Recensioni per
Mass Effect 2- Umano, Troppo Umano
di Hi Fis

Questa storia ha ottenuto 2 recensioni.
Positive : 2
Neutre o critiche: 0


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Recensore Veterano
22/01/14, ore 18:49

Il titolo mi aveva catturata da subito, adoro Nietzsche, così come la frase che hai citato all'inizio di questa storia, e anche il resto l'ho apprezzato molto... mi dispiace solo di recensire così tardi una OS così bella. L'unica pecca forse è solo che avrei voluto continuasse :)
Una delle scelte più difficili da fare in gioco per me è stata senza dubbio dover scegliere tra Geth e Quarian in ME3, quando non avevo abbastanza punti da scegliere l'opzione paragon/renegade. Per quanto mi possa dispiacere vedere annientata un'intera specie di organici, allo stesso tempo mi fa sentire tremendamente male sacrificare i Geth per i Quarian, ecco perchè su tre volte, forse due ho optato per il trasferimento del codice. Non solo EDI, ma anche Legion stesso ci hanno dato la prova che un geth non è semplicemente una macchina. E' sicuramente un discorso troppo complicato da affrontare in generale, figurarsi in una recensione, ma spero tu abbia capito il mio punto di vista. Detto questo, ogni qual volta Legion ti domanda "does this unit have a soul?", non posso non versare una lacrima, e di sicuro il momento della sua attivazione in ME2 è uno dei più toccanti, specialmente dopo aver passato l'intero capitolo precedente a sterminare i suoi simili ad uno ad uno.
Shepard prende la decisione di riattivarlo da sola/o, ma anche io ho sempre immaginato che volesse includere Tali... sarebbe la cosa più giusta, la più sensata. Anche per il loro legame d'amicizia, se vogliamo. Sarebbe facile per la Quarian sentirsi in qualche modo tradita nel veder portare a bordo uno dei Servitori, e dimostrarle che il suo parere è importante di sicuro non può fare male. Quindi ho apprezzato tanto che tu l'abbia inclusa anche nel tuo racconto. Hai descritto tutto esattamente come l'ho sempre immaginato io, dandole il rilievo che merita.
"Non deve piacerti. E non devi fidarti di lui: anzi spero che continuerai a tenerlo d'occhio. Ma puoi fidarti di me?"
Questa è forse la frase che riassume tutto l'andamento di ME2, Horizon a parte. Così come a Shepard non piace Cerberus, ma è costretta ad averci a che fare per uno scopo più grande, così Tali deve chiudere un'occhio per il bene della missione. Dopo aver appurato che il geth non è pericoloso, restano solo i suoi sentimenti a respingere un eventuale assenso alla proposta di Shepard. Ma chi potrebbe biasimarla?
Sono felice di come vanno poi le cose in ME3, se riesci a far riappacificare le due specie, lì c'è la vera crescita di Tali che poi riflette anche la crescita di tutti i Quarian. E' triste che per raggiungere la pace ci sia stato bisogno di una minaccia più grande, ma tant'è. Alla fine si fa sempre un passo alla volta.
Insomma, oneshot davvero interessante ed emozionante, nonostante il protagonista sia una "macchina", può sembrare ironico ma non lo è affatto. Complimenti e a presto.

Recensore Veterano
09/01/14, ore 15:07

Ciao,
non ricordo se è la prima volta che recensisco un tuo lavoro, ma se davvero lo fosse, vorrei farti sapere che è grazie al tuo contributo in questa piccola sezione che mi sono fatta coraggio a pubblicare (con una qualità infima, a dire il vero).
Al di là della premessa, che non vuole essere assolutamente una paraculata, ho sempre fatto fatica a seguire le parti in gioco dedicate a Legion, optando per inserire i sottotitoli più di una volta, con la finalità di cercare di capire meglio il personaggio e la sua fetta d'ambientazione. Non adoro particolarmente i Geth, o le macchine "senzienti" nei film/giochi/libri, in generale, ma la curiosità di capire meglio la tematica è tanta.
Ho davvero apprezzato questa one shot, soprattutto per tre elementi che, a mio avviso, spiccano sul resto: il ruolo attivo di Tali nella vicenda, la consueta cura nel tratteggiare un environment credibile e coerente con l'ambientazione di gioco e, infine, il briefing iniziale con il resto della squadra. Per quanto riguarda l'ultimo punto, tranquillamente opinabile, è stato bello avere un'idea in più rispetto a quella esposta negli ultimi istanti di missione a bordo del relitto di Razziatore, così come è odioso avere ogni volta in gioco la costante presenza dell'XO e di Taylor, mentre sarebbe bello avere un'opinione (o una breve partecipazione) degli altri. Per carità, adoro Miranda e sto rivalutando Jacob, ma sembrano sempre troppo... chessò, pretenziosi? Ecco, un'altra presenza che ho trovato affascinante nella prima parte è stata quella di Zaeed. Oh, amo assurdamente quell'uomo!
Mi ricollego a questo elemento dicendo che, a mio avviso, hai fatto un ottimo lavoro nell'approfondire i personaggi, trattandoli con la giusta misura all'interno della storia e senza trascendere nell'opinione personale o nella libera interpretazione. Sono credibili, sono veri e agiscono perfettamente come supporto alla narrazione, prendendo un ruolo attivo, anziché restando puramente nello sfondo, aiutando inoltre il lettore ad introdursi facilmente al tema vero e proprio del capitolo. Legion è importantissimo, ma mi sembra quasi fuoriluogo in gioco, perché è sì un collegamento al primo Mass Effect, ma sembra quasi una parentesi, un rimando... ma è lo stesso Mass Effect 2 che appare come una grande parentesi nella trilogia, perché sembra quasi un evento alternativo, mi da l'idea che la minaccia dei Razziatori sia un evento remoto, o non riconducibile ad un futuro prossimo. Opinione puramente personale e ininfluente, la mia.
Entrando nel vivo della vicenda, il dettaglio della corazza viene ripreso più volte nella tua narrazione, diventando un punto d'analisi interessante e che porta a diverse soluzioni interpretative. Un semplice tributo? Un promemoria? Una volontà di schierarsi? Per me è la terza, ma è possibile? Dopo aver letto il capitolo e averci ragionato sopra, mi dico che è possibile. Boh, un'assimilazione di uno strano processo di mimesi quantica? (Diamine, suona come un orpello barocco in maniera imbarazzante)
Ci si può sbizzarrire in mille ragionamenti diversi, ricollegandosi agli eventi di Rannoch, nel terzo capitolo della saga, dove Legion usa per la primissima volta la prima persona singolare, ma l'analisi di Shepard è eccezionale, in ogni richiesta, in ogni riflessione, interazione e replica, mi ha permesso di rivalutare dei dettagli che mi parevano scontati, o che nemmeno avevo notato giocando. 
L'unico lato negativo che potrei trovare nello scritto sarebbe relativo alla lunghezza, perché mi sono trovata, alla fine, a borbottare un "già finito?". Davvero, un ottimo lavoro, si sentiva la mancanza della tua qualità narrativa, spero davvero che inserirai altre storie, o short stories, in sezione. 
Scusandomi per il papiro inconcludente, o per eventuali errori d'analisi, riciclo i complimenti.
Un abbraccio
J.