Buonasera.
Dopo mesi e mesi di silenzio mi faccio viva nuovamente a sessione d’esami terminata, a te come va? =)
Devo dire che ultimamente sono particolarmente attratta dal genere Drammatico, lo so che avevo detto di non riuscire a leggerlo, ma ultimamente sono successe talmente tante cose che mi ci rifugio dentro e riesco a trovare più romanticismo in questo che nella vita reale, tra l’altro ho perso anche il fluff che ha sempre caratterizzato le mie storie ed adesso non so più come continuarle. Senza contare che ogni volta che penso di fare morire uno dei protagonisti provo una vaga e strana euforia.
È proprio vero che le esperienze della vita quotidiana spesso si riflettono nelle proprie opere, se così le si può chiamare.
Ma non sono qui per parlare di me!
Mi piace leggere quelle fan fiction che rimandano a qualche leggenda popolare, è sempre bello scoprirne qualcuna nuova da raccontare davanti ai falò in spiaggia. Magari ne facessi un altro, l’ultimo - ed unico - che ho fatto è stato quando alcuni miei compagni di classe, a termine della maturità, hanno deciso di bruciare gli appunti su cui avevano dovuto studiare.
Tu sai quanto io adori le BlueMoon e io speri sempre in un bel lieto fine per una delle mie coppie preferite, sai anche quanto io apprezzi le BlueJewel e come le RedMoon siano da poco entrate nel mio campo d’azione, ma devo dirlo, sento di doverlo fare, avrei di gran lunga preferito un finale completamente diverso.
Forse, se l’avessi letta mesi addietro non l’avrei capita appieno come invece è successo ora.
In questa fan fiction, in questo finale alternativo - mi pare di avere capito -, ho odiato con tutta me stessa Rein e non era mai successo sino ad ora. Ho odiato anche Shade. Non un odio leggero, ma quell’odio che rispecchia interamente questo sentimento così negativo, un odio che nasce dalle profondità del cuore, dove è sepolto e all’occasione buona risale in superficie sopraffacendoti completamente. Un odio che non riesci a controllare, che si irradia in tutto il corpo passando attraverso i capillari, un odio molto simile ad una bomba ad orologeria, un odio che ti porta a piangere di rabbia, anche se stai già piangendo per la tristezza del momento.
Entrambi sanno bene cosa stanno provando la sorella della principessa blu e il migliore amico del principe cobalto, ma anche questa volta l’amore ha trionfato. Forse, anche senza l’avverbio di dubbio, Cupido ha scoccato male le sue frecce. Ha colpito due persone che soffriranno maggiormente a causa del loro amore. Non solo stanno soffrendo ora che non possono viverlo liberamente per paura di fare soffrire due persone a cui tengono tantissimo, ma soffriranno ulteriormente in futuro quando verranno a sapere della morte di Fine e Bright. Un amore sofferto, ecco cos’è e cosa sarà il loro.
Però non riesco nemmeno ad incolparli perché l’amore è irrazionale, non guarda in faccia nessuno e nasce spontaneamente, che tu te ne accorga o meno. A proposito dell’irrazionalità dell’amore, hai saputo che zia Rowling ha detto che Hermione e Harry si sarebbero dovuti sposare perché sarebbe stato più razionale dato il loro rapporto? Però, poi, ha aggiunto anche che l’amore è irrazionale e che Harry e Hermione nel corso degli anni hanno sviluppato un rapporto fraterno veramente forte, basta pensare ad alcuni risvolti del sesto e del settimo libro/film della Saga. Inoltre possiamo dire che l’amore ha trionfato, Ginny è sempre stata innamorata del bambino sopravvissuto e Hermione ha capito di amare Ron nel quinto libro, secondo me lo aveva capito anche Ron di provare una forte attrazione nei confronti della strega più brillante della sua età, ma si sapeva che possedeva una sfera emotiva grande come quella di un bradipo – cit. film Harry Potter e l’Ordine della Fenice.
Ma torniamo alla storia.
Mi sono immedesimata perfettamente in Fine, ho percepito ogni sua singola emozione, quel non provare odio verso la sorella o verso l’amato, quel su senso di preoccupazione nel non fare trapelare troppo la sua malinconia, la sua tristezza, la sua infelicità.
La stessa infelicità che trapela dagli occhi di Bright, il quale fa più fatica rispetto alla rossa a non lasciarla intravedere.
Due occhi cremisi si sono svuotatati, sono diventati apatici e ricolmi del dolore dell’amore.
Di quel dolore che provano sulla loro pelle, di quell’amore che sono costretti a vedere ogni singolo giorno della loro vita, un dolore talmente forte che li spingerà a compiere un atto da molti considerato vile, ma che in questo caso non è da definirsi tale, anzi è un atto volto ad alla ricerca della felicità in un altro luogo, un atto volto a fare rinascere quel sentimento oscurato dal dolore, un atto volto a concretizzare il sogno di matrimonio di Rein e Shade.
Un atto per cui ci vuole molto coraggio.
Il suicidio.
Ho apprezzato come lo hai trattato superficialmente, senza esprimerti a riguardo, ma allo stesso tempo come tu lo abbia affrontato nella sua interezza, nella sua profondità.
Non è facile scrivere di atti così delicati e così psicologicamente contorti, ma tu mia cara Giulia, ci sei riuscita benissimo. Anche se vi è solo un accenno, si capisce molto più di quanto è stato scritto e che io ho sopracitato. Basta leggere un po’ tra le righe o fare caso alle parole usate.
Il suicidio dovuto a quella spina nel cuore che rimarrà per sempre, fino alla fine dei loro giorni. Una spina alla quale continueranno a ripensarci giorno dopo giorno, ora dopo ora, minuto dopo minuto.
La mamma di una mia amica diceva che il modo migliore per scacciare il dolore è ripensare a ciò che lo ha procurato, più ci pensi e prima tornerai libera di sorridere, di svagarti, di essere te stessa. Devo darle atto di questo saggio consiglio, ma non sono totalmente d’accordo. E se ripensandoci ti fai solo più male e non riesci più ad essere te stessa? Ecco, Liberi ha risposto ai miei dubbi, nel migliore dei modi.
Alla fine smetterai di vivere, proverai a frequentare qualcun altro e se andrà bene forse riuscirai a voltare pagina, nel caso in cui questo non dovesse succedere e ti accorgi che la persona a cui ti sei appoggiata non riesci a vederla che con un sentimento fraterno, allora soffrirai ogni giorno, maggiormente se l’amato e la sua amante (termine da non interpretare negativamente) li vedi felici in quella bolla di amore, che magari hai sperato fosse vostra.
Devo ammettere che questo atto finale non mi ha stupita, anche senza leggere le note dell’Autrice, sarei arrivata alla conclusione che Bright e Fine si sarebbero suicidati per amore, insieme.
Insieme hanno sofferto, insieme soffrono, insieme cercano di affrontare il dolore, insieme vogliono dare una nuova speranza alle vite di tutti, insieme si lasciano cadere dalla torre. Insieme.
Ho adorato tutto di questa storia, dall’inizio alla fine, ho adorato i sentimenti che mi hai fatto provare, ho adorato come mi hai fatta piangere, ho adorato come il mio cuore si è stretto, ho adorato la pelle d’oca che ho provato, ho adorato la tristezza e la drammaticità della trama, ho adorato i termini che hai utilizzato, ho adorato la rabbia e l’odio che ho provato. Leggendo l’ultimo paragrafo si potrebbe pensare che io adori il masochismo. Buttiamola così sul ridere per non piangere.
Che dire? Non trovo alcuna parola degna di nota per concludere questa mia alquanto lunga recensione.
Sappi che ho inserito la One shot tra le preferite perché merita tantissimo!
Alla prossima, al prossimo aggiornamento, alla prossima creazione, a quest’estate quando termineremo la sessione d’esami ♥
Grazie di cuore per avere scritto questa meraviglia, per avermi fatto provare una moltitudine di emozioni diverse, per averla pubblicata in un Fandom in cui spesso le questioni delicate vengono prese troppo sottogamba e non vengono capite.
Grazie ♥
Jaspy |
