Buonasera! Era da un po' che avevo adocchiato questo tuo racconto e, nonostante sia una pubblicazione alquanto datata, ho deciso comunque di iniziare la lettura e di farti sapere cosa ne penso. :-)
Il primo capitolo mi sembra partire in generale in modo abbastanza calmo, tanto che abbiamo modo di conoscere un po' i personaggi. Poi ecco che, all'improvviso, ci ritroviamo catapultati direttamente nel pieno della vicenda.
In certi punti mi ha ricordato le serie tv poliziesche abbastanza soft, per intenderci, quelle in cui sullo schermo non viene dato tanto spazio alle scene brutali, quanto alle indagini quasi in stile giallo classico e legate all"intuito, come ad esempio succede quando dalla foto della terza vittima uno degli agenti deduce che non poteva essere spaventata nel momento in cui è stata uccisa, così come quando si discute del fatto che le armi da fuoco non siano adatte ai delitti passionali (peraltro Agatha Christie sarebbe fiera di questa deduzione).
Interessante anche il finale in cui sembra che ci sia qualcosa da chiarire anche nella vita privata(?) del giovane agente. Bene, le cose si fanno interessanti.
Un saluto,
Milly |