"I'm about to lose my mind
You've been gone for so long
I'm running out of time
I need a doctor
Call me a doctor
I need a doctor, doctor
To bring me back to life" - Eminem, I need a Doctor -

Ho avuto questa canzone in testa per tutta la parte finale della storia :D Già la ascolto a palla da giorni, quindi è stato facile :D
Che meraviglia l'instrospezione, prima o poi la sua parte cervellotica riuscirà a scendere a patti con i sentimenti? Chissà. Sente la voce di John e del fratello, sente la nostalgia di casa, ma soprautto, la mancanza del suo dottore. "ti senti solo Sherlock, ti manco. Hai bisogno di me." Sì John immaginario, proprio così :) Pochi dialoghi, tutti tra sherl e i fantasmi creati dalla febbre e dalla solitudine, ma incisi e splendidi. Grazie anche per questa storia :*****

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Ehi... se anche non conoscessi chi scrive sarei arrivata qui attirata dal titolo. Dalla poesia, da quel vagare bianco di spiriti e lenzuola. Mi è successo, anni fa, seguendo un bel fantasma dalle sembianze di Sirius Black trovai le malevolence di Nykyo. Ma non divaghiamo ;) Quanto amo il tuo Sherlock. Tu lo spogli in tutti i sensi, e tutti mi piacciono, e alcuni mi commuovono. E uno Sherlock che cede all'irrazionale, che ritorna bambino come quello che gioca sotto le sue finestre, è proprio uno Sherlock da amare. Sherlock-bambino che conta anni e giorni, che ricorda ogni amarezza e ogni critica provenienti dal fratello, e sogna il conforto di un uomo solido seduto in fondo al letto. Un uomo che possa salvarlo e proteggerlo, un "Dottore". E non riapre gli occhi, se non per proiettare ricordi sul bianco di un soffitto. Proprio lui, così intelligente razionale disincantato. Proprio lui... crede nella magia.

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Ho iniziato e finito Sherlock da poco, e proprio ora mi si stringe il cuore poiché questa sera andrà in onda la seconda puntata della terza serie e so che "soffrire" non sarà una scelta. Essendo così presa da una serie TV che mi sono praticamente mangiata, ho finito per vagare su EFP e trovare la tua perla, questa notevole fanfic. E non potrei essere più felice che "Credere negli spiriti" sia stata la prima FF su Sherlock (BBC) che io abbia letto.
Principalmente adoro l'introspettivo, perché rende ancor più speciale un telefilm (che sì, è un passatempo, ma alcune volte anche una vera e propria passione) e quindi ho apprezzato come ti sei districata nei pensieri del fuggiasco Sherlock, rimanendo completamente IC e rendendo la tua storia molto, ma molto verosimile. Credo che tante volte Sherlock abbia pensato a John, il suo primo vero "amico", e lo abbia pensato sotto un aspetto anche sessuale (è vero che tifo johnlock, ma oggettivamente parlando è possibile che si sia eccitato ricordando John).
In secondo luogo, il tuo stile di scrittura è fluido, scorrevole e molto piacevole. E sono certa che andrò a spulciare altre storie scritte da te.
Insomma, hai trattato un argomento delicato e un personaggio quantomeno complicato con maestria, prendendoti tutta la mia stima di lettrice. Spero quindi di leggere tante altre fic JohnLock! :)

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Bellissima! è il primo commento che mi viene in mente. Il secondo è tristissima. Questa fanfic è un bellissimo ma tristissimo viaggio nella mente di Sherlock, la sua solitudine e il suo rifiuto dinnanzi alle emozioni, ai sentimenti... Al suo cercare di distrarsi da un certo dottore, che continua a tornargli in mente e di cui ha bisogno per essere efficiente come sempre. Mi è piaciuta tanto anche la fine... come la fanfiction, cosi triste e riflessiva, diventi più leggera verso la fine e ciò evita al lettore (in questo caso me xD) di rimanere lí a disperarsi con una visione di Sherlock triste e solo impressa in mente! Molto meglio di Sherlock che ha bisogno del suo dottore... per altro! Almeno la lettura è finita con un sorriso... A presto :D

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