Recensioni per
L'età dell'innocenza
di SoltantoUnaFenice

Questa storia ha ottenuto 7 recensioni.
Positive : 7
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
27/03/17, ore 15:01

Combattere tanto presto come loro e rimanere senza traumi è impossibile, poveri pasticci ç___ç (mi aspetto sempre che vengano ad ammazzarmi per i nomignoli XD Shhh), ma in fondo loro puri lo sono rimasti. Nel momento in cui senti il peso delle tue azioni in una battaglia inevitabile, non puoi dire di non esserlo U_U (troppi cartoni, si).

I loro metodi per ritrovare l'equilibrio sono estremamente IC *____* e alla fine tutto si ricongiunge al legame <3

Recensore Master
13/06/16, ore 23:35

Sono reduce dalla visione di Kikoutei Densetsu (doppia visione, in realtà: la prima, in lingua originale coi sottotitoli in portoghese; la seconda, in italiano, con qualche perplessità, tra Gigi Rosa che doppia Ryo ed un'improbabile Ninbo per la Luce...), quindi ho bello fresco in mente il concetto della volontà delle armature che, alla fine, seguono la loro natura: combattere. In un certo qual modo, c'è onestà nelle armature. Non si può pretendere che loro, nate per combattere, rifuggano gli scontri. Anzi, io le immagino assetate. Di adrenalina, di scontri, del cozzare del metallo. Le armature giapponesi hanno un che di terrificante, per come appaiono. Molte avevano una maschera che proteggeva il viso, ma serviva altresì ad incutere timore nell'avversario.
Solo che i nostri ragazzotti si sono lasciati abbindolare da un riverbero, un riflesso del sole sulle piastre di metallo. Ma ci sta. Alcuni, hanno trovato il gioiello quand'erano piccini. Shin ci si è addirittura speso, pur di catturare il gioiello di Suiko. Hanno agito come gazze, si potrebbe dire, senza sapere che quello che avevano raccolto tra le mani non era un vero gioiello, no; ma qualcosa di più pericoloso.
Nel folklore giapponese c'è una favola di cui non rammento il nome, che racconta di un pescatore che, invece di scegliere una ricompensa modesta, decise di prendere una grossa pietra rotonda e che, una volta tornato in superficie, questa divenisse sabbia.
Ai nostri ragazzi succede più o meno lo stesso, con la differenza che le armature non si dissolvono a contatto con l'aria. E anche quando esplodono, tornano. Come quei fantasmi di cui non riusciamo a liberarci, volenti o nolenti.
Ma che succede, dopo? Perché le fiabe si fermano ad un certo punto. Ma dopo? Dopo ci si arrabatta come meglio si può. Chi volando, chi immergendosi fino a quando i polmoni non bruciano, chi si arrende alla fatica, chi scappa lontano, sapendo che, alla fine, sempre a casa si torna.

Recensore Veterano
13/02/15, ore 20:21

Bella! Come ti ho scritto per messaggio, noto che i tuoi Samurai sono molto tormentati dalla loro condizione questo mi piace molto. Li rendi tanto umani. Amo come affrontano le proprie angosce, le ho trovate tutte molto in sintonia con i personaggi. Stavolta mi ha colpita tantissimo Shu. Mi ha fatto una tenerezza immensa. E mi hai ricordato la bellissima puntata dove va in crisi per la scoperta del'indole violenta dell'armatura. Brava! ^_^

Recensore Master
19/06/14, ore 12:30

Secondo me hai fatto una bella sintesi, invece. Direi che i personaggi sono descritti molto bene ed è facile immaginarli nel contesto che hai descritto. Loro sono così, riflessivi, continuamente divisi nell'anima su ciò che devono e non devono fare/sentire. Portare quelle armature è un peso non indifferente. Trovo che sia uno dei pochi anime in cui i protagonisti scavano così dentro se stessi. E tu hai saputo cogliere i lati di ognuno di loro e mostrarci uno spaccato della loro vita. Mi piace, soprattutto, come hai descritto Shu, per non parlare del finale. La metafora è perfetta e degna conclusione! Complimenti!!!

Recensore Master
03/03/14, ore 22:10

La frase finale. La frase finale vale tutta la storia e sintetizza in maniera perfetta il legame che c'è tra i cinque ragazzi. Hai scelto una bellissima metafora, sappilo. **
Mi è piaciuto entrare in questo spaccato in cui ci hai raccontato come ognuno di loro vive il proprio modo di estraniarsi da quella che è diventata la loro vita, il modo di far tornare l'equilibrio.
Quello che più mi ha colpito è stato Shu. Il suo modo di 'dimenticare' di essere un samurai, di vivere senza dover portarsi la sfera dietro costantemente, uscire in strada completamente vulnerabile. E anche il suo tentativo di dimenticarsi degli altri, come se non gli avesse mai conosciuti. Mi ha colpito e messo una grande malinconia addosso che si è addolcita nel leggere come Shu tornasse sempre indietro perché magari può dimenticarsi di essere sotto copertura, ma non dei suoi migliori amici. Forse, il più grande fattore di equilibrio per loro è proprio il legame che hanno; se non l'avessero avuto, forse sarebbero stati schiacciati molto prima dal peso delle armature.
Una cosa che mi son sempre chiesta è perché Seiji abbia quel carattere così complicato, così tendente all'involversi in sé stesso, quando la luce dovrebbe essere totalmente chiara nel suo essere accecante. Seiji, invece, è pieno, pienissimo di ombre. E' una cosa che mi ha sempre affascinata di questo personaggio - e che mi piaceva moltissimo come avevi reso nella long 'Ancora una volta', anche se mi ero dimenticata di dirtelo, sorry! XDDD -.
*_* complimenti, un'altra bellissima storia!!!

Recensore Veterano
23/11/13, ore 23:39

Una sorpresa autentica questa breve fic. Breve ma intensa, sarebbe stato davvero un peccato se te la fossi tenuta per te, chi attende con ansia qualcosa di tuo non avrebbe potuto leggere una storia davvero toccante ed io sono sempre assetata di storie coinvolgenti sui nostri cinque tesori. Li amo tantissimo e sono sempre felice quando, in un fandom così povero di storie e soprattutto di storie veramente meritevoli, arriva qualcuno che sa scrivere di loro tanto bene e rendendoli per quella che è la loro essenza.
Come vedi commento di nuovo in ritardo, è che se non sono abbastanza lucida temo di non esprimere al meglio il piacere che provo nel leggere le tue fic... non che adesso ritenga di averlo espresso al meglio, dato che mi sento del tutto negata a commentare e recensire, ma sono davvero felice di averla potuta leggere>_<

Nuovo recensore
17/11/13, ore 22:33

Ma che cavolo! è_é
Mai dire che sono stati dieci minuti inutili >_<
É stato bellissimo davvero.... Duro e dolce... Intenso e perfetto, davvero.
Non ti azzardare a parlare male di quello che scrivi! Proprio tu non te lo meriti!