"Ma non devi conservare un cattivo ricordo della sua morte"
Sicuramente la scomparsa dei suoi genitori lo ha devastato, tanto è vero che proprio per la solitudine e la notizia della loro morte è diventato uno dei criminali più pericolosi del mondo ninja. Si legge chiaramente nei suoi occhi il dolore che lo turba.
Almeno Suna ha lui, non è sola. Credo Sasori possa davvero fare la differenza per lei.
Me lo auguro...
Saluti!

Valkiria.

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Perdona il ritardo, sono stata molto presa in questi giorni e sono riuscita a leggere solo ora il decimo capitolo.
Ad ogni modo è pieno di sorprese, spesso spiacevoli... Spero che riescano a rallentare la corsa del veleno e che la drastica decisione possa salvare la piccola Suna, può darsi che Sasori le costruisca un braccio di legno... Sono curiosa di leggere il seguito.
Saluti,

Valkiria.

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Un altro capitolo crudele... Sembra che la pace o quella che poteva essere considerata un'iniziativa che Sasori stava coltivando per se stesso, per prendere fiato dopo una vita travagliata e di perdite, alla fine altro non fosse che una maschera, un telo che in realtà stava preparando a Sasori una terribile situazione, una tremenda battaglia dove l'obiettivo non era sopravvivere ma era salvare. Il destino è proprio avverso a Sasori...
Mi auguro, che possa in qualche modo saltarci fuori, anche per il bene della piccola Suna... Credo che perdere anche suo fratello sarebbe troppo per la giovane mente di una bambina così piccola, sarebbe come condannarla a morte o alla pazzia.
Saluti,

Valkiria.

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Un finale che lascia senza parole e spaventa alla sola idea di dover leggere il capitolo successivo... Vedere Sasori nei panni dell'eroe protettivo che riesce a dare coraggio, non sente dolore, mette a repentaglio la sua vita per salvare quella della bambina e di sua madre era troppo bello da poter credere, mancava l'elemento sorpresa.
Sfortunatamente la sorpresa non è stata di certo una rosa rossa...

Povera piccola Suna, gli adulti spesso mancano completamente di delicatezza nei confonrti dei bambini, dimenticandosi della loro incapacità a rappresentare il mondo per come realmente appare agli occhi di un individuo completamente sviluppato, loro hanno una visione molto più stereotipata e fugace di noi ma spesso si dimentica questo particolare non insignificante. Povera...
Sasori dimostra di non aver perso la sua capacità ninja, non è bastato riscoprire se stesso o mettersi a giocare con una bambina per fargli dimenticare la sua condizione di vita.
Temo per quello che a breve succederà...

L'idea di vedere Sasori bambino mi alletta e non poco.
Nel leggere l'ultima parte mi è venuto da sorridere, lo immaginavo intrappolato in quel corpo "non suo" che cercava di trattenersi con la sua calma e pacatezza mentre nel suo stato reale dubito che oltre a mantenere sempre un profilo basso sarebbe stato così gentile con loro, d'altra parte però parliamo sempre di bambini...
Sono felice che alla fine abbia trovato una solizione al suo problema e che abbia risolto anche un problema della sua "sorellina"
Saluti,

Valkiria.

Questo è uno dei miei capitoli preferiti, fino ad ora, perchè è interamente centrato su Sasori ed in particolare sul suo pensiero e sul suo dramma interiore. Sicuramente, come viene detto nel capitolo, lui non è il soggetto prediletto da adottare come fratello o anche solo da considerare amico. Una bambina ha completamente stravolto la sua visione della vita, da solitario e pensoso è diventato in qualche modo più attivo e ha mostrato emozioni, ha mostrato di tenere a lei e alla sua felicità. Verrebbe da chiedersi che fine abbia fatto il vero, terribile, spietato Akasuna no Sasori.
Eppure, perchè non illudersi che anche lui, nonostante il suo tentativo di rendersi eterno diventando marionetta, possa cambiare in qualche modo? Il suo esperimento, alla fine non si è dimostrato fallace?
Ha tentato di rendersi marionetta ma non ha potuto completare la sua opera, dovendo per forza continuare a far appoggio al motore del corpo umano. Lui stesso dice di non essere né marionetta, né uomo.
Che Suna lo stia in qualche modo aiutando o consolando, visto il suo doloroso ed oscuro passato?
Apparentemente sembra di sì, sembra finalmente che la cura ai suoi veleni sia stata trovata.
Davvero emozionante, è stata una lettura che mi ha dato spunti di riflessione, grazie.

Vedere Sasori così impacciato è divertente, quanto vederlo così impegnato nel cercare di mostrare sentimenti risulta molto tenero. Viene difficile immaginarsi il marionettista così preso da qualcuno, così impegnato nel mantenere un legame con qualcuno che non sia una delle sue straordinarie marionette.
Sasori come fratello maggiore mi piace molto, nonostante i suoi anni e la sua maturità intellettuale, il suo corpo lo tradisce ed è facile immaginarselo "regredito" in panni come questi. Sarebbe uno stravagante e bravo fratello maggiore, spero che riesca a trovare un modo per poter accontentare la richiesta di Suna, che a quanto pare è riuscita ad insediarsi nel suo cuore.
Saluti,

Valkiria.

Trovo che l'idea dei dipinti sia geniale, davvero.
Io non avrei mai potuto avere intuizioni del genere, sono state rappresentazioni e significati molto ben pensati e creativi. Complimenti, di nuovo.
La marionetta, l'ultimo disegno mi lascia con il fiato sospeso... Cosa vorrà dire?
Alla prossima,

Valkiria.

Diciamo che Sasori è fortunato ad essere relativamente basso, siamo alti uguali Lol
Sasori non si è mai dimostrato capace di avere un vero amico, ha sempre celato questa sua ossessione per le marionette al punto di uccidere persone a lui care per trasformarle in ambigui pezzi di legno. Che la bambina sia in grado di penetrare il suo cuore, dandogli qualcosa che non è mai riuscito a provare?
Non vedo l'ora di leggere il terzo capitolo!

Valkiria.

Ciao, inizio con il chiederti scusa ma essendo da cellulare temo che la recensione sembrerà scritta in etrusco, farò di tutto per evitare che ciò accada.
Sasori è uno dei personaggi che più amo di tutto il manga, è stato quello di cui mi sono "innamorata" non appena è comparso nella vicenda. Anche io, come la piccola Suna, ho prestato attenzione alla tristezza che traspare dal suo volto, credo sia uno dei personaggi più profondi che Kishimoto abbia creato.
La figura della bambina sprizza innocenza e ingenuità da tutti i pori e credo sia questo, ciò che mi piace di più, il confronto tra il peccato e la purezza. Può un peccatore purificarsi?
La tua storia mi ha incuriosito, credo la seguirò ma purtroppo ora non posso procedere nella lettura... Mi farò sentite presto.
Complimenti per l'idea.
Saluti,

Valkiria.

okok,di solito non recensisco le storie che leggo,ma la tua é eccezionale!aspetto il nuovo capitolo.

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