Allora, allora, allora.
Hai in un certo senso ragione a dire che scrivi 'fittiziamente' sugli One Direction. Ti dico la sincera verità: ho letto entrambe le shot che mi hai proposto, prima di decidere quale delle due recensire. Alla fine, ho deciso che ti avrei lasciato un mio pensiero su questa, l'altra non mi dava le stesse sensazioni e le stesse emozioni.
Probabilmente perchè in questo piccolo scritto tu hai riversato, in prima persona, ogni aspettativa che vorresti da un ragazzo che sì, ha la faccia un uno degli One Direction, ma in realtà è un vero e proprio personaggio tutto tuo. Vive perchè sei tu a dargli vita, con tutti quei piccoli dettagli e le minuterie della sua vita che lo rendono estremamente reale, come il disordine, la passione per la fotografia, la mania di rendere sua, personalizzandola, qualsiasi cosa.
Mi piace la scelta di far risuonare più volte il nome 'Louis', puntandolo. Dà un senso di ovvietà, di certezza, come se tutte quelle piccole caratteristiche non potessero che appartenere solo a lui, rendendolo speciale.
Lui è sè stesso in quelle piccole cose, e non in quello che mostra agli altri.
Mi è piaciuto molto il finale, quando il narratore (la narratrice?) nota, finalmente, che nella foto insieme Louis è davvero se stesso.
Scrivi in maniera molto scorrevole e fluida, non ho trovato errori gravi. L'unica cosa che ti segnalo è l'abat-jour, non la bajoure, come hai scritto tu. ;)
Ti auguro buona serata e buone feste.
Alla prossima,
Codi. |