Eccomi al volo a lasciarti il giudizio come recensione. Come ho detto a un'altra partecipante, non tornavo nel fandom di Harry Potter (a leggere, perché ogni tanto qualche drabble la butto lì) da un bel pezzo, quindi ringrazio anche te per avermi fatto fare questa piccola incursione che, senz'altro, mi ha fatto molto piacere :)
Ecco a te il giudizio:
Grammatica e sintassi: 8,8/10.
“…per una volta potevo essere io il Weasley che tutti ammiravano, il più amato, quello circondato dall'attenzione di tutti...”
Ti faccio notare la ripetizione della parola “tutti”. Si sente parecchio. (-0,3)
“E' sempre a caccia di attenzioni…”
La “e” accentata si può inserire con semplicità, sui programmi di scrittura, e l’apostrofo, purtroppo, è da considerare un errore. Mi sembra di averlo notato solo questa volta, ma, in ogni caso, non te lo avrei conteggiato di più. (-0,3)
“…non ha 17 anni!”
I numeri, nel testo, vanno sempre inseriti in parola, a meno che non si tratti di anni o cose simili. (-0,3)
“Harry non è così stupido: lui non è come me, non si lascia accecare così facilmente dal desiderio di gloria. Harry aveva capito…”
Di nuovo, qui, c’è la ripetizione del nome Harry. Siccome si parlava di lui anche nella frase precedente, avresti potuto ometterlo oppure sostituirlo con un “lui” o altri termini equivalenti. (-0,3)
Per il resto, va tutto bene. Il livello della grammatica è molto buono, sono sicura che, a parte qualche cosa, ciò che ti ho segnalato siano solo delle sviste.
Stile e struttura della storia: 7,5/10.
Sinceramente, lo stile mi è sembrato un po’ piatto. Se consideri che sono i pensieri di Ron, mi è sembrato che in molti punti ci fosse poca enfasi. Probabilmente è stata la scelta dell’utilizzo della prima persona. Se fosse stato in terza, o anche in seconda (per quanto mi rendo conto che potrebbe essere un uso azzardato), sarebbe stato possibile articolare molto meglio certi pensieri, rendendoli comprensibili. Credo anche che l’uso dei trattini sia stato eccessivo in alcuni punti, ma la parte importante è stata l’impressione che Ron pensasse ciò che ha pensato come un automa, la maggior parte delle volte, e non come il migliore amico di Harry che fa un percorso mentale fino a giungere all’ultima drabble, dove trae un’ottima conclusione. Ti posso dire, però, che appunto quest’ultima drabble è meno spenta delle altre.
Per la struttura della storia non ho appunti da farti, dato che hai scelto cinque momenti ben divisi tra loro e ho apprezzato la stesura e la divisione di essi, come (e te l’ho detto prima) una progressione di eventi e pensieri che portano a un finale ragionato. Da questo punto di vista l’ho trovata molto bella.
Originalità: 8/10.
Dunque, anch’io tempo fa avevo scritto di un Ronald arrabbiato e confuso che poi torna sui suoi passi. Non ti sto accusando di aver sbirciato nelle mie storie, per l’amor di dio, però credo che questo argomento sia piuttosto diffuso. Tanto più che, essendoti accostata agli eventi del quarto libro, le possibilità di manovra sono state ridotte. Hai dovuto seguire gli avvenimenti e non mi sono ritrovata particolarmente stupita o affascinata, perché sapevo già nei dettagli cosa sarebbe successo.
Una cosa che, invece, mi è piaciuta tanto è stata l’accenno a ciò che ha provato Molly Weasley durante la Coppa del Mondo di Quidditch. Non ricordo se questo paragone fosse già presente nel libro e/o nei film, ma è stato molto carino da inserire perché Ron spesso si dimentica quanto sua madre gli voglia bene, e di sicuro la situazione in cui si è trovato gli ha fatto capire benissimo come si senta quando lui, Harry e Hermione si infilano nei loro guai.
Caratterizzazione dei personaggi: 9/10.
Ci ho pensato a lungo prima di darti questa valutazione. Sono d’accordo con te riguardo l’ira furente di Ron, e capisco anche che spesso possa portare a pensare cose sbagliate, che non si sentono come proprie. Lui è arrabbiato e, in quanto tale, distorce la realtà a suo favore, riuscendo quindi a risultare molto più cattivo di quanto non sia. Abbiamo visto questo suo comportamento nel quarto libro e anche nel settimo, quindi penso che sia molto corretto il modo in cui l’hai trattato. Non ti do il punteggio pieno sempre per quella faccenda delle frasi un po’ spente, che mi riportano un Ron meccanico che, di certo, non abbiamo mai visto.
Utilizzo prompt: 6,5/10.
In parte sì e in parte no. La citazione dice: “Affrontare un’esperienza disastrosa con un amico…”. Tu, di fatto, hai parlato dell’affrontare un’esperienza senza un amico, che è praticamente l’opposto di ciò che diceva la citazione che hai scelto. Inoltre, ma questo è meno importante, l’esperienza non l’ha affrontata Ron, ma Harry. Ti dico che questo è meno importante perché anche Ron, nel suo piccolo, ha affrontato l’esperienza disastrosa di aver abbandonato il suo migliore amico proprio quando aveva più bisogno di lui. Nello stesso modo, si può intendere che i due amici stiano affrontando insieme l’esperienza disastrosa del non essere più amici, ma è un po’ un arrampicarsi sugli specchi, purtroppo. Hai parlato del prima e sei arrivata al punto in cui si ritrovano. Ma la citazione chiedeva i momenti dal punto in cui si ritrovano fino a quando, affrontata insieme l’esperienza disastrosa, si guardano e si chiedono come abbiano fatto prima a stare lontani l’uno dall’altro. Per cui, il prompt non è stato utilizzato molto bene, purtroppo.
Gradimento personale: 3/5.
Adoro la redenzione di Ronald, è un argomento a me molto caro, anche se preferisco quella del settimo libro, perché i protagonisti sono più maturi (e, anch’io, l’ho letto quando ero più matura). Però ho apprezzato ugualmente la scelta di trattare la lite e i pensieri progressivamente più ragionati di Ron. Il punteggio è così basso perché non ho apprezzato il contorno, la mancanza del famoso “qualcosa”, che nel tuo caso potrebbe tradursi come la scelta di raccontare in prima persona e quindi spegnere il brio che la fic avrebbe altrimenti avuto. È un vero peccato, perché ha davvero del potenziale.
Totale: 42,8/55. |