Recensioni per
Nubi.
di EuphemiaMorrigan

Questa storia ha ottenuto 5 recensioni.
Positive : 5
Neutre o critiche: 0


Devi essere loggato per recensire.
Registrati o fai il login.
Recensore Junior
03/01/14, ore 00:38
Cap. 1:

Semplicemente meravigliosa!!
Ti scrivo con le lacrime a gli occhi e il cuore triste per la toccante fiction che ho appena letto... davvero davvero bella!!
Concludo facendoti auguri di buone feste anche a te e ancora tantissimi complimenti!! Sei bravissima a scrivere *^*

Baci, LadyM5

Recensore Veterano
21/12/13, ore 20:16
Cap. 1:

Itachi in vita era un enigma vivente!
Un sacrificatore nato. Il vero carnefice delle sue stesse azioni. Freddo, il manipolatore per eccellenza dal sangue freddo.
Un attore in tutto e per tutto.
Quanta resistenza, quanto sacrificio infinitamente immenso, per portare avanti un simile calvario, una simile recita.
Ha dato la sua intera vita, il suo onore, sacrificato il sacrificabile, per l'affetto struggente verso suo fratello, e per il villaggio che tanto amava.
Dentro di lui un inferno senza fine. Vivere con un simile fardello, la sua condanna quotidiana.
La morte è stata una liberazione da quel tormento...
Struggente, profondo, davvero ben descritto.
Complimenti, alla prossima.

Recensore Veterano
21/12/13, ore 01:49
Cap. 1:

*Ho tracciato la mia strada senza mai guardarmi indietro, credendo che alla fine avrei trovato la pace*
Non so recensire, ne sono incapace, ma provo partendo da una tua frase...
Itachi fece una scelta, e le scelte hanno sempre conseguenze, ha tracciato le vie del suo destino, sperando di poter dimenticare un giorno, di aver agito per il bene, lui, che si definiva un ninja di Konoha, non più uomo, svestito dell'ultimo brandello d'anima...non troverà mai la pace, anche se gli occhi pieni d'odio del fratello sono espiazione e condanna...Itachi, ragazzo smarrito, ragazzo tradito da se stesso, galleggia in eterno, sostenuto dai ricordi caldi di una famiglia e dalla fredda e vuota visione di un futuro che avrebbe voluto scolpire per un bene comune. Itachi è martire e carnefice, prima di tutto nei confronti di se stesso, lui, una figura che io associo sempre alla gentilezza, alla pazienza...qualcosa che brillava flebile come un'alba... ma scelse l'oscuritá sperando che al termine giungesse la luce... Mi è piaciuto molto l'andamento, come un canto funebre o un ricercarsi nella morte, sviscerarsi per capire... insomma, perdonami per questa recensione insensata, tutto per dirti che trovo umanitâ nel tuo Itachi e anche una ricerca...quella dei perché che nessuno mai gli rivelerã, quella di qualcuno che ha perso se stesso per strada... beh! bella fic, davvero! Buone Feste :-*

Recensore Veterano
20/12/13, ore 20:21
Cap. 1:

Itachi...non sei solo un uomo.
Sei il miglior uomo, padre, fratello , difensore che una mente umana possa immaginare. Se poi, i tuoi giudici non furono pietosi nel regalarti un simile destino, bhè... ti faccia compagnia il pensiero che non sei il solo.

Recensore Veterano
20/12/13, ore 15:37
Cap. 1:

Lo sai già, prima ancora di leggerla... sapevo che mi sarebbe piaciuta. E bando alle ciance, che è corta, semplice e poco più di un regalo, per me significa molto di più di questo davvero.
La storia è scritta divinamente, è da così tanto che nè leggo nè scrivo però mi sono sorpresa nel leggere le parole che sei riuscita a scrivere di getto in una notte. Inutile dirlo, ma lo farò, hanno colpito al cuore, come al cuore hai colpito il povero Itachi, in un angolo a rimurginare su ciò che ne è stato della sua vita, ed affronta i propri demoni interiori, così forti ed oscuri da fagocitare tutta la sua sicurezza, il suo animo nobile e potenza, facendolo tornare solo ciò che è: un ragazzo rimasto solo, spaventato, ed umanissimo.
E' stato straziante leggere dei suoi sentimenti e sentirli risuonare dolorosamente nel cuore, come ormai sai bene accade ogni volta che parlo del vero Itachi, il mio personaggio preferito ormai nella serie. Ed è tutta colpa tua, dannata *sorride*.
Grazie, per tutto, e non riuscirò mai a smetterlo di dire, neppure qui.

P.S: E scema, la notte vai a dormire! Non ti sentire De Andrè prima delle dodici o ti risveglia per bene, oltre che a darti la carica malinconica per scrivere!