[Recensione premio – contest Nelle botti piccole c’è il vino buono]

Sarà che sono una ragazza, sarà che mi sono sempre piaciuti i bambini, sarà che con gli anni che passano e le amiche che si sposano e cominciano a diventare mamme sento crescere prepotentemente il desiderio di maternità, sarà… ma la storia mi è piaciuta molto. È coinvolgente e i molti dettagli – alle volte un po’ crudi – non appesantiscono per niente la narrazione (o almeno questa è stata la mia impressione).
Ho trovato particolarmente commoventi alcune immagini, per esempio l'immenso amore che già provi per questo esserino, che altri non è che un piccolo ammasso di cellule invisibili e coi tuoi due centimetri di vita nella pancia. Ma anche le paure della donna – infertilità e aborto spontaneo, per esempio – sono molto umane e toccanti. Inoltre è veramente dolce il particolare della letterina, mi è piaciuto perché implica l’affidare, il riconoscere che la vita è un dono.
Quella del padre mi sembra essere spesso una figura trascurata – ma i figli si fanno in due – quindi ho ammirato la figura del marito, così attento e vicino alla moglie.
Non sono una grande esperta di Song-Fic – per niente – ma in generale la canzone mi sembra ben armonizzata con il racconto.
Il titolo, Il regalo più grande, mi sembra perfetto per la storia, per una nascita, per una nuova vita; senza contare come la gravidanza si scopra essere un regalo di Natale.
Ho apprezzato molto l’uso del corsivo per porre enfasi su frasi e parole, pensieri e sensazioni. Il “tu narrativo”, poi, mi ha catturata particolarmente.
Anche la lingua è impeccabile, ho trovato solo un accento errato (perchè > perché); poi, ma è solo un’osservazione personale, qui non sai già se lo userai, se i suoi consigli ti saranno utili avrei messo ‘ancora’.
Comunque bellissima storia, davvero!
frav

ps. Scusa la lunga attesa!