Ossanto mi mancava proprio leggerti, sono rotolata a terra per quanto ho riso.
La storia è un perfetto climax ascendente e poi discendente che permette al lettore di prender coscienza del nostro protagonista felino e della sua situazione, per poi arrivare alla fine, quando, dopo i vari pensieri nemmeno troppo rabbiosi, Leopoldo si addormenta. Hai reso bene quella che ritengo la caratteristica del gatto per eccellenza ovvero "che la vendetta è un piatto che va conservato freddo, dunque dormo e ci penso su".
La frase che più mi è piaciuta è questa: "Cazzo, non è mica colpa mia se gli spuntini che portate a casa sono tutti ancora vivi"; è il top, assolutamente!
Dunque, complimenti!
Saeko. |