Recensione pubblicata su www.criticoni.net a cura di Shu.
"Oltre gli Urali non c'è niente..."
E vediamo un esploratore inginocchiarsi di fronte alla sua Signora, un esploratore mandato a cercare una luogo che potesse accogliere la nuova razza, una terra immaginata e benedetta da un crepuscolo perpetuo... e tornato indietro senza più nessuno dei suoi compagni, con un male che lo mangia fino alle ossa, e quella frase.
E da quella sentenza, che dovrebbe segnare la morte delle speranze di Seth e della sua gente, l' inappellabile arrendersi di fronte al mondo, alla natura tutta... vedremo come la futura Imperatrice, l'eterna fanciulla, saprà rovesciare con un'altra sola frase la sorte di un popolo intero.
Una breve oneshot che tocca in maniera indescrivibile: lascia addosso la disperazione, la sensazione di deserto e malattia che l'esploratore ha riportato con sè, e poi la forza, la determinazione di Seth, nell'istante in cui prende la decisione di rovesciare del tutto un mondo, e di voltare le spalle addirittura all'astro del giorno. Per diventare lei stessa -eroicamente, terribilmente- un altro Sole.
Splendido il modo in cui l'autrice ha dipinto, con pochi tocchi, i personaggi, i paesaggi: l'agonia dell'esploratore Sharapov, la devastazione radioattiva delle terre da cui è ritornato, le strade assolate e i mosaici di Istanbul, e infine lei, Seth, esile e bambina, ma con negli occhi il fuoco della forza e della decisione con cui saprà creare il suo Impero. Un missing moment davvero toccante e coinvolgente, sostenuto da stile e conoscenza del fandom impeccabili, e da quel qualcosa in più che lascia con i brividi addosso.
Voto: 9/10 |