Devo dirlo, il personaggio di Valerio è potente nella sua fragilità, o forse la "potenza" che emana proviene dal baratto di vuoto, depressione, dolore e solitudine che lo circonda, lo ingloba. Giá dalla spiegazione del perchè Valerio voleva suicidarsi pensavo che lui non avesse speranze di tornare indietro dalle sue scelte.
Seamus no, Seamus era spaventato dall'essere schiacciato da qualcosa di immenso come la morte, credeva di poter rifuggire da ella costruendosene una tutta sua. Ma la morte è morte, vince che tu la scelga o meno, e alla fine Seamus si è tirato indietro. Ció che voleva lui era la vita, e non potendola avere allora la rigiutava, come la volpe che non potendo arrivare all'uva dice che è amara.
E adesso mi sono sdrotolata in un papiro, tipico mio quando mi metto a ragionare. Ho amato tantissimo il perdonaggio di Valerio, incredibile ma vero, quando si parlava di lui e del suo vuoto mi sono ritovata più volte con le lacrime a premere leggermente ai lati degli occhi, ma non ho pianto, mi è morto il fiato in gola quando Valerio si è lanciato... ma per il resto raramente piango su film/libri/anime/manga o altro. Anzi, a farmi piangere sono le musiche malinconiche in sottofondo che mi uccidono, quindi sulle storie scritte è quasi impossibile che io pianga.
E, boh, mi sembra di star giustificando il mio non piangere ^^" passiamo oltre, dato che non ho molto da dire.
Hai uno stile stupendo, le tue parole sono permeate di una vena malinconica che si adatta perfettamente alla storia, e i concetti che esprimi, sulla vita, il suicidio, la speranza, la morte sono affascinanti. Ti sei realmente immersa nella psicologia dei due giovani senza lasciare i loro modi di fare al caso.
Ti meriti i miei più vivi complimenti, e non scordiamoci ChibiMuff che ha gettato le basi per questa OS, siano lodati i suoi prompt! (E sii lodata tu che hai deciso di scrivere la storia!)
Baci,
Uni. |