Valutazione del contest 'Di prompt e di raccolte':
Grammatica: 9.55/10
II drabble:
“buon gusto, il morto”: -0.15; la virgola separa il soggetto dal verbo, quindi va eliminata. Se la tua è una scelta stilistica, avresti dovuto segnalarla nelle note.
III drabble:
“un’occhio”: -0.15; l’apostrofo va omesso.
IV drabble:
“Succo di zucca”: -0.05; essendo un termine relativo all’universo della Rowling, va scritto con le iniziali maiuscole, quindi ‘Succo di Zucca’.
V drabble:
“un sogno” cominciò”: -0.10; in coerenza allo stile adottato per la punteggiatura nei dialoghi, dopo ‘sogno’ va il punto fermo.
Stile e Lessico: 9.5/10
Il lessico utilizzato è davvero molto vario, ricercato e ben scelto, ci sono pochissime ripetizioni e ogni parola collabora a creare l’atmosfera di ogni singola drabble. Anche laddove vi sono discorsi diretti la scelta del registro si adegua, essendo in linea con il personaggio che parla. Ad esempio, il modo in cui si esprime il personaggio di Silente è nettamente diverso dal modo in cui parla il personaggio di James; può sembrare un appunto ovvio il mio, ma non sempre si riesce ad adattare il registro linguistico ai personaggi.
Lo stile è omogeneo: terza persona singolare e verbi al passato per tutte le drabbles; al di là di questo, hai scelto di utilizzare – salvo qualche eccezione – frasi molto brevi e diversi capoversi, un insieme che dà all’intera raccolta un ritmo molto particolare: s’alterna la rapidità imposta dalla frase brevissima e carica di significato alla lentezza data dal punto fermo seguito dall’andare a capo; è però un ritmo perfettamente in linea con ciò che racconti, che sono brevi attimi di vita, certo, ma in qualche modo carichi di significato.
Laddove hai utilizzato anche il discorso diretto c’è un giusto equilibrio tra quest’ultimo e il discorso indiretto, che bene accompagna le affermazioni dei personaggi.
Nell’insieme, quindi, sei stata molto brava, perché hai impostato l’intera raccolta secondo lo stile appena detto e l’hai saputo gestire a meraviglia, in nessun punto si ha la sensazione di una frase tronca o di un concetto vago o lasciato a metà.
Detto questo, il motivo per cui il punteggio è 9.5/10 anziché il massimo è legato a due fattori (a uno un po’ meno in verità, ma ti spiegherò tutto nel dettaglio!): il primo – ed è quello che ha pesato meno – è la virgola tra soggetto e verbo, che è tra le sviste più penalizzanti, poiché rischia da sola d’abbassare un po’ il livello dell’intero testo; un vero peccato. Il secondo fatto è invece legato alla punteggiatura all’apertura e chiusura dei dialoghi: in genere, io non penalizzo in nessun modo questo tipo di situazioni, perché non esistono regole precise per la punteggiatura nei dialoghi, sono solo scelte delle case editrici; in questo caso ho però scelto di penalizzarti detraendoti 0.50 punti sui 10 (che è comunque una penalità minima, per di più cumulativa anche della virgola) perché la tua scelta stilistica relativa a punteggiatura e dialoghi prevede la lettera minuscola dopo il punto fermo. Ad esempio: “Distraetemi.” ripeté. Quando scrivi questo, la prima cosa che salta all’occhio è l’iniziale minuscola di ‘ripeté’ che segue il punto fermo, che seppure è interno alle virgolette è sempre un punto fermo, per coerenza dovrebbe essere seguito dall’iniziale maiuscola. Ti invito a considerarlo, questo mio appunto, perché si tratta di vera e propria coerenza alle regole grammaticali. Per il resto, sempre in riferimento a punteggiatura e dialoghi, ti consiglio di sfruttare di più la punteggiatura. Ad esempio, questa è la tua frase: “Ho fatto un sogno” cominciò incerto James “su Sirius. Niente di buono”; introducendo la punteggiatura, può diventare così: “Ho fatto un sogno,” cominciò incerto James, “su Sirius. Niente di buono”. La differenza è nella coesione dell’intera espressione e nella coerenza alla grammatica.
Ad ogni modo, questo discorso ha avuto ben poco peso sul punteggio totale, come hai notato, perché lo stile è buonissimo, così come la scelta lessicale. L’appunto relativo alla punteggiatura non te l’ho riportato in ‘grammatica’ perché l’ho ritenuto un fattore relativo a una scelta stilistica.
Originalità: 5/5
Ogni drabble della tua raccolta è originale e non ci sarebbe altro da aggiungere, ma temo che un commento così sintetico non renda giustizia al tuo impegno, quindi cercherò d’essere più dettagliata. Innanzitutto, è originale la scelta dei personaggi, che, fatta eccezione per i Malandrini, sono tutti soggetti ben poco trattati nel fandom, anzi, credo di non aver mai letto nulla con protagonista la Signora Grassa! Ancor più originale è poi la trama di ogni tua drabble, dunque il contesto in cui hai calato i vari protagonisti: sono situazioni inedite, che non si ha l’impressione d’aver letto altrove; allo stesso tempo, però, non si ha la sensazione d’essere davanti a qualcosa di assurdo o improbabile, la tua originalità sta proprio in questo: hai descritto momenti semplici, nulla di particolare, ma l’hai fatto a tuo modo, rendendoli unici.
Riguardo all’ultima drabble, che è in apparenza la meno originale, anche qui sei riuscita ad essere innovativa, perché è nuovo l’attimo descritto; in genere, quando si scrive della trasformazione di Remus, i toni sono molto tetri o molto adrenalinici, mentre la tua drabble è proprio ‘un attimo di vita’, che potrebbe essere tranquillamente un estratto dei libri.
Molto brava! 5/5 più che meritato.
Utilizzo dei prompt: 10/10
Anche qui il massimo! Hai scelto un unico prompt per l’intera raccolta e sono rimasta piacevolmente sorpresa nel leggere le tue piccole storie, perché hai dato cinque interpretazioni diverse di un medesimo prompt: cinque risate e tutte diverse, tutte scaturite da motivi diversi.
Riguardo alla citazione, sei stata molto brava nel bene interpretare il suo significato, anzi, tu l’hai un po’ rovesciata! ‘Chi non ride mai, non è una persona seria’ tu l’hai resa ‘Non è una persona seria chi non ride mai’; lo so, sono piccole sfumature, ma credo che l’abilità di un autore stia anche nel saper sfruttare anche i dettagli minuscoli. I protagonisti delle tue drabble sono tutte persone ‘molto serie’ – lo stesso Remus è, per antonomasia, il Malandrino serio! – eppure ridono tutti, chi per un motivo, chi per un altro, per un solo attimo, ridono tutti e ridono proprio nel momento in cui sono impegnati in quel che li rende persone serie: Minerva che corregge compiti, Remus che si trasforma, Voldemort che uccide e così via.
Caratterizzazione e IC personaggi: 10/10
I drabble: 10/10
Apri la raccolta con Gazza e Mrs. Purr, due tra i personaggi più presenti nei libri e più assenti nel mondo delle fanfiction! È perfetta la caratterizzazione di entrambi, in quello che è un semplicissimo missing moments rendi perfettamente l’IC dei due personaggi. In particolare, l’uscita di scena della gattina del Custode è una sintesi divertente e originale del caratterino di Mrs. Purr, che anche nei libri è sempre apparsa estremamente intelligente e permalosa. Non posso fare altro che assegnarti il massimo!
II drabble: 10/10
Come avrai già notato a colpo d’occhio, in questa voce hai ottenuto 10/10 per la caratterizzazione di tutti i personaggi, dunque, evito almeno di ripeterti il punteggio nel commento ad ogni drabble! Di Voldemort hai scelto di narrare il lato più sadico e più folle, perché c’è follia nel suo pensare al numero delle proprie vittime e al trarne gioia, ma è una ‘sadica follia’ perfettamente in linea col personaggio, al punto che questa caratterizzazione fa da un lato ridere – perché è quasi comico il modo in cui Voldemort si lascia andare alla risata –, ma dall’altro fa rabbrividire. Cento parole possono essere sufficienti per un’ottima caratterizzazione e tu l’hai dimostrato con un Lord Voldemort davvero IC.
III drabble: 10/10
In questo caso i personaggi sono due: Minerva e Albus. L’intera scena li ritrae in un momento quotidiano e pone in luce l’aspetto più ‘umano’ di entrambi, perché non ti sei soffermata sulla saggezza del Preside, né sulla professionalità della professoressa, ma hai ritratto due semplici persone, che da molto si conoscono e sorridono insieme.
Nella fattispecie, molto IC Silente nel suo essere sempre un po’ nostalgico e molto IC la McGranitt che si diverte nell’assegnare un Troll a uno studente. Molto ben caratterizzati anche in questo caso.
VI drabble: 10/10
La Signora Grassa è caratterizzata alla perfezione, sia nel modo di porsi con il bambino, sia in ciò che pensa: rigida in apparenza, ma in fondo legata ai suoi studenti. Non ho molto da dire a proposito, perché ho davvero trovato ogni dettaglio perfetto, soprattutto nella frase finale, quando fai intuire che neanche lei ricorda la parola d’ordine, l’ho trovata molto IC e molto in linea col personaggio delineato dalla Rowling. Anche il bambino senza volto è coerente a se stesso, non si fa fatica a immaginarlo a Hogwarts e non si fa fatica a sentirsi in qualche modo vicino a lui.
(Riguardo al bambino, ammetto d’aver creduto che fosse Neville! E sempre a Neville – o meglio al suo attore – ho pensato quando hai scritto che ‘i suoi cuccioli’ crescono bene! Quanto appena detto non c’entra nulla, ovviamente, con la valutazione, è solo un pensiero mio!)
V drabble: 10/10
I personaggi qui sono tre: Remus, Sirius e James (Peter?!). Anche in questo caso la caratterizzazione è ottima: di Remus si percepisce l’ansia, il timore, la voglia di scappare da quanto sta per succedergli; di James e Sirius c’è la loro irriverenza, ma c’è soprattutto il loro saper essere grandi amici, è un momento terribile quello che stanno per vivere, eppure, perché Remus si distragga almeno un po’, iniziano un dialogo improbabile, che però riesce a far ridere Remus, accompagnandolo nella trasformazione.
Inoltre, il sogno che racconta James è una piccola perla, perché riassume il legame tra lui e Sirius e la punta di gelosia che sicuramente doveva provare Sirius per Lily, e non perché fosse infatuato di James, ma perché Lily glielo portava un po’ via, l’amico.
In conclusione, IC tutti i personaggi della drabble.
Totale: 44.05/45 |
