Amo le poesie che si fermano si bloccano è come se ci fosse un salto nel vuoto a dividere te e le parole della poesia stessa. Quel vuoto, quello stesso vuoto di cui tu parli.

Cavolo, mi piace un sacco.
Mi si forma proprio nella testa l'immagine di un uomo che cammina sotto sopra! Viviamo proprio in un mondo di matti, anche se, purtroppo, i matti veri sono molto meno simpatici di un uomo che cammina al contrario!
Questa poesia, con poco, ha detto tanto. Complimenti!

Leggi la risposta dell'autore

Le emozioni che vengono e ci prendono non si possono controllare, fanno nascere in noi parole e rime che si possono solo scrivere, altrimenti continuano a girarci in testa.

In poche parole hai espresso il mondo. Scusa il gioco di parole con il tuo titolo, ma è cosi.
Siamo noi a dover cambiare il mondo, capire cosa c'è che non va e cercare di trasformarlo in qualcosa di giusto.
Per noi ma non solo. Per tutti.
Anche per sentirci meglio.

Leggi la risposta dell'autore

Saranno in pochi coloro che sono in grado di rispondere alla tua domanda, ma è meglio così... è il mistero che rende la poesia unica. E tra quelli che sanno rispondere bè non so se la risposta sarà quella corrette.
Tu induci coloro che leggono a riflettere, pensare, anche solo per un momento, e questo è importante.

Nel leggere la tua poesia mi sembra di aver in testa uno di quei motivetti da ballata... ha un ritmo particolare e ogni matto dovrebbe tenerla sempre con sè.
Forse siamo tutti matti e tu hai creato la poesia perfetta per ogni testa... testa all'ingiù sull'asflato però..