Recensioni per
Frammenti
di Crocca

Questa storia ha ottenuto 2 recensioni.
Positive : 2
Neutre o critiche: 0


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Nuovo recensore
14/12/13, ore 12:47
Cap. 1:

Finalmente ce l'hai fatta a pubblicarla! Non sarò forse la prima a commentarla, ma spero di riassumere tutto quello che questa ff mi ha fatto provare durante la lettura. La scelta di Prim come personaggio da mettere al centro della narrazione, di cui aprire mente e cuore mi è piaciuta tantissimo: reputo sia un personaggio ingiustamente oscurato nella saga dall'ombra di Katniss, che cambia  tantissimo nel corso dei libri subendo letteralmente una metamorfosi da piccolo anatroccolo di 12 anni preda della paura a cacciatrice di speranza, conforto, determinazione. Questa è una critica che posso rivolgere a Suzanne Collins perchè, personalmente, reputo sia stato uno sbaglio non lasciare spazio alla crescita, all'evolversi dello spessore di questa ragazzina. Forse l'ha fatto per non farci soffrire troppo alla fine, anche se non ci è riuscita molto (xD). E questa è una similitudine tra te e l'autrice di Hunger Games: il tuo finale mi ha straziata. Ha la consapevolezza amara di chi sa cosa accadrà dopo quell'ultima camminata. Ed il profumo delle primule, così frizzante, sprezzante di vita come Prim assume una fragranza di morte. E' il presagio di una tragedia. Ho provato una sensazione simile durante discorso di Katniss per Rue nel Distretto 11. Il fatto che mi abbia fatto provare un sentimento simile la dice lunga sulla tua abilità da narratrice, sull'empatia che hai sputo trasmettermi^^
In secondo luogo voglio rivogere l'attenzione su alcune frasi della ff che rientrano benissimo nel clima dispotico, caotico, tenebroso di Hunger Games il Canto della Rivolta:

1.Di nuovo quella smorfia sul viso. La smorfia di chi tenta di sorridere ma non l’ha mai fatto nella vita. (intendendo la presidente Coin)
2.Ora riconosco quella sensazione: in effetti l’ho già provata in precedenza. Esattamente due anni prima, quando mia sorella si è offerta volontaria al posto mio per partecipare agli Hunger Games e io non ho potuto far niente per evitarlo. Si chiamava impotenza.

In queste frasi sono riassunte il prima ed il dopo di Prim. Parlano davvero da sole. Ti puoi immaginare la Prim del libro pensarle, compierle. E tutto questa è una considerazione disarmante. Perchè non sembra un personaggio scritto, ma reale. Ed il fatto che possa esistere una realtà del genere ti fa accapponare la pelle.Hai saputo rendere l'inanimato, vero. Mi ha colpito molto, davvero.

In ultimo veniamo allo stile. Non ho potuto fare a meno di effettuare un paragone con il mio. Penso rifletta molto le nostre personalità. Io sono l'incarnazione della casualità, del calcolato, studiato che però non si vede dall'esterno, una mentalità alla stream of consciousness. Tu scirvi in maniera lineare, interiore, precisa, pulita. E perciò risulta molto gradevole da leggere.

La tua migliore amica

Ps: il titolo (tribolato) riflette, secondo me, le sensazioni del lettore una volta finita la lettura. Spezzato, i pensieri dispersi, la fermezza appunto in frammenti.

Nuovo recensore
14/12/13, ore 09:51
Cap. 1:

Il ritmo è ben scandito. Hai scavato dentro Prim, è chiaramente percepibile.
Le visioni di cui è intrisa la narrazione non fanno che accrescere la suspense, come un tramonto che va fotografato subito, altrimenti si perde la visuale del sole, inghiottito dalle montagne.
C'è una narrazione scorrevole, hai interiorizzato Prim, forse anche più degli altri personaggi.
La cura di Prim per i soldati è materna ed è un fatto curioso, essendo l'ultima figlia.
Il ruolo che ha sempre avuto di cerbiatto protetto, ora è capovolto.
In questo senso hai dato alla narrazione una particolare spinta, quella di formazione, di dinamo.
L'accostamento delle parole alla morfamina che aiuta i soldati , "non ci sono aghi, nè iniezioni, solo parole", pone l'accento sull'importanza del legame che si dovrebbe formare tra il curante e l'assistito, in modo particolare in casi di estrema necessità come questi.
Sento il fluire di Prim, la non rassegnazione.
E' un sentimento che secondo me hai espresso con figure:" implacabile, il soldato con la gamba in gangrena, la casa del 12 sgretolata e la ciotola di latte di Ranuncolo che rappresenta il file rouge tra il vecchio e il nuovo distretto, la vecchia e nuova pelle".
La figura di Katniss è giustamente adombrata, ma si percepisce la sua essenza, quasi come se attraverso uno scambio invisibile, Kat avesse porto a Prim una dose di tenacia.