non portare le ragazze con sé? Quella che (povera) ha contribuito alla costruzione della macchina ci sarà rimasta malissimo...

Leggi la risposta dell'autore