Sono contento di aver letto e recensito La mia paura. Se i miei occhi non l'avessero mai incrociata, ora difficilmente sarei qui a recensire questo bellissimo scritto. Inoltre dovrò pur ringraziarti in qualche modo per le tue bellissime recensioni :)! Quindi eccomi qua.
La prima cosa che l'occhio del lettore nota è lo stile curioso con cui hai deciso di pubblicare :) non c'è nient'altro che possa avvicinarsi così tanto al significato del titolo! Apro la pagina e osservo un snella cascata di parole precipitare fiera e ordinata. La lettura è sicuramente iniziata in maniera piacevole :)
Non voglio analizzare il racconto frase per frase, sarebbe difficile, se non stupido. Il percorso della tua caduta è così doloroso e pieno di orgoglio che mettere il dito tra un solo paio di parole rovinerebbe tutto.
Se quelle domande inconsce sono potenti, le risposte che dai lo sono ancora di più. Nell'immediatezza inizi ad immaginare la sagoma di qualcuno che stringe i denti e finge che il mondo che le scorre attorno sia innocuo e silenzioso. Di qualcuno che difficilmente accetta consigli da qualcuno, men che meno da un essere umano.
E allora va bene, cadi, ma fallo silenziosamente, fagli capire che non ti importa precipitare e che neppure il suolo ti spaventa. Tanto ti rialzerai e, se non sarai più forte di prima, chissenefrega, sai di poterlo fare.
La morale è la solita, ma il modo in cui l'hai sviluppata è meraviglioso.
Forte e potente. Non voglio ripetermi, ma se ogni frase assomiglia a un martello, l'insieme getta l'ombra di un incudine.
Complimenti davvero :) và tra le storie ricordate, giusto per incitarti a scriverne un'altra bellissima prima adagiarla tra le preferite.
A presto :)
Un abbraccio!
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