Recensioni per
Cold
di Melinda Pressywig

Questa storia ha ottenuto 5 recensioni.
Positive : 5
Neutre o critiche: 0


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Recensore Junior
04/10/14, ore 13:06
Cap. 1:

Molto "emotivo" come racconto. Un insieme di sensazioni ed emozioni rese molto bene. Ottimo il contrasto tra i due personaggi, due personalità opposte che non riescono ad unirsi, a trovare un punto di contatto. Decisamente interessante. E poi non c'è il lieto fine!(scusa, ma non posso fare a meno di esultare per questo dettaglio).
Sei una bravissima scrittrice, ma questo penso che tu lo sappia già.
Ho deciso, meriti assolutamente un posto tra i miei(pochi) autori preferiti.
A presto.

The Sorrow.

Recensore Junior
22/02/14, ore 11:01
Cap. 1:

Questa è proprio intrigante. Le parole sono cesellate con lo scalpello, non c'è un'ellissi o una frase di troppo. In una parola: perfetta.
Trovo che la dialettica usata sia in accordo con la fissità glaciale della ragazza, e possiede un fascino respingente, qualcosa di crudo e insieme esotico. La totale mancanza di una qualunque reazione nella co-protagonista introduce sottilmente l'elemento onirico, lo fa penetrare in modo furtivo: quasi fosse un inquietante gioco di prestigio.
Ormai lo sai che mi piace citare film a manetta! Mi riesce impossibile non pensare alla scena finale di Like Crazy, se non l'hai fatto guardalo perché è un film romantico coi controcoglioni, dolcissimo e crudele, ma mai compiaciuto. Come il tuo racconto.
Ottimo lavoro.

Recensore Master
20/12/13, ore 15:04
Cap. 1:

Allora, fin da quando hai pubblicato questa storia mi sono detta che prima o poi sarei dovuta passare a leggerla, perchè l'introduzione già era avvincente.
Mi piaceva quella frase triste che hai messo come intro, forse perchè vi si legge l'amarezza della persona che ama e la crudezza della persona che viene amata.
Da quanto mi sembra di capire questo è un sogno che tu hai fatto. Beh, ho cercato di immedesimarmi anch'io e direi che ci sono riuscita, deve essere stato un brutto sogno, no? Triste... in effetti a me non piacerebbe vedere in sogno la persona che ho amato e che mi ha fatto soffrire e percepire la sua freddezza, il suo distacco mentre lo abbraccio. No, cavoli, sarebbe troppo straziante. Già faccio brutti sogni che sarebbe meglio evitare, se poi ci aggiungi uno così triste... cado proprio a terra! 
Il testo sarà diretto, spigoloso come dici tu, ma secondo me non va cambiato. Lo stile è perfetto per la situazione che descrivi, un sogno irreale, ma ben definito, perchè la persona compare e sparisce quasi fosse un fantasma evanescente, ma quando la vedi tu corri ad abbracciarla e si sente solo il distacco. Che brutto deve essere, persino in sogno, sentirsi così. Quasi rifiutati, quasi non facessimo scattare più niente nella persona che per noi è tutto e ci ha fatto soffrire disperatamente. Già, difficile e straziante, soprattutto se ancora si pensa a quella persona, questo è il fatto. 
La figura sparisce ma l'ossessione no, quella rimane.
Mi hai fatta deprimere abbastanza, che ne dici? ;)
Non ti invidio per niente per il sogno che hai fatto perchè adesso mi sono intristita a mia volta, non so al tuo risveglio come ti sei sentita tu ma a seconda dei sogni che faccio mi sveglio di buono o pessimo umore. Però ti dico che è davvero un bel componimento e almeno ti ha ispirata una bella cosa, non so se sia autobiografico o se la scena tu l'abbia semplicemente sognata da spettatrice esterna, però è davvero bello.
Mi è piaciuto molto, non mi ero sbagliata a voler leggere questa storia, ha qualcosa che cattura. Si fa leggere che è un piacere. E anche il titolo è adeguato, quella breve parola, dura e secca, "Cold", racchiude tutto l'emblema della flashfic.
Bravissima, Melinda, mi è rimasto impresso!
E guarda che è scritto bene, non ti fare paranoie o altro, eh! Hai la mia approvazione e il mio plauso, bravissima!
Kiss! ;)

Recensore Junior
21/11/13, ore 15:42
Cap. 1:

Ciao Melinda!
Appena ho letto il titolo di questa flashfic (o almeno credo lo sia) ho pensato che dovevo leggerla assolutamente. Non saprei darti un motivo plausibile a questo bisogno, sapevo solo che dovevo farlo e, credimi, non me ne sono affatto pentita.
Questa flashfic mi piace tantissimo, tant'è che l'ho messa nelle ricordate.
Hai scritto una cosa che... È come se la sentissi mia, come se tu avessi parlato di me senza saperlo, come se io l'avessi pensata e tu l'avessi scritta. Non so se mi spiego. Mi sono sentita nella flashfic, ed è stato bellissimo perché onestamente non mi è mai capitato fino ad ora.

"Sei fredda. Distaccata. Non mi dai alcuna soddisfazione."

Dio, quanto ho amato questa parte. Metterla anche come introduzione è stata la cosa migliore che potessi fare, secondo me è perfetta.
E vorrei aggiungere qualche altra parola, ma non mi viene nulla in mente e per questo mi dispiace.
Posso solo dirti, di nuovo, che sei stata brava, che mi è piaciuta tantissimo.
Davvero, ti faccio i miei complimenti.

Nitrogen;

Recensore Junior
19/11/13, ore 20:32
Cap. 1:

Eccomi :D!
Mi dispiace leggere questo tuo nuovo racconto. Mi trafiggi il cuore. 
Vorrei svegliarmi un giorno e urlare in tua direzione che il tuo nuovo racconto mi fa davvero schifo.
Purtroppo non dai mai sostegno ai miei sogni e alle mie ambizioni. Grazie, eh. Grazie davvero.

Iniziamo col dire che, a prima vista, sembra essere uno scritto crudo e viscerale. Come da titolo hai descritto in tono distaccato i freddi rimasugli di quella relazione a cui la protagonista tiene tanto. Già dalla prima frase, scrivendo di quella porta inesistente, fai sorgere un dubbio enorme. Dove mi trovo io? Dove si trova la protagonista?
Lei sembra essersi perduta tra i propri istinti. Non appena scorge il suo vecchio amore, le sue percezioni iniziano a rinnegare i propri ricordi, forse per evitare di lasciarsi andare a istinti animaleschi. E infatti parte. Il cuore la riconosce subito e il corpo và a gettarsi tra le braccia della dolce visione.
Ma all'improvviso le sue carni diventano illusioni, fino a sparire in una nube.
La cosa più bella, come al solito, è che solo a fine lettura si può comprendere meglio quel che intendevi dire.
Molto probabilmente non stavi parlando di una persona reale.

Poi, alzi lo sguardo su di me e pian piano cominci a svanire, a farti inconsistente.
Ed io ti guardo andar via dalla mia vita, per non rivederti mai più.
Sparirai, e a me resterà l'ossessione che ho di te.

E lì tutto diventa più espressivo, ma soprattutto più soggettivo. Si scorge tra la freddezza delle parole la sagoma di quel qualcosa a cui tentiamo di riavvicinarci: buona o cattiva che sia; volenti o no. Tutti abbiamo perso qualcosa e tutti, forse interpretando le diverse scene del mondo reale o forse semplicemente sognandoselo, han visto quel che tu ora descrivi.

Il tuo è un racconto che si morde la coda. Non intendo parlare di storie senza fine, ma storie senza un interpretazione decisa, e quindi mutevoli :)

Solo ho notato un pò di confusione con le virgole (ma sono l'ultimo che dovrebbe parlarne).
A presto speriamo a.a
Bacio