Ciao, inizio con il dirti che Gèricault non fu uno dei naufraghi coinvolti nella vicenda. Egli rimase sì colpito dall'accaduto, tanto poi da dipingere la meravigliosa tela, ma non era sulla nave Medusa. Ma può darsi che questa è una tua interpretazione personale della storia.
Mi ha colpito il titolo, per questo ho aperto la storia, La zattera della Medusa è uno dei miei dipinti preferiti, ma leggendolo non posso dire di essermi entusiasmata. Innanzi tutto hai commesso un sacco di errori ortografici e grammaticali e poi... la storia in sé, che cos'ha di originale? Hai raccontato l'accaduto, senza nemmeno tanta emozione, dal punto di vista del pittore che in realtà non era sulla zattera.
Non mi è piaciuta per niente, scusami, è solo una piccola opinione.

Nero Inchiostro

Allora caro Tommy (sì sono Mery)... *si immedesima in una lettrice professionista con tanto di occhialini e capelli legati* Che dire... Sembra carino o almeno io che non ho giocato mai a quel gioco e so poco o niente della storia, come inizio potrebbe interessare... Vediamo.. Il cannibalismo lo trovo quasi eccessivo (va be' sono una ragazza ed è ovvio), daltronde non si può fare altrimenti...
Metti un po' di brio nei prossimi capitoli, descrivi meglio TUTTO .. Ahahah ricordati: la descrizione è l'essenziale. Mettici del tuo: i tuoi pensieri, un po' della tua vita, le tue esperienze... E mischiale con il racconto... Buona fortuna!

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