E fu… il parto *w*
Finalmente anche questa stupenda shot ha visto la luce, sono contenta, anzi di più! :D Come sempre, un grazie speciale per farmi leggere in anteprima la tua creazione, anche perché mi diverto a vederti alle prese con le tue paranoie xD *me sadica* e mi piace rassicurarti u.u
Anche stavolta, Picco mia, hai fatto un buonissimo lavoro! *-*
Prima di tutto, l’idea: hai sempre, sempre, sempre, idee originali e sai svilupparle in maniera perfetta. Partire da una semplice ma significativa frase mi è piaciuto molto! Quell’ “Io non ho paura” usato in tre contesti differenti è stato un bel filo conduttore da seguire ed interpretare!
Partiamo dalla prima parte, dai saluti fatti a Johanna dalla famiglia prima della sua partenza!
Sai già che il papà mi sta sulle scatole xD Cioè, se ne frega totalmente di sua figlia, nonostante questa stia partendo per gli Hunger games e non per una scampagnata in campagna T.T Mi è piaciuta invece sua sorella *-* Sloane è tosta ma sa anche dimostrare di tenerci a Jo!
E poi, Sawyer *w* mi sono innamorata di questo pupino fin da quando me ne hai parlato! Adoro la complicità che Johanna ha con suo fratello, adoro il loro rapporto affettivo! E quel grido, quell’esternazione per far comprendere di aver capito il gioco di sua sorella, è stato un colpo dritto al cuore! Anche se Johanna piangerà, anche se farà la parte della ragazzina debole, suo fratello ha capito che è solo una tattica e che sua sorella sta solo fingendo!
La seconda parte è invece uno stacco sulla prigionia e liberazione di Johanna. Inizia tutto con un sogno, anzi un incubo: Johanna rivive l’incendio che le ha portato via la famiglia, il ragazzo, la sua vita. Poi, il risveglio, con Gale che è arrivato a portarla via dalla sua prigione, che è arrivato a salvare coloro che erano caduti nelle mani della Capitale.
Il loro confronto mi è piaciuto molto! Sono entrambi IC e, anche questa volta, hai utilizzato la frase-cardine con maestria, arrivando qui però ad un’amara conclusione: Gale asserisce di non aver paura proprio come tempo prima anche Sawyer aveva fatto. Solo che il fratellino di Johanna ha pagato un prezzo molto alto per la sua innocenza.
Infine, l’ultima parte, ossia un salto temporale nel futuro, dove Gale e Johanna vivono insieme e con loro c’è anche il mio piccolo ometto preferito, Joel, amore *w*
Il bambino è protagonista di un bel confronto con la nostra badass: la sveglia dal suo incubo, venendo scambiato per Sawyer, e le rimane accanto, cercando di rassicurarla. E qui, la famosa frase, porta ad una consapevolezza: Johanna, finalmente, non ha più paura!
Davvero una shot molto ben costruita, ho adorato come hai affrontato le tre situazioni presentate e come hai saputo utilizzare la frase del titolo, portando in ogni pezzo una riflessione diversa!
Picco, posso solo dirti: complimenti! <3
Alla prossima!
P.s: grazie per avermi citata nelle noticine *-* e quando ti serve una descrizione su qualche tuo personaggio... beh, sai già che non devi nemmeno chiedermela, perchè parto io con le mie speculazioni mentali e te la fornisco alla cavolo! xD
bacioni, Giraffetta
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