La mia bambina ha sei anni, caccia i vivi per nutrirsi. Una volta cacciava fiori per sua madre.
E' stata questa la frase che mi ha spinta ad aprire la tua storia.
Non amo le storie di zombie e spesso e volentieri le griso, ma questa mi ha colpita perchè molto particolare.
E' bello che conservi una certa consapevolezza di sè anche dopo la trasformazione, della quale ho apprezzato che ce la presentassi a cose fatte dopo quel sinistro erano tre passi, non due...  La immaginavo frugare in quel baule come se avesse proprio fame di quei ricordi che da viva le permettevano di non impazzire, invece di essere semplicemente attirata dalla carne fresca. 
Mi ha sbalordita la nitidezza di come hai descritto ogni singola senzazione, sia nella prima che nella seconda parte.
Ottima la scelta di utilizzare la prima persona, molto coinvolgente!
A parte qualche piccolo errore di battitura che ti è già stato segnalato è scritta bene, hai uno stile molto scorrevole e fluido, a tratti poetico.
Lei voleva sincerarsi che ciò di cui aveva di più prezioso riposasse sulla terra ma questa sorte è toccata a lei, mentre inconsapevolmente e no ritorna a casa sua trovando ad aspettarla proprio suo marito che lei stessa da viva credeva fosse diventato ormai zombie come la loro bambina.
E' fantastica, complimenti!

Leggi la risposta dell'autore

Wow.
Bellissima, perfetta.
Non ho nulla da obbiettare.
Il finale è fantastico come tutta la storia in generale.
Non ho nulla da aggiungere a parte che è perfettamente scritta e sono riuscita ad immaginarmi tutto nei minimi dettagli.
Continua a scrivere così perché sei fantastica.
Ciao!
Kikka

Leggi la risposta dell'autore

Davvero apprezzabile, come storia!
Il contesto non è nuovo, anche se io ho sempre fame di zombie, ma tu l'hai sfruttato a dovere per far leva su qualcosa di più profondo, pur senza tralasciare le macabre sfumature che l'ambientazione porta con sé. Il tuo stile è raffinato, ma anche molto frammentato e ridotto all'osso. Le tue frasi hanno la bellezza della semplicità privata del superfluo.
Il racconto è scorrevole, ma anche impegnativo. È interessante la tua visione del mondo visto con gli occhi di un non-morto. Personalmente forse direi che il tuo personaggio pare troppo cosciente di quello che le accade, tuttavia la cosa mi è piaciuta comunque, anche perché introduce quella "fame di ricordi" che è davvero una trovata particolare.
Sempre a livello personale, devo dire di non aver apprezzato quei "flash" a dividere un ricordo dall'altro: non lo trovo necessario, né bello. Ma alla fine questa è una scelta dell'autore e siccome non è un vero difetto, direi che c'è poco da dire, se non la mia personale opinione.
Per il resto è tutto ottimo, finale compreso. Complimenti!

Leggi la risposta dell'autore

"Quanto alla terza ... ", "la situazione è nettamente migliorta" piccoli errorini di battitura. Non esagerare con i punti di sospensione.
Mi hai fatto piangere.
Complimenti, hai un vero e proprio talento. Come hai descritto l'essere Zombie, il marito che è costretto a ucciderla, lei che porta con sè ricordi di una vita che fu.
Non mi pare una storia da Efp.
Hai un vero talento, brava.
 

Leggi la risposta dell'autore