Per la serie "Io avevo un cuore, una volta".
Vedo che l'opera di distruzione dei miei feels da te perpetrata procede che è una meraviglia - e non potrei esserne più felice *ç* Quest'allegra famigliola, sappilo, sta rovinando anche me (è l'ennesimo tunnel in cui finiamo assieme, ormai non vedo speranza di redenzione nemmeno a cercarla col lumino).
La naturalezza e la sensibilità con cui articoli gli scenari familiari - che, lo ribadisco, sono DIFFICILI da rendere - è encomiabile. Come tutte le cose immense, l'amore di un genitore rischia di essere sminuito dalle parole. Tu hai saputo raccontarlo e il buon risultato conseguito, a mio avviso, è frutto della scelta narrativa che hai effettuato: quella di far parlare i gesti (che, secondo me, sono la voce del cuore). Hai costruito la scena e hai lasciato che fossero le immagini a narrare. L'inizio della storia, a questo proposito, è emblematico: Clint seduto a rimirare la figlia che dorme con il volto incastrato tra le sbarre della culla. Se non è un gesto d'amore questo, io sono la nonna brutta di Dracula (che poi in realtà lo sia davvero, questo è un altro paio di maniche). Penso anche alla descrizione della piccola, che rivela l'attenzione del padre (padre, oooooh *^*) ad ogni suo dettaglio ("il modo delicato in cui chiude le mani a pugno senza sembrare minacciosa" è un'espressione magnifica), e al bacio che le scocca alla fine (momento in cui il mononeurone mi si è letteralmente fulminato *sbrodola*).
Altra cosa che ho adorato (DA MORIRE!): i riferimenti al passato di Clint e a quanto lo abbia segnato. Per me è una fissa/ossessione, così come lo è l'immaginare che Phil abbia avuto un ruolo decisivo nel suo riscatto (ma ditemi come potrebbe essere altrimenti T_T). Il fatto che tu abbia fatto cenno a tutto questo ha mandato in visibilio la fangirl che è in me *rotola facendo le fusa*
Ormai sto facendo l'abitudine a questi aggiornamenti frequenti e non ho alcuna intenzione di 'disabituarmi' #sallo
Ti faccio i miei complimenti e, come sempre, ti ringrazio ♥ |
