Recensioni per
Kiseki no Sedai: Shine like a Raimbow!
di Marie Claire

Questa storia ha ottenuto 1 recensioni.
Positive : 1
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
17/12/13, ore 22:40

Credo che la cosa che mi abbia colpito di più di questa raccolta, così delicata e perfetta, sia stato l'accostamento di Kuroko al bianco. Quindi alla luce.
Siamo soliti identificarlo come un'ombra sottile e silenziosa che sguscia silenziosa per il campo di basket accompagnato da Kagami che è, effettivamente, la sua luce. Mi è apparso a dir poco fantastica la tua interpretazione di questo personaggio. L'ho trovata davvero perfetta e quasi mi sono commossa nel leggerla. Kuroko è il protagonista di questo manga, è una persona silenziosa che tutto guarda e tutto ascolta. Ha avuto modo di vivere a sue spese quanto il talento possa dimostrarsi quasi corrosivo per un atleta; per tutto il periodo del Teiko non ha fatto altro che tentare di acquetare quei turbolenti sentimenti che continuavano ad agitare gli animi dei suoi compagni; è caduto in pezzi. Ha sofferto. E quasi si è scheggiato quel prisma nell'osservare quel progressivo degeneramento. Eppure è riuscito a salvare tutti.
In questa shot lo hai descritto sotto un'ottica tutta nuova. 
Kuroko è ombra, ma anche luce. La luce che ha salvato la Generazione dei Miracoli. I suoi sentimenti e i suoi principi sono così puri e giusti da rischiarare quelle tenebre che si erano annidate proprio dentro le anime dei suoi compagni. Immerso in quell'oscurità che lo ha protetto dal cambiamento, ha potuto maturare la propria scelta; è quasi ironico il fatto che, seppur sia rimasto nel buio, sia riuscito a mantenersi "pulito", mentre chi ha "brillato" sotto la luce del successo abbia finito per diventare un mare in burrasca.
Credo sia una raccolta davvero fantastica. Dolce e quasi commuovente. Vien voglia di abbracciarli tutti e sussurrare loro che ora andrà tutto bene, perché Kuroko li ha salvati e non permetterà più a nessuno di fargli del male. Perché li proteggerà ancora. E ancora. E ancora. E ancora.
Perché questo è quello che deve fare un ombra. Guardare le spalle di chi ama e accettarsi che l'arcobaleno rimanga intatto.
mughetto