TU.VUOI. CHE.MUORO *soccombe alla bellezza*
Seriamente: Saga/Kanon è uno dei picchi migliori della saga, secondo me, che in quel personaggio in particolare fa un salto di qualità significativo rispetto alla rassicurante 'piattezza' (virgoletto, perché non è proprio così, né mai lo sarà nel mio cuore) degli altri protagonisti. Saga è bellissimo, tragico, atroce, incomprensibile, eppure SANTO, in un modo contorto che è solo suo e Kanon ne è un naturale contraltare, come mostra il pezzo di poesia purissima con cui hai chiuso la drabble.
Davvero magistrale!

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Muoio.
Inizio a intravedere il filo conduttore di questa tabella, e sto già gongolando.
Bellissimo questo ritratto di Gemini, la dualità e la crudeltà di Kanon, lo spietato desiderio di distruzione e vittoria.
Come fai a renderli così fortemente VIVI?

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Sto sbrodolando amore.
Questa drabble è PERFETTA!
L'istante della morte, la premura di Shion nei confronti della bambina, la leggenda che tu hai infarcito nella vicenda originale.
E' tutto armonico, ovattato, in attesa dell'atto finale.
Atroce, crudele, spietato.
Saga è reso magnificamente in una sola frase, il resto è Shion e devozione e amore.
Moira si può scrivere anche Morai o è un refuso? =/

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Shion (*W*)
In tutta la sua forza.
Mi sono sempre chiesta, tra una guerra e l'altra, cosa facciano i Saint. Non esistono?
Si incarnano solo quando il pericolo si risveglia? Be', allora sono tutti un po' fessi.
Mi immagino Shion, solo, a vivere in stanze vuote e cariche di polvere e ricordi. Dovrà attendere 230 anni per avere dei nuovi compagni.
Forse, quel dolce fardello, è la follia di un uomo che crede in modo cieco in ciò che ha visto, e a cui ha votato l'intera esistenza.

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Questa mi ha proprio dato i brividi: per restare in tema, un accuratissimo lavoro di filo! Non conoscevo la tradizione di cui parli, ma il modo in cui l'hai richiamata, come l'immagine di Saga ghignante, resta uno splendido tributo al momento forse meno esplorato (ma decisivo) della saga. La chiusa è quasi una citazione mimnermiana e, da grecista fallita, non posso che inchinarmi alla perfezione dei richiami.

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Purtroppo non ho ancora abbastanza esperienza di storie tue per poter formulare un giudizio che possa dirsi dotato di un qualche valore, ma adoro le tue descrizioni: le trovo davvero vive e molto naturali. Senza contaminare il piano delle percezioni, senza colorare in modo eccessivo la scena dei sentimenti di Shion, mi hai restituito appieno la bellezza dell'Acropoli e il sentimento di vuoto e di perdita che fa dei templi delle orbite vuote cui si volge il ricordo del cavaliere.
Una narrazione di grande impatto che sfrutta sino in fondo la particolare qualità del personaggio e l'epico sfondo: bellissima!

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*O* -> E' un aggettivo.
Shion e Dohko sono, tra i cavalieri, quelli che meglio incarnano, a mio avviso, la dimensione del divino, perché la misura del loro coraggio e della loro umanità non intacca mai la ieraticità con cui vestono il loro ruolo, non solo l'armatura. Nella battuta finale, soprattutto, trovo che tu abbia colto con una frase l'essenza del Maestro della Libra, il suo attendere che non è acquiescenza, ma la saggezza profonda di chi non si arrende all'istinto ma cerca una visione privilegiata della situazione, prima di fare la propria mossa.

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Queste sfide sono BELLISSIME! Ho fatto in più occasioni questa esperienza e posso assicurarti che, anche se sembra sfiancante, alla fine è uno stimolo strepitoso a scrivere (ed escono anche belle cose), oltre che un esercizio utilissimo.
Visto che i Saint sono il mio primo, grande amore fandomico, spero che non ti dispiaccia se mi aggrego!

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Tu sei una donna coraggiosa, ma questo lo sapevo già.
Detto da una che non ha finito tabelle da 5 prompt non so se faccia testo ma... sono anche qui! (^^)/

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Ignoro totalmente ciò che accade a Sasha e soci (posso immaginarlo) ma posso dire che questa drabble trasuda la staticità di un istante che diventa storia.
Un istante dopo un addio (che si sente e fa male), un istante prima dell'accettazione di un destino.
Doko e Sion rispecchiano due facce del medesimo elemento: acqua.
Riaffiorano con la sua calma corrosiva, attendono pazienti per secoli, in attesa di una nuova battaglia e una nuova dea da proteggere o, forse, per cui combattere.
Bella, intesa e... immensa.
Poche parole, grandissime emozioni.
E poi io ho un debole per questi due! <3

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