Recensioni per
Lithium
di FallenAngelsGoToHell

Questa storia ha ottenuto 3 recensioni.
Positive : 3
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
25/06/14, ore 18:05
Cap. 1:

Allora, bene... come iniziare?
Ciao?
Ok, mi ostino a leggere fic depresse, magari meravigliose, magari dopo aver trovato l'autrice in qualche recinsione, e poi non so che dire.
Se fosse una FF per esprimere i miei sentimenti, provati nel leggere, credimi sarebbe meglio.
Vagabondo in questi contesti drammatici, che riflettano un po'la mia adolescenza.
Che dire, la protagonista mi ha sconvolta. No, aspetta. Non perché si taglia, non perché deve prendere degli antidepressivi, ma per l'autoironia.
Un elemento fantastico.
Anche io scrivo su questo tema, e l'autoironia è la mia base,.
Perché, sul fondo di questa malinconia drammatica c'è un prendersi in giro che mi gusta, cosa che faccio anche io.
Non mi sono mai tagliata, ma penso che forse, se ci fosse una persona più ... non più fragile, ma forse più arrendevole lo avrebbe fatto.
Io la sfido, la gente, le persone e la stessa vita.
Mi alzo con uno di quei sorrisi e mi dico "Al diavolo il mondo, oggi finisce ed io brillo in alto"
E prima o poi, la mia profezia si avvererà. Ma questo è un altro argomento (ebbene sì, hai una Maja nelle tue recinsioni... ahahah XD)
Al titolo ho detto "EVANESCENCE", e devi sapere che Litio, assieme a Missing e Hello sono le mie canzoni preferite (forza maliconia, prendimi!)
Penso che, tu non sia la protagonista, ma in qualche modo ti rispecchi in essa.
In grandi linee, perché ciò che hai scritto è così profondo che richiederebbe solo una grande forza di immedesimazione.
Sono una stupida ragazzina che capisce certe cose, e anche parecchio. Non me ne vanto, però.
Il fidanzato mi è sembrato dolcissimo, ma irreale. Non credo che nella vita reale ti possano stare così a fianco, tutti lasciano la presa difronte ad una pazza con gravi problemi (dove trova l'audacia di fare l'avvocato, non lo so, ma stimo quella donna)
E' comunque esperienza, non credo che mi potrebberto stare vicini, né amici e né un ipotetico fidanzato.
Ma grazie a te, ho sorriso, per quanto ci sia da sorridere.
BY(e)
<3

Recensore Master
29/01/14, ore 19:02
Cap. 1:

Ciao Jeremy! =D E' la prima volta che ci scriviamo, ho visto che hai inserito una delle mie storie tra i tuoi preferiti così, per ringraziarti, sono passata volentieri a leggere qualcosa di tuo ^^ 
Questa storia mi ha colpito molto perchè parli di un tema molto delicato di cui ho sofferto e talvolta continuo ancora a soffrirne.
Nel complesso il tuo lavoro mi ha soddisfatta, la storia è scorrevole e ben scritta, mi è piaciuto l'utilizzo della seconda persona dal momento che non è una scelta molto comune... E soprattutto hai reso talmente reali quegli istanti in cui Bethan infierisce su se stessa, in cui sente di avere il pieno controllo e subito dopo quasi morire per l'odio per se stessa e per la delusione che il suo gesto provocherà nella persona che più ama al punto quasi di (ri)viverla sulla mia pelle.
Ti faccio solo un piccolo appunto : l'autolesionista non gode della propria sofferenza, tutt'altro. Se potesse la eviterebbe. Il suo piuttosto è un "ferirsi per non soffrire". Si autoinfligge dolore per non sentirsi in balia di quello inflitto dagli altri, più un dolore mentale è forte da sopportare più sarà forte quello fisico per compensare, senti una rabbia tale nei confronti di te stessa che vuoi punirti. Dopo si prova davvero un senso di calma, quasi liberazione, come se dalle tue ferite possa uscire anche il dolore. E' come dire scelgo di farmi male da sola piuttosto che farmi ferire da voi. Non ti distrae dalle preoccupazioni ma "ti aiuta" a scaricare una rabbia distruttiva.
La conclusione è forte ed allo stesso tempo molto dolce, spesso è proprio in questo modo che piano piano ne si viene fuori.
Complimenti ed alla prossima,

Virgi <3

 

Recensore Master
26/12/13, ore 21:37
Cap. 1:

Ciao,
non c'è che dire, è una storia interessante. Si vede che è scritta di getto, e qualche piccola imperfezione, come qualche virgola tralasciata, fa l'effetto di una cosa narrata proprio mentre accade.
Lei non vuole affatto stare meglio, infatti, oltre a farsi male, trascura di assumere i farmaci che potrebbero riportarla entro i limiti della normalità. Sembra quindi che il farsi male risponda a un qualche bisogno.
Dai pensieri di Bethan, sembra che il movente sia la sensazione di avere il completo controllo su qualcosa, controllo che manca sugli altri aspetti della vita in cui la donna si sente in balia del caso.
A presto
Max :)