Dunque, io non lascio recensioni da una vita quindi non so cosa ne verrà fuori, esattamente.
Una parte del mio lavoro con il ragazzo di quinta l'ho fatta, perché, seriamente, guardiamoci negli occhi, se non era per me manco lo salutavi, bambolina. Ora recensisco, e ci manca la maratona di film su Josh Hutcherson, ma si può fare in tutta calma quando torni tra un anno o in chiamata Skype, se proprio abbiamo questo bisogno irrefrenabile. Lentamente dovrò pure guadagnarmi la Nouis rossa che mi hai promesso, se faccio queste tre cose (che poi tipo avresti potuto chiedermi Non fare più sarcasmo su di me, oppure Smettila di essere così favolosa, oppure Regalami qualcosa, e io ti avrei regalato la collana di Hunger Games anche se costava otto euro sul mercatino sardo al mare, whatever).
Mi sono fumata metà del nuovo pacchetto di sigarette quindi non ci sto esattamente con la testa, ad ogni modo cerchiamo di imbastire una recensione seria a otto mesi e mezza di distanza dal mio compleanno - ormai sono in anticipo, praticamente.
First of all, io non mi ricordo se me l'hai detto tu o me ne sono accorta da sola, comunque già dal titolo stavo awwando in mormone, sempre che si possa.
Non ti ho mai recensita e, men che mai, ti ho detto cosa ne pensassi a voce perché questa one shot mi regala sensazioni strane. Non so se tu l'abbia scritta con il semplice intento di dare il la ai miei filmini mentali, se volessi solo farmi contenta o altro, ma per me ha avuto un significato più profondo che faccio fatica a spiegarti. Vedi, il vero problema dell'intera faccenda è che hai scritto un'intera one shot su di me, dal punto di vista della persona che preferisco di più al mondo, prospettando semplicemente la vita che potrebbe essere (che non sarà, ovviamente, ma che potrebbe essere; nelle one shot siamo entrambi più grandi di quanto siamo ora, perciò, chissà). E non è che hai scritto una one shot su di me e basta, dove c'era una protagonista che mi assomigliasse vagamente, e sarebbe stato già traumatico, no, hai proprio scritto una one shot e basta. Parlando di me. Che, a dispetto delle premesse, mi faccio solennemente schifo. Sul serio.
Cioè, io non ho la minima idea di come tu abbia cavato fuori tutte queste cose che dici su di me; e in alcune mi ritrovo, tipo nelle reazioni o nelle stronzate che sparo, ma nelle considerazioni personali di Louis mi perdo. Non ho mai nemmeno lontanamente pensato che qualcuno potesse considerarmi come un regalo da scartare (ugh!; detto così, come suona male!), non ho mai valutato che quella mia cosa della pubblicità delle macchine potesse essere rilevante, e tantomeno non mi è mai passato per l'anticamera del cervello che il mio odio per il Natale potesse esserlo. Lo so che è il senso della one shot, ma è anche in qualche modo la prova che mi conosci talmente bene da poter estrapolare dal mio contesto di coglionaggine totale tutte le più piccole minchiate e farne un pregio, anche se solo sulla carta. E boh, mi ha fatto strano.
(Per la scena della discoteca non rilascerò altra dichiarazione che: prenderei a ceffoni chiunque se nella mia vita ci fosse uno come Louis Tomlinson)
(Per la scena del bacio non rilascerò altra dichiarazione che: ma magari, figlia mia, ma magari mi capitasse)
Ho amato moltissimo la parte in cui Louis parla di ciò che fa con me (con me!?), nonostante il suo essere adulto; lui ormai lo è, io sono ancora piccola, ma è una cosa che ho sempre sentito in comune con lui, la poca voglia di crescere e la radicata volontà di rimanere ragazzini, almeno comportamentalmente. C'è una frase sua, proprio di Louis, che dice: Growing up is required, being mature is an option. E penso che sia perfetta nel contesto della one shot.
Poi vabbè, saltiamo a piè pari la parte delle cose di me che lo inebriano perché oltre a farmi rotolare per terra mi ha fatta anche un po' sorridere, dal momento che dubito i miei maglioni, i miei anelli, il mio bisogno di caffè, la mia golosità ed il mio fangirlismo acuto inebrierebbero qualcuno o qualcosa di diverso da un caprifoglio di plastica - ma diciamo che mi piace pensare di avere ancora una chance in questo triste mondo.
Non è stato semplice farle capire che mi amava. Che mi amava davvero, intendo. Era troppo abituata alle cottarelle, alle delusioni, a un cuore spezzato. Così timorosa dell'amore che, quando quello vero le ha suonato il campanello, non riusciva a persuadersi che fosse davvero ciò che aspettava.
Non è stato semplice farle schiudere l' anima. Aiutarla ad abbandonarsi a me. A fidarsi, a riporre in me tutto di lei. La sua fiducia era stata tradita troppe volte perché riuscisse a concederla senza tanti sforzi.
Qui vabbè partono le lacrime vere, ma Dio Cristo tu lo sai vero che probabilmente se mai (SE MAI) avrò una relazione di qualsiasi tipo con qualsiasi persona il problema principale sarà proprio questo e molto probabilmente sarà anche la causa della rottura con suddetta persona, lo sai, vero? Del tipo che i ruoli s'invertirebbero e io diventerei quella insensibile e l'altra persona la femminuccia che strilla "Tu non mi racconti mai niente di e del tuo mondo interiòre".
(Per la scena del matrimonio non rilascerò altra dichiarazione che: ma io URLO, ma fatemi sposare quel gran pezzo di uomo, vi prego).
Eppoi, manca il paragrafo che ho saltato a piè pari, ossia quello dello yoghurt. Penso che insieme a "Sei simpatica come l'alluce del piede contro lo spigolo del letto", made in Marilinda, questa sia la descrizione più calzante di me che sia stata fatta finora. Tutta la faccenda della parte acida e della parte dolce, è davvero adatta al mio carattere e davvero figa, tranne per il fatto che naturalmente non a tutti piace lo yoghurt ed io ho il talento naturale di beccare gente dai gusti difficili, ma.
Insomma, lasciamo perdere, ecco.
So, here is your review. La recensione con cui mi hai ricattata per otto mesi e mezzo, finalmente sui pubblici schermi. Il mio povero cuoricino frantumato davanti a qualsiasi lettore incappi nella storia. Il mio rincoglionimento sputtanato a trecentosessanta gradi, dato che probabilmente ho fatto un fracco di errori in questa recensione ma sono così persa che non li troverei manco rileggendola.
Tu ora sei ormai su territorio straniero, Messy ( ;) ) ti starà accogliendo con calore, tu sarai gasatissima e noi poveri pirla siamo ancora e sempre in quel di casa in mezzo all'afa padana, vivendo la nostra vita come al solito. Ora che ci penso, mi toccherà istruire qualcuno perché mi ascolti disagiare su Louis, accidenti. Ero già arrivata a buon punto con te. Spero solo che le terre selvagge non ti inaspriscano e mandino all'aria il mio subdolo lavoro di tre anni.
Okay, meglio se la smetto e mi dileguo che è molto meglio.
Che dirti, sempre con un solenne ritardo ti ringrazio tanto tanto tanto tanto tanto tanto tanto tanto tanto tanto tanto tanto tanto tanto tanto tanto tanto tanto tanto tanto tanto tanto tanto tanto tanto tanto tanto tanto tanto tanto tanto tanto tanto tanto tanto tanto tanto tanto tanto di far parte della mi vita e ti odio tanto tanto tanto tanto tanto tanto tanto tanto tanto tanto tanto tanto tanto tanto tanto tanto tanto tanto tanto tanto tanto tanto tanto tanto tanto tanto tanto tanto tanto tanto per essertene andata.
Mi mancherai, ti aspetto
Sammie |
