Recensioni per
Una strada da qui al mare
di imago

Questa storia ha ottenuto 2 recensioni.
Positive : 2
Neutre o critiche: 0


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Recensore Veterano
05/01/14, ore 21:41
Cap. 4:

Ciao! (te l'avevo detto che sarebbe stato un "a presto" il nostro ;) )
Mi sentivo in dovere di leggere la tua e le altre storie del concorso ma, per mancanza di tempo, la tua in particolare l'avevo saltata perché di più capitoli.
Mai fatta scelta più sbagliata.
E' bellissima, sul serio. Adoro Stefano e Gianluca (sarà perché mi ritrovo abbastanza in Gianluca e, come lui, mi innamorerei e farei le stesse stupidaggini che ha fatto con Stefano); a tratti fa ridere, ma un sorriso amaro purtroppo poiché sapevo già prima di iniziarla come sarebbe andata a finire e, comunque, l'hai anticipato tu perfettamente nel primo capitolo.
Il primo capitolo, il mio preferito. E' pieno di senso di smarrimento, come vedere qualcosa e allo stesso tempo non vederla, come un'ombra grigia in un disegno in bianco e nero. Ho amato anche la parte che riguarda il colore blu, pura poesia.
Mi sono piaciute anche le citazioni dal libro di Baricco che cascano a pennello con la storia! Non sono affatto fuori luogo, anzi, concludere il racconto con una di quelle è stata la conclusione perfetta!
Insomma, mi hai conquistata.
Buona fortuna per il contest, ciao ciao!
Aturiel

Recensore Junior
04/01/14, ore 17:11
Cap. 1:

Ed eccomi qui, ad occhi sgranati davanti allo schermo, senza sapere effettivamente che cosa dire, né da dove comiciare.
Solitamente, quando recensisco una storia, segnalo i passi che mi hanno più colpita. In questo caso, lo dico in tutta sincerità, credo che sarei costretta a riscrivere l'intero capitolo.
Perché tutto, dalla prima all'ultima parola, è semplicemente spiazzante. A cominciare dalla prima frase: "Stefano è morto migliaia di volte da quando ha smesso di vivere". Quelle che seguono sono tutte constatazioni amare, la presa di coscienza definitiva e irreversibile del fatto che Stefano non tornerà, che la sua esistenza ormai sfumata si è ridotta a una fotografia immobile, a un ricordo nella mente del protagonista, a un titolo scritto sul giornale. Nulla di più che questo.
Il fatto che il ragazzo rievochi più volte la scena della morte di Stefano, che questa abbia sempre lo stesso finale, è l'immagine perfetta della devastazione e del senso d'impotenza che ha dentro. Una nuova consapevolezza, che colpisce in pieno, con forza: lui non ha potuto e non potrà più fare niente per salvarlo.
L'hanno portato via - oppure lui ha scelto di andarsene- prima che potesse fare qualsiasi cosa.
Per il resto, che dire? La grammatica è impeccabile e tu hai uno stile molto efficace, che invoglia ad andare avanti.
Bravissima, davvero complimenti. Ai prossimi capitoli!
Ghost