Recensioni per
Così lontano, così vicino.
di SoltantoUnaFenice

Questa storia ha ottenuto 4 recensioni.
Positive : 4
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
15/06/16, ore 12:28

nella valigia c'è sempre il profumo
serve a celare I'odore che si ha
ma all'occorrenza ti inventi qualcosa
che non sia solo un'età


Che bella storia.
Sono piacevolmente sorpresa da questa scoperta, dico davvero. Che tu sia brava me ne accorgo storia dopo storia, una piacevole conferma che trovo ad ogni idea, in pratica; ma qui tu hai compiuto un piccolo miracolo che Shu/Shido l'ho sempre relegato al ruolo del ciccione del gruppo, la zavorra che si inserisce per riequilibrare un gruppo altrimenti ad alto tasso di testosterone (gli altri sono la ragazzina ed il marmocchio, almeno per tutti gli anni '70).
Invece, qui me lo mostri umano, via la corazza e l'undergear, a cuore aprto, spogliato del suo essere smaurai. Mi mostri l'uomo, un trentottenne sballottato dalla vita che ha provato ad andare avanti. Si è fatto la sua storia, le ossa, ha smesso con le vecchie abitudini, ma alle volte quella sensazione di mancanza diventa troppo forte ed i suoi denti stringono fino a lacerare il cuore.
Ci vuole qualcosa che spezzi il trantran quotidiano e lo aiuti a non pensare alla nostalgia (maledetta canaglia): una birra, una boccata d'aria, una ventata di novità. E pazienza se la ragazza senza nome che ha incontrato dietro al bancone del bar possa essere sua figlia, se sia l'inciampo di una notte o un crocevia come tanti altri lungo la strada dell'esistenza. Non importa. Quello che importa è che lei sia lì, quando lui ne ha bisogno, più matura di quanto la sua età dovrebbe essere, così da rendere a lui una leggerezza che gli anni si sono portata via senza battere ciglio.

Recensore Junior
04/07/14, ore 21:54

Ciao, mi sono imbattuta nella tua storia per caso... non ho resistito... dovevo lasciarti il mio commento
Ci tenevo a dirti che mi piace moltissimo (nonostante il protagonista non sia proprio il mio samurai preferito!) per due motivi principali: oltre al fatto che scrivi bene, la storia si legge in maniera scorrevole, mi piace anche e soprattutto perchè è diversa da tutte le altre storie, infatti qui finalmente c'è di mezzo una donna!! :)
Vola subito tra le mie preferite
Una buona serata
Stefi
 

Recensore Master
03/03/14, ore 22:24

Ouh ç_ç leggere di Shu triste mi spezza sempre il cuore, più che se si parli degli altri. Forse perché l'immagine che mi è sempre rimasta impressa di Shu è della sua solarità, del suo sorriso, dei casini che combinava XD
E mi fa così strano leggere di loro che fanno cosacce XD già quando avevi accennato a Ryo e alla vicina-fidanzata-wannabe in 'Ancora una volta' mi era venuto da ridacchiare e pensare: 'E bravo Ryo!!!' Ora che anche Shu ci dà il suo, mi sembra di leggere di bambini che sono ormai divenuti grandi e mi fanno tanta tenerezza.
Immagino che questa storia sia ambientata dopo uno degli OAV ed è così triste vedere che sono tutti divisi, ognuno lontano dagli altri seppur nel cuore di Shu siano tutti lì, tutti insieme. Lontani e vicini.
Ma la distanza è un qualcosa che necessariamente devono sperimentare per capire quanto ciascuno di loro tenga all'altro. Shu lo capisce benissimo e la sua paura di non vederli più tornare è cristallina e ti fa restare con le labbra piegate verso il basso e la voglia di dare un abbraccio a questo samurai della Terra. Quello solido dovrebbe essere lui, e invece ha un cuoricino morbido morbido. <3
La cameriera è proprio carina *-* Simpatica e piena di fiducia e speranza, quella che Shu sembra aver perso.

Recensore Junior
05/12/13, ore 21:04

Mi stavo apprestando a recuperare gli ultimi capitoli di "Il giorno dell'incertezza" e mi sono imbattuta in questa storia. Ho letto "angst": mi ci sono buttata a pesce ;)
L'angst non è poi così potente, suvvia. I pensieri di Shu non si ripiegano inutilmente. Oserei definire questa fanfic con l'aggettivo "carinissima", perché è semplice e ben scritta.
Inizia con uno Shu rattristato per la lontananza non tanto fisica ma "spirituale" dei suoi compagni. Quando aveva quindici anni, chi se lo sarebbe immaginato solo e chiuso in un bar a sera tarda? Si vede che il tempo è passato.
Poi l'incontro con questa ragazza graziosa, intuitiva, sveglia. Sembra una camerierina giapponese, ma poi i capelli di Ryo...OMG, i capelli di Ryo XDDD...
Sembra uno di quei racconti dove alla fine ti chiedi se le cose sono andate davvero così, o se lei era una specie di fantasma, una proiezione dei pensieri di Shu. Leggo troppe cose strane, lo so, non farci caso ;)
Comunque sia: bella! L'ho letta molto volentieri :)