Veramente splendida questa one shot e devo dire che riesci ogni volta a stupirmi e a sconvolgermi nel modo più totale. In questa ff la "cornice", se così si può chiamare, è la figura di Bilbo che con la sua astuzia e saggezza tipicamente hobbit apre e chiude una vicenda di fuoco, passioni, emozioni e sentimenti violenti, terribile insieme e meravigliosa, qualcosa che arriva in fondo al cuore e tocca tutti i sensi, che fa vibrare e vivere dell'intensità e della passione furiosa dei protagonisti. Come ho detto nell'altra recensione, ci si perde totalmente nel vortice delle emozioni violente e infuocate di Thranduil e Thorin, si diventa loro, si prova ciò che essi provano nel bene e nel male... Solo che qui c'è Bilbo, che ritorna alla fine per offrire una sorta di "morale hobbit" che in un certo senso rimette a posto tutto quello che la ff ha scombussolato. Un altro capolavoro a dir poco, un'emozione vertiginosa, adoro come scrivi e come sai risucchiare il lettore nel tuo mondo e nella tua fantasia.
Grazie ancora per le tue storie.
27/06/2016: Ricordavo di avere già letto e recensito questa storia un paio di anni fa, ma ho voluto rileggerla ugualmente, non solo perché me l'avevi consigliata come parte di una raccolta di storie, ma anche perché ero curiosa di vedere come l'avrei vissuta oggi, con una sensibilità del tutto diversa da allora.
Bellissimo il confronto che Thranduil fa dentro di sé tra Bilbo, un Hobbit, un esserino piccolo, gentile e "che fa sempre la cosa giusta" e lui, con i suoi desideri spesso perversi, la sua malinconia e il suo sentirsi indegno di essere amato veramente. Anche nella sua esperienza violenta e sfacciata nella cella, con Thorin, pare sempre che Thranduil voglia dare il peggio di sé, invece di ammettere il suo amore e la sua attrazione per l'amante, si mostra orgoglioso, freddo, provocatore, in modo da allontanare da sé Thorin invece di guadagnarne l'affetto. Però nel momento dell'amplesso, Thranduil rivela una delicatezza e un rispetto nei confronti del Nano amato che, come dice la storia "non riservava neppure alle ancelle più inesperte o a un Valar" e da questo dettaglio si comprende quanto sia profondo l'amore del Re degli Elfi e quanto straziante sia la sua pena per non poterlo avere con sé per sempre. Lo stesso dolore e senso di vuoto lacerante che prova poi Thorin dopo essersi liberato, libero dalla cella ma prigioniero del suo amore per Thranduil che adesso è lontano. Ed è dolcissima la figura di Bilbo nel finale che regala un laccio a Thorin perché porti al collo la chiave donatagli da Thranduil... E sì, devo dire che questa seconda lettura è stata ancora più coinvolgente per me, forse perché adesso vivo anche nelle mie storie vicende di passione dolorosa, di chi per qualche motivo è costretto a separarsi, e quindi, pur non conoscendo veramente i due protagonisti, ho avvertito anch'io un'immensa pena e malinconia per loro che si amano e che devono separarsi, che il destino allontana... al momento attuale, questa storia mi ha veramente colpita al cuore come non aveva fatto la prima volta, ma sono io che sono diversa da allora!
Complimenti per la magia che sai creare con le parole e che trasmette a chi legge le emozioni dei protagonisti.
Alla prossima storia!
Abby (Recensione modificata il 27/06/2016 - 04:53 pm) |